Nella giornata di ieri, il Ministro dello Sport Spadafora ha anticipato la bozza del nuovo decreto che entrerà in vigore lunedì 18 maggio: il mondo del calcio ha risposto così
Il Presidente della FIGC Gabriele Gravina, attraverso una nota ufficiale pubblicata dalla FIGC stessa, ha commentato il decreto del Governo che, di fatto, abilita gli allenamenti di squadra per gli sport di squadra, uno step fondamentale per provare a sperare di ricominciare e finire il campionato. “Un passaggio fondamentale per tutto il calcio italiano”, commenta così il Presidente della FIGC Gabriele Gravina l’approvazione da parte del Governo del cosiddetto ‘Decreto Rilancio’, al cui interno sono contenute misure urgenti proposte dalla Federcalcio per attutire il danno economico generato dall’emergenza Covid-19 e porre le basi per il rilancio dell’intero settore. “Con l’adozione di questi importanti provvedimenti – continua Gravina -, per i quali ringrazio il premier Conte, l’intero Esecutivo e in particolare i ministri Spadafora e Gualtieri, possiamo guardare al futuro con maggiore fiducia”.
Sono 5 le determinazioni, entrate nell’articolato del decreto governativo licenziato dal Consigli dei Ministri di oggi, che hanno un diretto impatto sul movimento calcistico: in primis viene rinviata la scadenza dei pagamenti contributivi e fiscali a settembre. Poi si passa alla sospensione dei canoni di locazione e dei diritti di superficie per gli impianti sportivi, compresi i club di Serie A. In terza battuta, viene riconosciuta la Cassa integrazione per i contratti dei lavoratori autonomi sportivi fino ad un massimo di 50 mila euro lordii. Viene poi confermata l’istituzione del Fondo Salva Sport con una quota percentuale sul totale della raccolta per le scommesse sportive che avrà durata triennale. In ultima istanza, è confermata anche l’anticipazione che abbiamo già raccontato: l’abbreviazione dei gradi e dei tempi della giustizia sportiva (direttamente il Collegio di Garanzia dello Sport e successivamente il Tar e il Consiglio di Stato) in caso di contenziosi generati dalle decisioni che sono possibili adottare in deroga alle vigenti disposizioni dell’ordinamento federale sulla determinazione delle classifiche in caso di interruzione dei campionati della stagione 19/20 e quindi sulla determinazione degli organici per la stagione 20/21. “Come tutti gli altri settori produttivi e occupazioni del nostro Paese – conclude il presidente della FIGC –, il calcio italiano sta pagando un costo altissimo a causa del Coronavirus, ma grazie al lavoro svolto di concerto con le istituzioni, confidando in una graduale ripresa, stiamo gettando le basi per impedire che diventi un’emorragia insanabile”.