Prima di addentrarsi ad un analisi rispettivamente a quale può essere potenzialmente il perfetto centravanti per il Milan è opportuno fare una premessa. Questa si sta rivelando sempre più stagione di transizione per la società di Via Aldo Moro. Dopo l’addio di Maldini, Massara e Tonali, Furlani e Moncada hanno messo in atto un mercato esaltante che tra le fila rossonere non si vedeva da qualche tempo. Gli stessi hanno prestato attenzione alle esigenze ed alle richieste di Stefano Pioli eppure un elemento è perennemente latitante.
Al Milan serve un centravanti. Ed il mercato invernale è l’occasione giusta per guardarsi intorno e scegliere colui che potrà far rifiatare Giroud. Le prestazioni del francese, al netto di qualche sporadico blackout, non sono mancate ma l’anagrafe è un fattore di cui tenere conto. A 37 anni, nonostante una condizione fisica invidiabile, non può giocarle tutte. Nel corso del 2024 i rossoneri saranno impegnati in Europa League, Coppa Italia ed ovviamente il campionato e quell’innesto di livello in attacco sarebbe vitale.
Un altro doveroso appunto riguarda il mercato in uscita. Già in estate c’era stato qualche mal di pancia di Krunic che aveva teso la mano alla proposta fatta del Fenerbahce. Ad oggi il bosniaco ha perso sempre più il suo ruolo cardine nelle gerarchie di Pioli. È passato dall’essere perno del centrocampo, mansione rivestita soprattutto in seguito all’infortunio di Bennacer, a semplice seconda linea.
I rapporti paiono compressi e le gerarchie non mutabili. Tuttavia, non tutto il male vien per nuocere. Difatti, il Fenerbahce sembrerebbe pronto ad avanzare un’offerta vicina ai 10 milioni di euro, cifra che il Milan vorrebbe incassare per la cessione del giocatore. Questo affare permetterebbe di incrementare ulteriormente il budget a disposizione per l’acquisto del centravanti. Ora, è ancora un work in progress ma non ciò non toglie che questa possa essere una strada percorribile.
Guirassy: il Milan può puntare sulla continuità del suo exploit tardivo?
Serhou Guirassy è uno dei nomi che sta maggiormente tenendo banco. Ha quasi 28 e dopo un’intera carriera non da primo della classe, è riuscito a spiccare nel corso di questa stagione. I numeri parlano chiaro: 16 gol ed 1 assist in 13 partite in Bundesliga. Limpida è pure la cifra del suo cartellino. Il franco-guineano ha una clausola rescissoria che ammonta a 20 milioni di euro, somma piuttosto irrisoria se si calcola che al momento secondo Transfermarkt ne vale almeno 40.
Tuttavia, ci sono aspettati che meritano di essere attenzionati. Prima d’ora Guirassy è andato in doppia cifra solo tre volte: 2020/2021 con il Rennes 2021/2022 e 2022/2023 con lo Stoccarda. La sua pare essere una crescita lenta ma esponenziale iniziata con il suo approdo allo Stoccarda. Resta da capire se questo rendimento possa proseguire lontano dalla compagine tedesca, luogo nel quale pare aver trovato la dimensione ideale per essere incisivo oppure se giocare in un top club all’apice della carriera sia uno stimolo sufficiente.
Fronte Milan, dovrà essere valutata quale sia l’esigenza più impellente. Se venisse valutato solo l’aspetto economico, Guirassy vincerebbe di gran lunga questa corsa. Bisogna però tenere conto degli aspetti tattici e della visione a lungo termine della società. L’attaccante è cinico sotto porta e la sua altezza, 1.87, gli permette di prendersi gli spazi di prepotenza. Rappresenta l’essenza del centravanti puro ma con il suo acquisto si darebbe poco peso ad una visione verso il futuro.
David: può essere lui il centravanti ideale?
Jonathan Christian David è l’altra alternativa vagliata dal Milan. Anzi, il candese rappresenta in un certo qual modo il sogno proibito dei rossoneri. Considerato il nuovo Osimhen e non solo perché come il nigeriano veste attualmente la maglia del Lille ma anche e soprattutto per le sue peculiarità tecniche. capace di aggredire gli spazi senza palla grazie alla velocità in corsa che lo caratterizza. Unica pecca: il prezzo fissato per il suo cartellino dalla compagine francese.
Il suo approdo in rossonero indicherebbe in qualche modo la propensione tattica del Milan. Tuttavia, è giusto ricordare che nella stagione in corso il suo rendimento è leggermente in calo: 5 gol ed 1 assist in 16 partite in Ligue 1. Nulla a che vedere con le prestazioni monstre dello scorso anno quando le reti 26 in 40 presenze. Il canadese sta probabilmente pagando una partenza non proprio esaltante della propria squadra ed a farne le spese è stata proprio la capacità realizzativa dell’attaccante.
Da sottolineare il costo del giocatore. Il Lille chiedeva in estate circa 50 milioni di euro, ma l’avvicinarsi della scadenza del contratto può aprire ad un ribasso sul cartellino. Cifra congrua se David dovesse replicare tra le fila del Milan il rendimento della stagione passata. Inoltre, data la giovane età, se il suo acquisto dovesse essere concretizzato si tratterebbe di un investimento a lungo termine. Il canadese è un attaccante mobile che spesso agevola la manovra offensiva della squadra. Pregio ma anche difetto che a volte lo rende poco incisivo sotto porta.
Scelta ardua per l’asse Furlani-Moncada
Le variabili da valutare sono molteplici. Se le forze economiche e contrattuali dovessero virare su Guirassy, dev’essere tenuto conto del fatto che la Guinea lo convocherà per la Coppa d’Africa. Ciò implica che Pioli dovrà fare a meno per almeno un paio di settimane del giocatore. Danno non poco se si valuta l’impellente necessità di avere un attaccante in rosa in tempo zero. Se la competizione nazionale dovesse poi sorridere all’attaccante, la sua assenza potrebbe prolungarsi fino a febbraio 2024.
Dal canto suo, al netto del costo piuttosto elevato, David potrebbe essere alla corte di Pioli sin da subito. Lui potrebbe rappresentare il futuro dell’attacco del Milan. Ciò gli permetterebbe di entrare in contatto all’istante con la nuova realtà rossonera ed assimilare le nuove indicazioni nell’immediato.