A 28 anni non è mai troppo tardi per affermarsi nel calcio che conta.
Parabola particolare quella di Cyriel Dessers, il bomber di coppa del Feyenoord. L’uomo della provvidenza lo chiamano a Rotterdam e il Belga, naturalizzato nigeriano, si gode il momento dopo tanta gavetta.
Dal Belgio all’Olanda, andata, ritorno e ancora di nuovo nella terra dei tulipani. Questa volta per lasciare il segno: non tanto nell’Eredivise, ma soprattutto in Conference League, con Dessers bomber di coppa a quota 10 reti in 12 presenze. E pensare che aveva iniziato la stagione nelle file del Genk con cui ha segnato anche una rete nei Preliminari di Champions.
Insomma un giocatore da tenere d’occhio e che la Roma dovrà temere nella finale del 25 maggio a Tirana: il primo storico atto finale della nuova competizione. Mentre i giallorossi sognano, quel vecchio volpone di José Mourinho studia le mosse ideali per neutralizzare il belga.
Vediamo cosa ha fatto in questa stagione Dessers e quelle che sono le sue caratteristiche principali.
La carriera di Dessers tra Belgio e Olanda
SQUADRA | ANNI | PRS | GOL |
---|---|---|---|
Feyenoord | 2022- | 40 | 20 |
Genk | 2020-2022 | 40 | 8 |
Heracles | 2019-2020 | 29 | 18 |
Utrecht | 2017-2019 | 56 | 19 |
NAC Breda | 2016-2017 | 40 | 29 |
Lokeren | 2014-2016 | 40 | 7 |
Leuven | 2013-2014 | 2 | 0 |
Cyriel Dessers è un attaccante centrale classe 1994, la cui carriera sboccia nel OH Leuven in Belgio: dopo la trafila nel settore giovanile, nel 2014 ecco la prima presenza in prima squadra. Nell’estate 2014 il passaggio al Sporting Lokeren. Qui lo attendono due stagioni non facili, dove gli infortuni lasciano il segno e con 34 presenze, Cyriel mette a segno appena 4 reti.
Nonostante il magro bottino, ecco la prima esperienza in terra olandese. Nel 2016 il NAC Breda lo mette sotto contratto e il belga contribuisce alla promozione dalla seconda divisione all’Eredivise: 22 reti in 36 match e nel calcio mercato estivo del 2017 arriva la chiamata dell’Utrecht.
9 gol nella prima annata a fronte di 29 presenze, mentre la seconda è segnata ancora una volta dai problemi fisici e con 11 gettoni stagionali sono 3 le reti. Il 2019 è l’anno del passaggio all’Heracles Almelo, altra formazione del campionato olandese. Sembra la stagione del riscatto per Cyriel Dessers, ma sul più bello la Pandemia ferma tutto.
Per il belga resta la soddisfazione di aver vinto la classifica marcatori dell’Eredivise in quella stagione, con 15 gol in 26 gare, prima dello stop imposto dal Virus. Sempre nel 2020 arriva la chiamata della nazionale nigeriana, dopo aver giocato nelle nazionali giovanili del Belgio. Ad ottobre la prima e finora unica presenza dell’attaccante.
Nell’estate del 2020, il Genk lo riporta nella Pro League Belga e con 7 gol in 31 presenze contribuisce alla qualificazioni ai playoff della Champions League. Sarà uno spareggio amaro per lui e la squadra, contro lo Shakhtar D. di De Zerbi. Gli ucraini si impongono 2-1 in trasferta e con lo stesso risultato vincono in casa: proprio nel match di ritorno, Cyriel Dessers segna il gol della bandiera. Il primo in carriera nella competizione.
A fine agosto viene preso in prestito, con diritto di riscatto, dal Feyenoord ed esattamente 35 giorni dopo l’eliminazione patita in Coppa dei Campioni, il belga naturalizzato nigeriano, debutta in Conference League con la maglia degli olandesi.
La stagione di Dessers
A distanza di un anno dal suo addio all’Eredivise, Cyriel conferma il suo feeling speciale con il campionato olandese. 9 reti in 27 presenze, o sarebbe più giusto dire spezzoni, in quanto l’ex attaccante del Genk subentra quasi sempre dalla panchina. Nel massimo campionato dei Paesi Bassi totalizza nella stagione appena conclusa 1.075 minuti.
Un numero non elevato e che rapportato alle reti segnate, si traduce in un gol ogni 119 minuti. A questi dati, si aggiungono anche due assist di Cyriel Dessers. Una sola presenza per lui in Coppa d’Olanda e una rete messa a segno. Ma la vera esplosione arriva in Conference League. Se il Feyenoord ha raggiunto l’atto finale della manifestazione, lo deve soprattutto al suo attaccante.
12 presenze nella terza coppa continentale e 10 reti. Un crescendo di gol quello di Cyriel Dessers che come detto ha debuttato in Europa con la maglia biancorossa, 35 giorni dopo aver segnato il primo gol in carriera in Champions League con il Genk. Anche in Conference League, inizia spesso dalla panchina, ma una volta in campo fa la differenza.
Per il momento i 12 gettoni con il Feyenoord si traducono in 672 minuti complessivi, con 10 gol segnati. Questo significa che in ambito continentale, il belga naturalizzato nigeriano, trova la via della rete ogni 67 minuti. Una cadenza sotto porta impressionante e che lo rende unico in questa speciale statistica.
Come Dessers è diventato il bomber di Coppa
STATS | N° |
---|---|
Partite giocate | 12 |
Gol | 10 |
Tiri totali | 28 |
Tiri nello specchio | 18 |
% precisione passaggi | 70.92% |
Assist | 2 |
Fuorigioco | 13 |
L’apporto di Cyriel Dessers, alla cavalcata europea della truppa di Rotterdam, è stato graduale, come il suo utilizzo da parte del tecnico biancorosso Arne Slot. Nella fase a gironi Dessers ha segnato complessivamente 4 reti in sei match. Nelle prime tre giornate è rimasto a secco e sempre entrando dalla panchina, per 50 minuti complessivi nei tre match.
Il primo gol arriva al quarto turno contro l’Union Berlino: Dessers entra ancora una volta dalla panchina a 27 minuti dalla fine e segna il gol vittoria del 2-1 olandese sui tedeschi. Nella quinta giornata, debutta dal primo minuto in Europa con la maglia del Feyenoord in casa dello Slavia Praga: resta in campo 73 minuti e firma la doppietta nel 2-2 in terra ceca.
Infine, nella sesta giornata, trova anche il primo gol casalingo europeo: la formazione di Rotterdam batte 2-1 il Maccabi Haifa e l’ex attaccante del Genk resta in campo 90 minuti, con appunto la rete del momentaneo 1-0. La squadra di Slot chiude al primo posto nel gruppo E con 14 punti e conquista l’acceso diretto agli ottavi di finale.
Negli scontri diretti sale in cattedra Cyriel Dessers, dove segna in 4 delle 6 gare giocate dalla truppa olandese. L’attaccante segna sia a Belgrado (vittoria per 5-2) e sia al De Kuip (successo per 3-1): in entrambe le sfide parte titolare, con 86 minuti giocati nell’andata e 61 nel ritorno.
Nei quarti di finale, diventa il giustiziere dello Sparta Praga: dopo aver castigato i “cugini” dello Slavia, Dessers punisce anche l’altra formazione della capitale ceca. Resta a secco nel 3-3 in terra olandese, dove subentra a gara in corso e in 27 minuti sforna anche un assist. Nel match di ritorno firma una doppietta pesantissima che vale la vittoria del Feyenoord in trasferta per 3-1 e Cyriel resta in campo 90 minuti.
In semifinale, altro giro e altra doppietta. Questa volta al più quotato Marsiglia, nel 3-2 interno con cui la formazione di Rotterdam regola i francesi. Dessers resta in campo 81 minuti e come detto buca due volte la porta dei rivali. Due reti che saranno fondamentali per l’approdo in finale, alla luce dello 0-0 maturato sette giorni dopo al Velodrome.
Le caratteristiche di Dessers
CARATTERISTICHE | |
---|---|
Data nascita | 08/dic/1994 |
Nazionalità | Nigeriana (Belga) |
Piede | Destro |
Altezza | 1.84 m |
VdM | 3.00 Mln |
Cyriel Dessers è il classico centravanti d’area di rigore. Partecipa anche alla manovra al di fuori dei 16 metri, ma è nel punto nevralgico degli avversari che trova il suo habitat naturale.
In carriera, soprattutto agli inizi, ha svolto anche il ruolo di attaccante esterno, ma resta una punta centrale che ama attaccare la profondità e gli spazi.
Dunque, nella finale di Tirana, la squadra di Mourinho dovrà essere brava nell’arginare i movimenti dell’attaccante belga naturalizzato nigeriano. Smalling e soci soprattutto cercheranno di far giocare poche volte faccia alla porta Dessers: un compito non facile, ma che diventa fondamentale. Spalle alla porta perde gran parte del potenziale l’ex Genk.
Non solo, ma come detto diventa quasi obbligatorio non concedere eccessiva profondità alla manovra degli olandesi. Negli spazi Dessers si esalta e la difesa giallorossa dovrà muoversi come una sorta di elastico: non troppo alta appunto, ma nemmeno esageratamente schiacciata a ridosso della propria area di rigore.
Per questo motivo è lecito attendersi una sorta di gabbia da parte di Mourinho, uno che nella fase difensiva ha poco da imparare e molto da insegnare. Da una parte la marcatura stretta dei suoi difensore e dall’altra una sorta di schermatura da parte dei suoi mediani, per arginare il numero di palloni giocabili da parte di Cyriel Dessers.
Su questo aspetto e attraverso questa mossa tattica, potrebbe giocarsi e decidersi in gran parte la prima finale di Conference League.