Dopo una stagione che ha visto la Fiorentina arrivare a giocarsi ben due trofei (con le finali perse in Coppa Italia e in Conference League), non era facile per la compagine di Italiano confermarsi a livelli così alti. La missione è però fin qua perfettamente compiuta, riuscendo persino a fare meglio dello scorso anno, puntando non solo a restare in corsa per il bis nelle coppe (ai quarti di Coppa Italia e già qualificata per gli ottavi in Conference), ma anche a puntare un possibile piazzamento in Champions in campionato.
Tutto questo si traduce in impegni sempre più frequenti e con tasso di difficoltà in crescendo, dove sarà quindi necessario avere una rosa completa e di qualità per far fronte a tutte le competizioni. Cosa ci si aspetta quindi dal mercato invernale della Viola? Ecco la nostra analisi a riguardo.
Cosa ha funzionato e cosa no
Guardando risultati e classifica, si potrebbe pensare che alla Fiorentina è girato tutto benissimo fino ad ora. In realtà Italiano ha dovuto affrontare diversi problemi in stagione, tra continue assenze e con alcuni giocatori che stanno rendendo meno del previsto.
Per questo il mercato di gennaio diventa fondamentale per la Viola, che ha ancora ampi margini di miglioramento se riuscirà a intervenire chirurgicamente su alcune zone del campo mettendo nuove forze a disposizione del mister.
Sotto gli occhi di tutti sono i numeri dell’attacco, rivoluzionato nel mercato estivo con l’arrivo di Beltran e Nzola. I due centravanti non hanno sicuramente dato l’apporto sperato, con l’argentino sbloccato solo nelle ultime gare dell’anno mentre l’angolese ancora fermo a un gol in diciassette presenze.
Non è però solo colpa loro, perchè anche dagli esterni è mancato l’apporto in fase realizzativa. Con l’eccezione di un Gonzalez sempre più determinante, si aspetta ancora un rendimento accettabile da Ikonè, Brekalo e Sottil.
Discorso diverso a centrocampo, dove Arthur si è subito preso in mano la squadra, trovando Mandragora e Bonaventura come compagni perfetti di reparto (anche l’ex milanista non a caso è stato decisivo spesse volte). Mentre l’infortunio di Castrovilli ha dato poche possibilità di ricambio così come un Maxime Lopez non in condizione in questa prima parte di campionato.
In difesa, è l’infortunio di Dodò ad aver complicato i piani, parzialmente risolti sulla destra con la consacrazione di Kayode e in alcune occasioni, dalla duttilità di Parisi, che però è in netto calo in questa ultima fase.
Anche in porta le gerarchie sono via via cambiate, con Terracciano che si è preso la maglia da titolare dopo alcune incertezze di Christensen, ora pian piano recuperato grazie alle presenze nelle coppe (ma non ci sarà molto spazio per lui in campionato).
Cosa serve alla Fiorentina?
Joe Barone, DG della Fiorentina, è stato piuttosto chiaro quando ha dichiarato apertamente che stanno “lavorando” per la Champions. Alias, a Gennaio la società non si farà trovare impreparata per investire, se necessario, volta a compiere quest’impresa in un’annata dove qualche big sta steccando, e che sarebbe la ciliegina sulla torta per Comisso, dopo la doppia finale della scorsa stagione.
La situazione tecnica che abbiamo riportato, lascia così intravedere almeno un paio di ruoli che dovranno essere coperti nella prossima finestra di mercato, più qualche “extra” possibile in caso di occasioni da non lasciarsi sfuggire.
Esterno di sinistra offensivo
La prima mossa essenziale, sarà la ricerca di un esterno offensivo, con particolare attenzione alla fascia sinistra. Da quella parte, infatti, Kouamè e Sottil non hanno convinto e per Brekalo si prospetta addirittura una probabile uscita (anche perchè l’unico dei tre di fatto ad avere mercato senza mettere una minusvalenza a bilancio).
In nome caldo da quella parte è quello di Jan-Niklas Beste, in forza al momento al Heidenheim in Bundesliga, con cui quest’anno ha già realizzato 5 reti con tanto di 8 assist (in quattordici presenze di campionato). Un esterno giovane (classe ’99) e di prospettiva, capace di svolgere a pieno titolo entrambe le fasi di gioco, come piace tanto a Italiano. La sua valutazione non è nemmeno altissima (le cifre vanno dai 12 ai 15 milioni di euro), il che lo rende anche un buon investimento per il futuro.
Il suo profilo è tatticamente il migliore per il gioco della Viola, ma potrebbe frenare il fatto di volere un giocatore già pronto per il nostro campionato. In questo senso, si continua a monitorare la possibilità di un passaggio alla Fiorentina di Laurientè del Sassuolo (1 gol e 4 assist in stagione), anche se i neroverdi non sarebbero molto propensi a lasciar partire il giocatore con una classifica così complicata. Anche il cartellino del francese poi, è ostacolo non da poco visto che sarebbero necessari almeno 25 milioni per liberarlo a gennaio.
Più defilato il nome di Pedro de la Vega, altro prospetto interessante di soli 22 anni che ha già debuttato nella nazionale maggiore dell’Argentina e si sta ritagliando un posto da protagonista nel Lanùs in Superliga, con 6 reti e 3 assist in stagione. Cartellino intorno agli 8 milioni di euro, ma tutta da verificare la sua adattabilità al campionato di Serie A.
Il terzino destro: in attesa di Dodò
L’esplosione del diciannovenne Kayode, ha arginato l’emergenza sulla fascia destra in difesa, che dovrà fare a meno di Dodò praticamente per tutta la stagione (rientro previsto non prima di Marzo).
L’esperimento di utilizzare Parisi anche su quella fascia non ha molto convinto e Pierozzi, per quanto valido prospetto, sembra ancora molto immaturo per un posto fisso (tanto che potrebbe accasarsi altrove in prestito a Gennaio). Trovare una valida alternativa all’italo-nigeriano è quindi una delle priorità del mercato di gennaio.
Anche in questo caso, l’esigenza è quella di mettere a disposizione di Italiano un giocatore già avvezzo al nostro campionato. Pradè, infatti, ha messo in cima alla lista sul suo taccuino due volti noti e di esperienza: Mazzocchi e Faraoni.
Il terzino della Salernitana ha però gli occhi soprattutto del Napoli puntati, per cui non sarà facile approntare una trattativa al risparmio (valutazione comunque abbordabile intorno ai 5 milioni di euro). Per Davide Faroni invece, le cose sembrano più semplici vista l’età e gli infortuni che l’hanno spesso tenuto fuori quest’anno. Per lui basterebbero probabilmente un paio di milioni (2-3) per strapparlo al Verona.
Gli altri possibili movimenti in entrata e uscita
Le due priorità sono ben evidenti per la Fiorentina, ma non si esclude ovviamente di poter agire anche in altri ruoli. Quello del centrale di difesa, per esempio.
Milenkovic e Quarta sono una coppia affidabile, così come Ranieri che soprattutto in Coppa ha trovato anche spesso la via del gol. Ma visto il rendimento di Yerry Mina, il colombiano potrebbe trovare la via dell’uscita (si parla addirittura del Barcellona), si potrebbero aprire scenari anche in entrata.
Uno decisamente low cost come Andrea Cistana, in scadenza di contratto con il Brescia e pronto per rimettersi in gioco in Serie A, dopo una serie di stagioni non proprio al massimo con le Rondinelle. L’altro un sogno che potrebbe essere una pedina importante anche per il futuro: parliamo di Arthur Theate, ora in forza al Rennes che ha dalla sua l’età (appena 23 anni ma con grande esperienza), la conoscenza del nostro campionato (una grande stagione con il Bologna) e la duttilità tattica (centrale ma può essere impiegato anche sulla sinistra). Di contro, il suo cartellino è davvero molto oneroso con i francesi che non chiederanno meno di 20 milioni.
C’è poi da fare un’attenta valutazione anche sul reparto di centrocampo: Arthur è la sicurezza di quest’anno ma è ancora in prestito e non è affatto certo il rinnovo o l’acquisto (stessa cosa per Maxime Lopez, che peraltro non sta dando al momento l’apporto desiderato), Castrovilli perennemente ai box e con contratto in scadenza, Duncan e Bonaventura pure in scadenza a giugno 2024.
Insomma, c’è da pensare anche al futuro del centrocampo e forse per questo sembrano avviate le pratiche per portare a Firenze un giovanissimo e talentuoso polacco, Karol Borys. Classe 2006, sta facendo tutta la trafila delle nazionali giovanili e potrebbe essere un rinforzo da far crescere all’ombra dell’Arno, anche se certo non pronto per dare manforte in questa stagione.
Verso l’uscita (in prestito per il momento) sarà anche Gino Infantino. Il 20enne di Rosario non ha trovato nè spazio nè collocazione nella squadra di Italiano (appena 78 minuti in campo) ed è pronto per fare le valigie non appena si troverà una sistemazione in grado di offrire minutaggio prezioso per la sua crescita.
Capitolo attaccanti? Difficile prevedere nuovi ingressi a Gennaio in quel reparto. Da una parte Beltran è finalmente riuscito a sbloccarsi con continuità proprio sul finire dell’annata, mentre dall’altra Nzola ha rinunciato persino alla Coppa d’Africa per essere presente a Firenze e Italiano avrà bisogno di entrambi visto il calendario sempre più fitto.