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A metà stagione, l’Inter di Simone Inzaghi si presenta come una delle squadre più complete della Serie A, forte di un organico costruito con sapienza dalla dirigenza nerazzurra. Tuttavia, per raggiungere l’eccellenza, in particolare in ottica Champions League, è lecito chiedersi se manchi ancora qualche pezzo al puzzle.

Con la sessione di gennaio alle porte, l’Inter si trova di fronte a un bivio: accontentarsi della rosa attuale, che ha dimostrato solidità e qualità, o approfittare del mercato per puntellare alcuni reparti, magari anticipando le mosse estive.

Cosa serve all’Inter per fare il salto definitivo

La fase offensiva dell’Inter ruota intorno a Lautaro Martinez, leader indiscusso e capocannoniere. Marcus Thuram ha portato freschezza e dinamismo, mentre i rincalzi, come Marko Arnautovic e Taremi, non hanno garantito un apporto sufficiente, anche per problemi fisici.

Il sogno di molti tifosi è vedere un altro attaccante di livello internazionale affiancare Lautaro, specialmente in Champions League, dove l’efficienza sotto porta è cruciale. Le difficoltà dell’attaccante ex Porto, ha infatti evidenziato la necessità di un’alternativa affidabile. Il sogno dei sogni resta Sadio Mane, ma è un discorso primario per l’estate. E adesso? A gennaio potrebbe arrivare un colpo meno roboante, magari un giocatore duttile, capace di adattarsi al contesto e di incidere nei momenti decisivi.

Non solo punte, però. La difesa a tre di Simone Inzaghi è una delle migliori del campionato, ma non è priva di ombre. Francesco Acerbi, vero pilastro nella scorsa stagione, ha affrontato difficoltà fisiche che hanno sollevato dubbi sulla sua capacità di mantenere alti standard per tutta l’annata. Va da sé, considerando il contesto: un centrale affidabile e di livello internazionale potrebbe fare la differenza. Non solo per gestire eventuali emergenze, ma anche per offrire una soluzione tattica alternativa e dare respiro ai titolari. Il profilo ideale sarebbe un giocatore esperto, ma ancora nel pieno della carriera, in grado di inserirsi rapidamente nei meccanismi di Inzaghi.

Cosa farà realisticamente l’Inter a gennaio

Uno dei nomi più caldi per rinforzare la retroguardia è quello di Jaka Bijol, centrale sloveno dell’Udinese. Classe 1999, Bijol ha mostrato grandi qualità fisiche, lettura difensiva e un’abilità sorprendente nel gioco aereo. La sua versatilità, che gli consente di giocare anche come mediano, lo rende un profilo perfetto per le esigenze di Inzaghi.

La trattativa non sarà semplice: l’Udinese, noto club bottega cara, difficilmente si priverà del suo gioiello a gennaio senza una proposta convincente. Qui l’Inter potrebbe cercare di anticipare la concorrenza, magari proponendo formule creative come il prestito con obbligo di riscatto.

Sul fronte offensivo, gennaio potrebbe rappresentare un’occasione per valutare opzioni low-cost o colpi a sorpresa. Sadio Mane resta un sogno, ma i dirigenti nerazzurri potrebbero sondare il mercato per profili che non richiedano grandi esborsi immediati. Un’idea potrebbe essere quella di puntare su un giovane attaccante emergente, da far crescere gradualmente accanto a Lautaro e Thuram. Alternativamente, un veterano in cerca di rilancio potrebbe garantire quell’esperienza utile nelle partite decisive, specialmente in campo europeo.