La Lazio rischia di finire nei guai per la gestione dei giocatori risultati positivi ai tamponi anti-Coronavirus effettuati dall’UEFA che hanno dato esito differente rispetto a quelli fatti tramite l’ASL Roma 1: i dettagli
La posizione della Lazio rischia di complicarsi: nella giornata di martedì 27 ottobre, in casa Lazio era arrivato l’esito dei tamponi positivi di alcuni giocatori della squadra biancoceleste, motivo per cui i vari Strakosha, Immobile e Luis Alberto non sono stati a disposizione per il match disputato in Belgio contro il Bruges. Alcuni giocatori – Immobile e Lucas Leiva, mentre Strakosha è andato in panchina – sono risultati negativi ai tamponi svolti successivamente e difatti sono scesi in campo nella trasferta vittoriosa dell’Olimpico Grande Torino contro i granata, con tanto di gol di Immobile nel finale ad aprire la strada alla clamorosa rimonta per 4-3 nei minuti di recupero. Effettuando i nuovi test UEFA, Immobile & Co sono risultati nuovamente positivi e non sono stati a disposizione per il match di Champions contro lo Zenit a San Pietroburgo.
La situazione è diventata subito argomento nazionale e difatti la Procura Federale ha aperto un’inchiesta: i calciatori in questione sono Immobile, Leiva e Strakosha ma ci sono anche Luis Alberto, Lazzari e Anderson, anche se questi ultimi tre non sono più stati a disposizione di Inzaghi dal primo tampone positivo. Gli ispettori federali hanno ascoltato Lotito e il medico sociale del club Pulcini. Cosa rischia la Lazio? «In caso di violazione, a carico della società responsabile si applicano, a seconda della sua gravità, le sanzioni di cui all’articolo 8 che vanno dall’ammenda, alla penalizzazione, alla retrocessione all’ultimo posto fino all’esclusione dal campionato. La gravità della violazione è valutata in funzione del rischio per la salute dei calciatori, degli staff, degli arbitri e di tutti gli addetti ai lavori esposti al contagio da Covid-19, nonché dell’accertata volontà di alterare lo svolgimento o il risultato di una gara o di una competizione», recita il Codice di Giustizia sportiva. La Lazio si oppone dicendo che ci sono stati parametri diversi tra UEFA e Italia anche se l’ASL di Roma ha annunciato di non aver ricevuto alcuna comunicazione formale da parte della Lazio circa i positivi e proprio oggi La Gazzetta dello Sport rilancia la news che, in casa Lazio, ci sono appunto 3 positivi. Nel caso ci fosse la positività di Immobile, il fatto che Ciro abbia giocato contro il Torino rappresenta un danno collaterale enorme che mette a repentaglio la posizione del club nell’inchiesta.