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Nel pomeriggio di venerdì 30 agosto 2024 ogni squadra della Conference League ha conosciuto il suo destino. Girone unico, con ciascun team che dovrà giocare sei partite, una contro una squadra di ciascuna fascia. Ecco le squadre qualificate, con la rispettiva fascia, e la nostra classifica sulle ambizioni di ciascuna.

La nostra griglia di partenza della Conference League

Le squadre qualificate e le loro fasce

  • Fascia 1: Chelsea (ENG); Copenhagen (DEN); Gent (BEL); Fiorentina (ITA); LASK (AUT); Real Betis (ESP).
  • Fascia 2: Başakşehir (TUR); Molde (NOR); Legia Warszawa (POL); Heidenheim (GER); Djurgården (SWE); APOEL (CYP).
  • Fascia 3: SK Rapid (AUT); Omonoia (CYP); Helsinki (FIN); Vitória SC (POR); Astana (KAZ); Olimpija (SVN).
  • Fascia 4: Cercle Brugge (BEL); Shamrock Rovers (IRL); The New Saints (WAL); Lugano (SUI); Hearts (SCO); Mladá Boleslav (CZE).
  • Fascia 5: Petrocub (MDA); St. Gallen (SUI); Panathinaikos (GRE); TSC (SRB); Borac (BIH); Jagiellonia (POL).
  • Fascia 6: Celje (SVN); Larne (NIR); Dinamo-Minsk (BLR); Pafos (CYP); Víkingur (ISL); Noah (ARM).

Le favorite

Le favorite per la vittoria finale si trovano in prima fascia e sono due in particolare. La prima, il Chelsea, stacca per distacco tutte le altre: la rosa degli inglesi è nettamente superiore alle altre e non vincere la Conference League sarebbe, per gli uomini di Maresca, un vero fallimento. Al secondo posto la Fiorentina che, seppur si sia qualificata a fatica, vanta due finali consecutive.

  • Chelsea;
  • Fiorentina.

Le outsider per il titolo

Oltre a Chelsea e Fiorentina, ci sono altre squadre che possono sperare di fare bene, tanto da insidiare le due più quotate avversarie.

  • Real Betis: gli spagnoli hanno una rosa competitiva e possono dare fastidio in gara secca;
  • Copenhagen: i danesi hanno dimostrato di poter colpire chiunque, soprattutto in casa. Hanno esperienza europea e qualche giocatore importante. Non sono i favoriti, ma la semifinale potrebbe essere alla loro portata;
  • Gent: poche ambizioni di titolo, ma tante speranze di poter arrivare, almeno, tra le prime 8. Da lì in poi, senza pressione, i belgi potrebbero dare fastidio a tutti, soprattutto tra le mura amiche.

Le “mine vaganti”

Ecco le squadre che, pur non avendo ambizioni particolari, si candidano al passaggio della fase a girone unico. Per poi sognare, negli scontri diretti, qualcosa di insperato.

  • LASK: gli austriaci sono abbastanza solidi e insidiosi. Non hanno la rosa profonda o le qualità per insidiare le più attrezzate avversarie, ma vanno trattati con i guanti;
  • Başakşehir: un po’ incostanti, i turchi sanno comunque essere avversari rognosi;
  • SK Rapid: squadra storica di Vienna, si affaccia alla Conference League con poco da chiedere, se non quello di stupire. Questa condizione e qualche giocatore con esperienza, ne fanno un temibile avversario;
  • Panathinaikos: i greci entrano, di diritto, nelle mine vaganti. Nonostante la quinta fascia. Sembrano superiori a molte delle squadre delle fasce più alte e giocare ad Atene può essere un incubo per tutti. Soprattutto per le squadre non abituate a quel tipo di atmosfera. Si candidano per passare la fase a girone unico;
  • Lugano: gli svizzeri stanno lavorando bene e la Conference League è il palcoscenico perfetto per mettersi in mostra. Non sono outsider per la vittoria finale, ma una mina da disinnescare con attenzione.

Chi gioca per fare bene

Poche delle squadre tra seconda e terza fascia (se non quelle citate) sembra poter giocare con qualche ambizione. Se non quelle di aumentare il proprio ranking e il proprio prestigio e, a livello individuale, di mettere in mostra qualche gioiellino. Ecco le squadre che, comunque, vanno osservate con attenzione.

  • Cercle Brugge: squadra con buoni giovani e qualche individualità importante. Un bel palcoscenico per i belgi, che vorranno sfruttarlo a ogni costo;
  • St. Gallen: gli svizzeri del San Gallo giocheranno con l’ambizione di mettersi in luce. Consapevoli di poter fare qualche punto contro le squadre di sesta e quinta fascia;
  • Hearts: gli scozzesi sono cresciuti molto, negli ultimi anni, insidiando la diarchia di Celtic e Rangers in campionato. Sanno e possono essere pericolosi. Occhio alla trasferta: si respirano tradizione e fascino che possono esaltare i padroni di casa;
  • Legia Warszawa: i polacchi vanno per lo meno citati nella nostra griglia di partenza. Discreta esperienza internazionale, possono lottare per ottenere un bottino di punti tale da sperare nel passaggio del turno.