La stagione 1998-99, rappresenta l’ultimo campionato dello scorso secolo e anche del vecchio millennio.
Quando ancora la Serie A era l’ombelico del calcio mondiale, con tutte le stelle internazionali che premevano per giocare nel campionato più bello e difficile del mondo.
Una stagione ricca di colpi di scena, con la Fiorentina campione d’Inverno, la Lazio lanciatissima nel girone di ritorno, fino al crollo finale, con le ultime 7 giornate che premiano la pazzesca rimonta del Milan di Zaccheroni. Juventus e Inter fuori dalle coppe, dopo due spareggi, ma la Vecchia Signora si qualificherà ugualmente grazie al Vecchio Intertoto.
Nella classifica dei marcatori è nostalgia pura e i nomi fanno davvero impressione.
Vince Marcio Amoroso dell’Udinese con 22 reti, davanti a Totem del Calibro di Batistuta e Oliver Bierhoff, rispettivamente a segno 21 e 19 volte: quelle del tedesco saranno decisive in ottica Scudetto per il Milan.
Le conferme di Crespo e Signori, oltre alle sorprese di Delvecchio e Muzzi che fanno sognare la Roma e il Cagliari. Senza dimenticare bomber come Salas, Simone Inzaghi che per una volta batte il fratello Filippo e un Ronaldo che seppur messo KO dagli infortuni non sbaglia sottoporta.
Vediamo nel dettaglio, quella mitica stagione 1998-99.
Milan campione, Lazio beffata al fotofinish
Prima di parlare della classifica Marcatori però ripercorriamo le tappe più interessanti della stagione 1998-99.
La Juventus, campione in carica negli ultimi due anni e reduce da tre finali di Champions League, paga la fine del primo ciclo di Lippi che darà le dimissioni a febbraio sostituito da Ancelotti. Il Milan vuole rialzarsi dopo due anni fallimentari, mentre l’Inter ha ancora il dente avvelenato per lo scontro Ronaldo-Iuliano della stagione precedente che generò polemiche infinite nello scontro diretto contro i bianconeri poi campioni.
La Lazio del rampante Cragnotti punta senza mezzi termini allo Scudetto, con Vieri in attacco e la Fiorentina sogna con il tridente Batistuta, Rui Costa e Edmundo in avanti. La Roma parte in sordina con il Parma, ma entrambi sperano nel colpo gobbo. La prima parte della stagione si colora di viola, con la Fiorentina di Trapattoni al comando e campione di Inverno.
La Juventus come detto è lontana dalla vetta e stessa cosa per l’Inter che cambia ben 4 allenatori nel corso della stagione: da Simoni a Lucescu, con Castellini traghettatore verso Roy Hodgson. Nella seconda parte del campionato, la Fiorentina perde Batistuta per infortunio, con Edmundo che scappa a Rio e ne approfitta la Lazio che cambia letteralmente passo.
Idem il Milan di Zaccheroni che inizia a digerire il modulo del tecnico romagnolo e si mette in scia ai capitolini. La truppa di Sven-Göran Eriksson ha sette punti di vantaggio sui rossoneri a sette turni dalla fine, ma paga il doppio impegno campionato-Coppa delle Coppe (che vincerà) e a 5 turni dal traguardo Maldini e compagni si trovano ad una sola lunghezza dalla capolista.
Il sorpasso avviene al penultimo turno: la Lazio impatta 1-1 a Firenze e il Milan travolge il già retrocesso Empoli per 4-0. Gli ultimi 90 minuti consegnano il 16° scudetto al Diavolo che passa 2-1 a Perugia e rende vano il successo con lo stesso risultato della Lazio in casa con il Parma. I ducali, trionfatori in Coppa Uefa e Coppa Italia, assieme alla Fiorentina completano le 4 promosse alla Champions League.
In Coppa Uefa ci vanno la Roma e l’Udinese che ha la meglio sulla Juventus nello spareggio. Stessa cosa per il Bologna che fa fuori l’Inter per l’accesso alle Coppe. I bianconeri riusciranno a qualificarsi grazie all’Intertoto, con i nerazzurri che rinunciano e sarà il Perugia l’altra formazione a prendere parte a questa manifestazione.
In coda salutano la Serie A, Empoli, Vicenza, Salernitana e soprattutto la Sampdoria a distanza di appena 8 anni dal suo storico scudetto.
Gol d’autore e di provincia nella classifica dei cannonieri
GIOCATORE | SQUADRA | GOL |
---|---|---|
Marcio Amoroso | Udinese | 22 |
Gabriel Batistuta | Fiorentina | 21 |
Oliver Bierhoff | Milan | 19 |
Marco Delvecchio | Roma | 18 |
Roberto Muzzi | Cagliari | 16 |
Hernan Crespo | Parma | 16 |
Giuseppe Signori | Bologna | 15 |
Marcelo Salas | Lazio | 15 |
Simone Inzaghi | Piacenza | 15 |
Ronaldo | Inter | 14 |
La classifica marcatori 1998-99 vede un brasiliano al comando e un altro verdeoro a chiudere la top 10 di quella stagione.
Marcio Amoroso segna più di tutti in Serie A e trascina l’Udinese verso l’Europa con 22 reti: l’altro brasiliano è Ronaldo che nonostante gli infortuni sale al decimo posto con 14 gol in 19 presenze: praticamente una marcatura ogni 106 minuti per il “Fenomeno”.
La seconda piazza è per Gabriel Omar Batistusta. 21 gol in 28 gare, con l’argentino che si infortuna a febbraio e tornerà in campo solo per gli ultimi match. Una statistica impressionante quella del “Re Leone” che trova la via del gol ogni 118 minuti. Il podio è completato da Oliver Bierhoff.
Il tedesco è il campione uscente della classifica marcatori della stagione precedente: 27 centri nell’ultimo campionato con la maglia dell’Udinese. Il centravanti segue il tecnico Zaccheroni e il compagno Helveg al Milan. Con i rossoneri vince lo Scudetto e le sue 19 reti stagionali in 32 gare sono decisive per mettere le mani sul titolo italiano.
Appena fuori dal podio Marco Delvecchio. Per l’attaccante della Roma è la stagione dell’esplosione con 18 gol. A quota 16 ecco Hernan Crespo, sempre più decisivo nel gioco del Parma: a questi vanno poi aggiunti i sei segnati in Coppa Uefa, nella trionfale cavalcata conclusa con il successo a Mosca contro il Marsiglia per 3-0, dove “Valdanito” sblocca il risultato.
Assieme all’attaccante Argentino, sempre a quota 16, spicca Roberto Muzzi che sembra trovare una seconda giovinezza al Cagliari. Sull’isola, l’ex attaccante della Roma, gioca 32 match e dunque trova la porta con una media di un gol ogni due gare.
Giuseppe Signori torna a ruggire nella top ten, dopo l’epoca laziale e in quel di Bologna rinasce grazie anche a 15 marcature, in 28 presenze. In pratica segna ogni 152 minuti.
Con lo stesso numero di gol troviamo Marcelo Salas e Simone Inzaghi. Il “Matador” alla prima stagione in Italia fa impazzire i tifosi della Lazio e ha la stessa media di Muzzi: un gol ogni due match giocati. Inzaghi con il Piacenza, per la prima volta segna più del fratello Filippo, a fronte di 30 match giocati. Un gol ogni 144 minuti, per la miglior frequenza di sempre in carriera.
Il re dei Bomber: Marcio Amoroso
Da Udine a Udine. Nella stagione 1997-98 vince la classifica marcatori Oliver Bierhoff dell’Udinese e 12 mesi dopo, spetta al suo successore, Marcio Amoroso.
Il brasiliano è a Udine dal 1996 e dopo due campionati di rodaggio in Serie A, con 17 reti in 53 match giocati, sembra pronto a prendersi l’eredità del tedesco. Marcio è esploso in Patria nel Guaranì e dopo una sola stagione al Flamengo ha attirato le attenzione dei Pozzo che lo portano nel nostro campionato.
Il 1998-99 è l’anno della sua consacrazione. 22 gol fatti nelle 33 gare della stagione regolare, mentre non troverà la via del gol negli spareggi con la Juventus: ma nonostante lo zero in casella, sarà la sua squadra a prendersi l’ultimo pass per la Coppa Uefa della stagione seguente.
Il brasiliano inizia subito bene e segna 4 reti nelle prime tre giornate, contro Sampdoria, Bologna e doppietta alla Salernitana. A questi vanno aggiunte le reti nei primi turni di Coppa Italia. Restaa secco in campionato contro Fiorentina e Bari, per poi tornare nel tabellino nell’1-1 interno contro il Venezia.
L’8 novembre gioca una delle migliori gare di sempre con l’Udinese, pur senza segnare contro la Juventus. Devastante per la difesa bianconera, il brasiliano sforna assist per i compagni nel 2-2 finale, nel giorno in cui il ginocchio di Del Piero fa crack. Nel periodo a cavallo fra il vecchio e il nuovo anno, paga il calo della squadra, ma saprà rifarsi con 12 reti nel girone di ritorno.
La truppa di Francesco Guidolin si affida in attacco a lui e al “Pampa” Sosa, con il brasiliano che il 25 aprile segna una pesante doppietta nel 3-1 finale, con cui i friulani superano l’Inter a San Siro. Altra decisiva doppietta a Vicenza il 9 maggio, con entrambe le reti dal dischetto, nel 3-2 finale al Menti.
Altra trasferta e altra doppietta di Amoroso in quel di Empoli, con i bianconeri che passano 3-1. È una vittoria fondamentale per la formazione di Guidolin che grazie a questi tre punti andrà a giocarsi lo spareggio con la Juventus per accedere alla Coppa Uefa: 0-0 in casa e 1-1 al Delle Alpi, con il gol fuori casa che vale il pass per l’Europa.
Marcio Amoroso, pochi giorni dopo passerà al Parma per 70 miliardi di lire, gli attuali 35 milioni di euro.
I Bomber che non t’aspetti: Marco Delvecchio e Roberto Muzzi
Marco Delvecchio è senza dubbio la sorpresa della stagione 1998-99. Cresciuto nell’Inter, l’attaccante approda alla Roma nella stagione 1995-96 in cui segna 10 reti da novembre in poi. Nei due campionati successivi non raggiunge mai la doppia cifra e si ferma a 4 nel 1996-97 e a 7 nel 1997-98.
Poi come detto, arriva l’esplosione totale per Marco Delvecchio. 18 gol in 31 match giocati con Zdeněk Zeman al timone dei “Lupacchiotti”. Ben 2.609 minuti in campo e questo significa che trova la via del gol in quella stagione, una volta ogni 145 minuti. Mai così al top Delvecchio che entra anche nel giro della Nazionale in pianta stabile.
A onor di cronaca, merita l’appellativo di sorpresa anche Roberto Muzzi. Il cannoniere del Cagliari segna 16 volte in campionato, a fronte di 32 presenze e in una squadra che ha come obiettivo la salvezza. Si conferma in doppia cifra, il prodotto del vivaio della Roma, il quale nella stagione seguente ha segnato con la maglia dei Sardi 17 volte.
A coronamento della stagione 1998-99, Muzzi saluta il Cagliari e passa all’Udinese.
Il bomber assente: Abel Balbo
A sorpresa, manca dai quartieri nobili, della classifica marcatori della stagione 1998-99, Abel Balbo.
L’attaccante argentino passa nell’estate del 1998 dalla Roma al Parma, dopo aver segnato valanghe di reti sia in maglia giallorossa e ancora prima con quella dell’Udinese, la prima a credere su di lui.
22 gol nel campionato cadetto con i friulani e stessa cifra in Serie A: sempre a quota 22 si impone nella seconda stagione nella capitale. A Udine segna complessivamente 66 gol in 135 partite tra A e B, mentre all’ombra di Trigoria, Abel Balbo timbra 78 volte in 149 match di serie A.
Insomma un goleador vero che il Parma di Malesani vuole a tutti costi: sarà protagonista della cavalcata in Coppa Uefa e Coppa Italia degli emiliani, dove aiuta a conquistare i trofei con 4 reti in 11 presenze in terra continentale e 4 reti a fronte di 8 gettoni nella coppa nazionale.
In campionato invece, complice una concorrenza in attacco che annovera giocatori del calibro di Crespo, Asprilla ed Enrico Chiesa, trova la via del gol solo 4 volte in 25 partite disputate. Lo score peggiore in carriera in Italia, fino a quel momento. 12 mesi il suo approdo al Tardini, Balbo passerà alla Fiorentina.