Una classica sulle sponde del Tamigi.
Chelsea – Manchester United, domenica alle 17.30, chiuderà il programma della tredicesima giornata in Premier League. Blues al comando con 29 punti e Diavoli Rossi ottavi con 17 punti, staccati di 12 lunghezze dalla prima piazza, in crisi di risultati, con Carrick traghettatore verso l’inizio dell’era Ralf Ragnick.
La dirigenza dei rossi di Old Trafford ha sciolto i dubbi e il manager tedesco sarà il nuovo boss alla corte di CR7 e soci. In vista di Londra però, sarà ancora Carrick a guidare la squadra, dopo l’impresa per 2-0 in casa del Villarreal che è valsa la qualificazione agli ottavi di Champions con 90 minuti d’anticipo. Pesanti assenze nelle file dello United, senza i centrali difensivi e con il solito Pogba ai box.
Il Chelsea si gode la vetta in campionato e quella recuperata nel girone di Champions, dopo il poker rifilato alla Juventus. Problemi solo di abbondanza per Tuchel che spera di allungare in classifica, prima dell’intenso mese di dicembre che solitamente crea i primi strappi nei quartieri nobili della Premier League.
Vediamo cosa ci attende domenica a Stamford Bridge alle 17.30, in Chelsea – Manchester United.
Qui, Chelsea
Un rullo compressore.
Il Chelsea viaggia senza intoppi sia in Premier League e sia in Champions League. Lo dimostra il pesante 4-0 rifilato alla Juventus in Coppa Campioni, vale a dire una delle uniche due squadre capaci in questa stagione di battere i londinesi, assieme al City. In Premier League l’obiettivo è chiaro: mettere ancora più distanze dai citizens e dal Liverpool, le uniche due rivali in grado di impensierire gli attuali campioni d’Europa.
Proprio nell’ultima settimana Tuchel ha fatto capire che la profondità e la qualità della sua rosa, può davvero essere l’ago della bilancia. Chi scende in campo non fa rimpiangere gli assenti e le soluzioni sono davvero infinite per il tecnico tedesco. Non solo ma c’è una striscia negativa da sfatare contro lo United.
Il Chelsea infatti non vince contro i diavoli rossi da sette gare di fila in Premier League. Un dato che stride e non poco, considerando la forza dei padroni di casa e la qualità inferiore dei rivali che sicuramente non sono lo squadrone visto nell’era Ferguson. A rendere ancor più significativo il dato, ci pensano i quattro clean sheet di fila del club di Old Trafford contro i londinesi.
Osservando lo score dopo 12 giornate c’è da credere che almeno sotto il profilo delle rete possa esserci un’inversione di tendenza. I padroni di casa sono andati a segno 30 volte, secondo miglior attacco dopo quello del Liverpool, mentre lo United ha incassato 21 reti: seconda peggior difesa assieme a quella del Leicester e dietro solo al Newcastle. E va ricordato che i blues hanno recuperato l’ex della sfida, Lukaku.
Il Chelsea è reduce da 4 vittorie e un pareggio nelle ultime 5 gare, ma non vince davanti al pubblico amico dal 23 ottobre quando con un sonoro 7-0 ha distrutto il Norwich. Nell’ultimo match casalingo è arrivato il sorprendente pareggio per 1-1 con il Burnley. La difesa di Tuchel è la migliore del campionato con 4 reti al passivo e solo lo stesso Chelsea nella stagione 2004-05, la prima di Mourinho in panchina, ha subito meno gol in questo momento della stagione: appena 3.
C’è un altro aspetto che poi infonde ottimismo fra i londinesi. Questa sarà la quinta volta che il Chelsea ospiterà il Manchester United in Premier League iniziando la giornata da capolista. I Blues hanno vinto tre delle precedenti quattro di queste gare (1P), vincendo poi sempre il titolo in quella stagione (2005-06, 2009-10 e 2014-15). Corsi e ricorsi storici.
In vista della gara di domenica, il tecnico tedesco ha solo due giocatori out: Chilwell e Kovacic, mentre Havertz è in dubbio. Nel 3-4-2-1 disegnato da Tuchel, Azpilicueta dovrebbe tornare titolare al posto dell’ottimo Chalobah. Il prodotto dell’Accademy dei Blues dopo due match da titolare e una rete alla Juventus, riposerà in panchina. Thiago Silva confermato al centro della difesa a tre, con Rudiger sul centro sinistra.
Sulle corsie agiranno James a destra e Alonso a sinistra, con l’intoccabile coppia centrale formata da Kante e Jorginho. Dal primo minuto si dovrebbe rivedere Lukaku come unico terminale offensivo, in una inevitabile staffetta dal primo minuto con Werner. Alle spalle del centravanti, Mount e Pulisic.
Porbabile Formazione (3-4-2-1): Mendy; Azpilicueta, Thiago Silva, Rudiger: James, Kante, Jorginho, Alonso: Mount, Pulisic; Lukaku. All. Tuchel.
Qui, Manchester United
Impresa cercasi.
12 punti di distacco dalla vetta dopo altrettanti turni di campionato sono già un abisso per lo United. Nella peggiore delle ipotesi sarebbero 15 e oltre a dire addio ai sogni di gloria per il titolo che manca in Premier dal 2013 (in parte già abbandonati), si complicherebbe anche la rincorsa alla zona Champions che dista adesso 6 lunghezze. Insomma non il modo migliore per avvicinarsi allo start dell’era Ralf Ragnick.
Il tedesco è stato scelto nella giornata di ieri, ma prenderà in consegna la squadra solo da Lunedì, con il traghettatore Carrick che siederà sulla panchina dei diavoli rossi, come già fatto nella vincente trasferta iberica di Champions League. Settimana pesante, controversa e per certi aspetti anche positiva per il Manchester United. Il pesante 4-1 patito in campionato contro il Watford di Claudio Ranieri è costato l’esonero a Ole Gunnar Solskjaer.
Carrick da vice ha preso in mano le redini della squadra e nella decisiva sfida sul terreno del sottomarino giallo in Coppa Campioni, la truppa di Old Trafford ha vinto per 2-0. Tre punti e qualificazione con 90 minuti di anticipo. Un grosso spiraglio di luce, dopo tanto buio.
Come detto in precedenza, Londra negli ultimi anni è stata spesso terra di conquista per i diavoli rossi, pur con una rosa inferiore a quella dei blues. Basti pensare che lo United ha vinto tre delle ultime quattro trasferte contro il Chelsea (1N), dopo aver vinto solo tre delle precedenti 25 gare a Stamford Bridge.
Se allarghiamo il raggio delle trasferte nella capitale, dei rossi di Manchester, vediamo che la striscia di imbattibilità arriva a 11 match, con 7 vittorie e 4 pareggi. Nelle ultime tre apparizioni nella City, lo United ha sempre vinto e non centra il poker consecutivo dal novembre 2005, vale a dire 16 anni fa.
Passiamo poi alle tante e troppe noti dolenti di questa squadra che aveva ben altre ambizioni in estate e che forse ha deciso troppo tardi di sollevare dall’incarico il norvegese. La difesa fa acqua da tutte le parti con 21 gol incassati. L’attacco tiene con 20 gol, ma soprattutto grazie alle prodezze di Cristiano Ronaldo. I diavoli rossi in Premier League hanno vinto una sola delle ultime 5 gare, a fronte di 4 sconfitte.
Complessivamente, il Manchester United ha perso cinque delle ultime sette partite di Premier League (1V, 1N), tante quante nelle precedenti 42 nella competizione; viene da due sconfitte di fila in campionato (contro Man City e Watford) e non arriva a tre da dicembre 2015.
Difesa in versione Horror per la squadra di Old Trafford e in vista della trasferta di Londra mancheranno sia Varane e sia il capitano Maguire che deve scontare un turno di squalifica. Per questo motivo c’è da ridisegnare l’assetto di una squadra che non avrà nemmeno Pogba e Greenwood, con Shaw e Cavani verso il forfait. Piove sul bagnato verrebbe da dire.
Carrick si affiderà a nove undicesimi che hanno battuto il Villarreal in Champions, nel canonico 4-2-3-1. De Gea in porta, con Wan-Bissaka e Telles sulle due fasce, con Bailly al fianco di Lindelof in difesa. I due mediani saranno McTominay e Fred, con Cristiano Ronaldo unico terminale offensivo: alle sue spalle agiranno Sancho a destra, il redivivo Van de Beek al centro e Bruno Fernandes a sinistra.
Probabile formazione (4-2-3-1): De Gea; Wan Bissaka, Lindelof, Bailly, Telles; McTominay, Fred; Sancho, Van de Beek, Bruno Fernandes; Cristiano Ronaldo. All. Carrick.
Numeri e curiosità
Il Manchester United ha mantenuto la porta inviolata in ciascuno degli ultimi quattro incontri di Premier League con il Chelsea: l’unica squadra a riuscirci in più gare consecutive in campionato contro i Blues è il Newcastle, che arrivò a sei di fila tra il 1913 e il 1919.
Michael Carrick sarà il primo inglese a guidare il Manchester United in una partita di campionato da Ron Atkinson nel novembre 1986 (1-1 vs Coventry). Quattro dei cinque allenatori dei Red Devils dopo l’era Alex Ferguson hanno vinto la loro prima gara in campionato, con Louis van Gaal l’unica eccezione (1-2 vs Swansea nell’agosto 2014).
Non solo, ma Michael Carrick sarà il 14° allenatore diverso a debuttare da allenatore in Premier League contro il Chelsea: 10 dei precedenti 13 hanno perso (1V, 2N), con Duncan Ferguson l’unico a trovare il successo (3-1 a dicembre 2019).
L’attaccante del Chelsea Romelu Lukaku ha segnato solo in una delle sue 11 presenze in Premier League contro il Manchester United, realizzando una tripletta dalla panchina con il West Brom nell’ultima partita di Sir Alex Ferguson alla guida dei Red Devils nel maggio 2013.
In tutte le competizioni, Cristiano Ronaldo del Man Utd ha segnato un solo gol in 15 presenze contro il Chelsea, trovando la rete nella finale di Champions League 2008. I Blues sono la squadra contro cui ha giocato più volte senza mai segnare nel massimo campionato (10 partite).