La 141ª finale della competizione a eliminazione diretta più antica del mondo, sta per compiersi. La FA Cup 2021-22 vede in scena Liverpool e Chelsea a giocarsi il trofeo per la quindicesima volta ciascuno.
Una partita dal sapore unico che non poteva che svolgersi in una location altrettanto storica, lo stadio di Wembley.
Scopriamo tutto quello che c’è da sapere sull’appuntamento di sabato 14 maggio, con fischio di inizio alle ore 17:45.
I precedenti tra Chelsea e Liverpool
TOTALE | ULTIME 10 | |
---|---|---|
Partite | 181 | 10 |
Vittorie Liverpool | 77 | 4 |
Pareggi | 43 | 4 |
Vittorie Chelsea | 61 | 2 |
Gol Liverpool | 267 | 16 |
Gol Chelsea | 244 | 12 |
Due dei più importanti club inglesi non potevano che avere una lunga storia di confronti alle loro spalle. Per la precisione sono 181 le sfide tra Liverpool e Chelsea tra tutte le competizioni, con una certa predominanza dei Reds (77 vittorie contro 61) che diventa ancora più ampia nell’ultimo periodo.
Se prendiamo ad esempio gli ultimi dieci scontri, il Liverpool ne ha vinti quattro in Premier League, più altri due terminati con un pareggio nei novanta minuti, ma poi vinti ai rigori. Sono due infatti le finali che le hanno viste protagoniste nel passato più recente.
Tre anni fa si sono giocate la SuperCoppa Europea (dopo che nella stagione precedente il Liverpool aveva portato a casa la Champions mentre il Chelsea l’Europa League), chiudendo sul 2-2 i tempi regolamentari (doppietta di Manè per i Reds e gol di Giroud e Jorginho per i Blues) salvo poi regalare la coppa a Klopp con l’ultimo rigore sbagliato da Tammy Abraham.
Appena a febbraio invece l’ultima finale giocata contro, quella della EFL Cup. Una battaglia terminata a reti inviolate dopo centoventi minuti di gioco, e poi decisa alla fine di una serie interminabile di rigori, tutti segnati tranne l’ultimo di Kepa Arrizabalaga che fissa il punteggio sul 11-10 per il Liverpool.
Ma negli anni duemila non sono le uniche finali disputate tra le due squadre.
Nel 2012 si erano affrontate proprio per aggiudicarsi la FA Cup, in quell’occasione vinta dal Chelsea per 2-1 (gol di Drogba e Ramires) con Di Matteo in panchina che in quella stessa stagione riuscì anche nell’impresa di aggiudicarsi la Champions League.
Stesso punteggio ma a parti invertite, è invece la finale della Community Shield del 2006 (nonostante in quel Chelsea ci fossero nomi di prestigio quali Shevchenko, Drogba, Ballack e Lampard), mentre l’anno precedente fu la volta della finale in EFL Cup con i Blues vincitori dopo i tempi supplementari (3-2 il punteggio).
Infine impossibile non ricordare anche uno storico precedente in Champions League, più precisamente nelle semifinali del 2005, con i Reds vittoriosi per 1-0 in casa salvo poi chiudere a reti inviolate il ritorno a Londra e aggiudicarsi la finale. Che per inciso, diventerà una delle partite più incredibili della storia, quella contro un Milan che chiuse in vantaggio di tre reti il primo tempo, per poi perdere ai rigori dopo una rimonta pazzesca. Ma questa come si suole dire, è un’altra storia.
Chelsea e Liverpool: statistiche a confronto
CHELSEA | LIVERPOOL | |
---|---|---|
1,9 | punti a partita | 2,4 |
1,8 | punti in casa | 2,6 |
2,1 | punti in trasferta | 2,2 |
70,0 | reti segnate | 89,0 |
31,0 | reti subite | 24,0 |
61,8 | xG fatti | 84,6 |
34,3 | xG subiti | 33,1 |
61,7 | Possesso Palla | 63,1 |
15,3 | Tiri | 18,8 |
5,5 | Tiri in porta | 6,8 |
9,3 | Tiri in porta subiti | 7,9 |
15 | Porta Inviolata | 21 |
10 | Legni | 5 |
9 (8) | Rigori | 8 (7) |
Malgrado una sola posizione li divida nella classifica di Premier League, ci sono quasi venti punti di distacco tra Liverpool e Chelsea.
Un gap che si rispecchia anche praticamente in tutte le statistiche rilevate, con i Reds decisamente avanti non solo per quanto riguarda la media punti (con i londinesi meglio in trasferta che in casa).
Nella fase offensiva la squadra di Klopp ha sicuramente prodotto molto di più con 89 reti contro le 70 dei Blues, dato che diventa ancora più favorevole al Liverpool se consideriamo gli “expected goals” (dove entrambe hanno fatto meglio del dato teorico). Resta il divario nel numero delle conclusioni e nella precisione verso la porta.
Per quanto riguarda la fase difensiva, anche in questo caso è il Liverpool ad avere la meglio, sia per quanto riguarda le conclusioni concesse agli avversari (meno di 8 contro più di 9), sia per le reti subite, anche se in questo caso l’aggiustamento teorico degli “expected goals” riduce la differenza a una sola rete (con i Reds che viaggiano in maniera decisamente favorevole con quasi dieci reti subite in meno rispetto al dato statistico).
Le due squadre sono anche quelle che hanno segnato più rigori a favore di tutte (solo il City ne ha realizzati 7 parimenti), mentre nessuno ha fatto meglio del Liverpool per quanto riguarda la porta inviolata (21, come il City).
Gli stati di Forma e l’analisi della gara
Il confine tra una buona annata e una stagione storica, è sottile. Il Liverpool di Klopp sta cavalcando questo filo di rasoio con il miraggio di un “quadruple” mai riuscito a nessuno fino ad ora nella storia inglese.
Dopo aver già vinto la Coppa di Lega, per i Reds ora resta viva la possibilità di vincere anche la Premier League (c’è il rush finale a pari punti con il City), la Champions (in finale contro il Real Madrid) e appunto questa FA Cup contro il Chelsea.
E con nove vittorie in dieci partite (più un pareggio) è sicuramente il Liverpool ad arrivare più in condizione all’appuntamento, considerato che nello stesso frangente per il Chelsea sono arrivate ben quattro sconfitte (3 in Premier e una decisiva in Champions) e due pareggi.
Due soli punti in campionato in tre partite, ma va detto che ormai per i Blues si tratta semplicemente di mantenere la terza posizione e la conseguente qualificazione in Champions, con ancora cinque punti di vantaggio sugli Spurs a tre giornate dal termine (quindi ci sta un calo di tensione, soprattutto dopo l’eliminazione Champions).
In più il Chelsea sta vivendo un momento complicato dal punto di vista societario, con lo storico passaggio a Todd Boehly e la chiusura del ciclo aperto da Abramovic che lascia qualche ombra sul futuro.
Ma tutto questo dovrà essere messo da parte per i novanta minuti del match, dove l’unica difficoltà per Tuchel sarà riuscire a fermare il tridente del Reds.
Come arriva il Liverpool
Con ancora tre fronti aperti su cui lottare, Klopp dovrà essere bravo soprattutto a gestire le energie fisiche e mentali. Certo vincere aiuta a vincere e per i Reds l’abitudine non è mai mancata in questi anni.
Di certo per la finale di FA Cup in campo ci saranno quelli più in condizione, per questo c’è preoccupazione soprattutto per le condizioni di Fabinho che dopo l’uscita prematura nella partita contro l’Aston Villa, verrà visitato per verificarne l’infortunio.
Detto ciò, per il resto la formazione non dovrebbe avere sorprese, con Alisson tra i pali e la linea a quattro davanti a lui composta da Arnold e Robertson ai lati, con Van Dijk e Konatè centrali. Keita e Thiago Alcantara saranno sicuramente della partita, così come Salah e Manè nel tridente d’attacco, che resta con l’unico dubbio su chi verrà scelto tra Luis Diaz (favorito) o Jota.
Liverpool (4-3-3): Alisson; Arnold, Konaté, Van Dijk, Robertson; Keita, Fabinho, Thiago; Salah, Mané, Luis Diaz.
Come arriva il Chelsea
Oltre ai problemi societari, Tuchel dovrà valutare la condizione di alcuni suoi elementi chiave, come Jorginho e Kantè, da cui ovviamente dipendono alcune scelte di formazione.
Vedi per esempio il ballottaggio offensivo che potrebbe vedere Lukaku partire ancora dalla panchina a favore di Werner in campo dal primo minuto.
A fargli compagni probabilmente il suo ex compagno di Bundesliga, Havertz, con Pulisic alle loro spalle sulla trequarti. La linea mediana invece dovrebbe vedere James e Alonso ai lati con Kovacic e Loftus-Cheek al centro. Mendy tra i pali con la linea a tre difensiva composta da Azpiculeta, Thiago Silva e Rudiger.
Sempre che appunto, dall’infermeria non arrivino buone notizie.
Chelsea (3-4-1-2): Mendy; Azpilicueta, Thiago Silva, Rudiger; James, Loftus-Cheek, Kovacic, Alonso; Pulisic; Havertz, Werner.