Il Chelsea campione in carica ospita i francesi del Lille nell’ottavo di finale di Stamford Bridge, in programma martedì 22 febbraio alle 21.
Sembra, questo, uno dei match tra i più scontati, da tanto marcato sembri essere il divario tra gli inglesi e i transalpini. Del resto, se i Blues occupano la terza casella in Premier (dietro City e Liverpool), il Lille conduce un campionato anonimo in Ligue 1, dove occupa addirittura la decima posizione.
Tuttavia, di sorprese nelle coppe ne stiamo vedendo. Quindi, vediamo cosa ci aspetta da questa gara.
Chelsea: numeri, punti di forza e difetti
Il Chelsea di Tuchel ha superato il girone di Champions concludendo al secondo posto alle spalle della Juventus; più che la sconfitta di Torino del 29 settembre, è stato l’inatteso pari per 3-3 in casa dello Zenit a condannare Jorginho e compagni alla seconda posizione nel girone.
I Blues, oggi, arrivano dalla vittoria in campionato in casa del Crystal Palace per 0-1 grazie al gol di Ziyech, preceduta a sua volta dalla vittoria del Mondiale per Club.
Il momento di forma appare eccellente, dato che i moduli di Tuchel sembrano essere particolarmente ben assimilato dai giocatori. Parliamo di “moduli” al plurale perchè l’ex tecnico di PSG e Borussia ama variare le disposizioni tattiche dei suoi, variando talvolta dal 4-3-3 al 3-4-3 al 3-4-2-1, trovando sempre ottima poliedricità da parte dei suoi ragazzi.
Nonostante qualche polemica nel corso dell’anno, a prescindere dal modulo non può che essere Romelu Lukaku il terminale offensivo principale (nonostante uno score, per lui, non elevato con 7 reti in 21 gare), aiutato ai lati da Havertz e Ziyech. Il marocchino, in particolare, si sta mettendo in evidenza con 5 gol e 3 assist in 19 partite.
A questo trio d’attacco contribuiscono anche Mount (capocannoniere dei Blues in Premier con 7 reti) , Werner e Pulisic, con quest’ultimo in grado di agire anche sulla mediana con la sua fantasia.
I polmoni di Kantè fanno tutta la differenza del mondo (con oltre 3 contrasti vinti e 2,4 intercettazioni a gara) , e agevolano il lavoro del metronomo azzurro Jorginho, che completa il 90% dei passaggi a partita.
Sono Rudiger e Thiago Silva le dighe al centro della difesa, con Alonso e Azpilicueta larghi sulle fasce. In porta, logicamente, Mendy. La difesa è granitica, con sole 18 reti al passivo.
I Blues, in casa, hanno vinto le ultime quattro partite di Champions League in casa senza subire gol, e da settembre non perdono in casa: elementi da tenere presente prima della sfida col Lille.
Lille: numeri, punti di forza e difetti
Stagione in chiaroscuro quella del Lille di Gourvennec. Dopo la clamorosa vittoria del titolo della scorsa stagione sotto la guida di Galtier. Come detto, infatti, i francesi non riescono a riproporre lo straordinario trend profuso nel 2020-2021 e ad oggi occupano l’undicesima casella in Ligue 1 a quota 36 punti, un abisso dietro al PSG capolista che di punti ne ha 59, mentre la zona Conference League dista soli 4 punti.
L’ultima giornata ha visto il Lille pareggiare per 0-0 in casa col Metz.
Trend diverso, invece, nella Champions. Dopo due punti conquistati nelle prime tre gare (e una eliminazione che pareva scontata), sono arrivate tre sorprendenti vittorie contro Siviglia, Red Bull Salisburgo e Wolfsburg che hanno regalato ai francesi la prima posizione nel Girone G.
Il Lille gioca con un 4-4-2 che vede il duo d’attacco composto dall’attesissimo canadese David (31 presenze e ben 15 reti tra campionato e coppa), accompagnato dal noto Burak Yilmaz (27 presenze, 6 reti e 3 assist). Occhio a Timothy Weah, attaccante dal cognome pesante, che normalmente parte dalla panchina e può essere un’arma a sorpresa, grazie soprattutto alla sua forza fisica e ai duelli aerei che vince nel 75% dei casi, con tutto ciò che ne consegue a livello tattico.
Centrocampo molto fisico, quello francese, che nell’ultima di campionato era composto da Bamba-Xeka-Andrè-Gomes. Occhio alla fisicità dei due centrali della mediana: Xeka effettua un pressing incredibile e vince l’85% dei contrasti, Andrè sa fare di meglio vincendone addirittura il 94%.
Dietro, i centrali sono Botman e Fonte, che preservano la porta di Jardim (al momento 2 gol subiti in 4 presenze), che recentemente pare aver soffiato il posto a Grbic.
Le chiavi della partita
Numeri alla mano, non dovrebbe esserci scampo per i francesi, che potrebbero pagare un gap tecnico davvero importante. L’unico metodo per spuntarla potrebbe essere quello di imporre un ritmo basso e puntare sulla fisicità del centrocampo e le ripartenze di David ed Yilmaz.
Lukaku è chiamato alla prova del nove, dopo un inizio di stagione (per i suoi standard) non esaltante. Per i francesi, arginare il belga dovrà essere la priorità, prima ancora dell’interrompere le trame del centrocampo orchestrate da Jorginho. Che, volenti o nolenti, resta uno dei migliori “playmaker” del pianeta.