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Questa volta non ci sono state mezze misure per le 5 italiane impegnate in Champions League. Dopo i 3 pareggi, gli unici della prima giornata, il bottino complessivo è positivo, seppure di poco, perchè si contano 3 vittorie e 2 sconfitte. La Juventus, che aveva esordito vincendo con il Psv, si è ripetuta a Lipsia in maniera straordinaria, rimontando da 2-1 a 2-3 in dieci uomini. Inter e Atalanta hanno travolto Stella Rossa e Shakhtar Donetsk, mentre dietro la lavagna c’è ancora il Milan, sconfitto con qualche rimpianto dal Bayer Leverkusen dopo lo stop con il Liverpool. Che, dopo i rossoneri, non ha lasciato scampo neppure al Bologna ad Anfield Road.

Chi non risica non rosica: Motta compie un capolavoro

La copertina non può che spettare ancora una volta alla Juventus. Alzi la mano chi avrebbe pronosticato un successo a Lipsia dopo il rigore trasformato da Sesko, con i bianconeri già in dieci per l’espulsione di un imprudente Di Gregorio. Vincere una partita in dieci uomini è sempre molto difficile, figuriamoci se si tratta di dovere anche rimontare.

Invece la missione è stata compiuta e va dato tutto il merito a Thiago Motta, che non ha voluto accontentarsi anche dopo aver acciuffato per la seconda volta i tedeschi grazie a un Vlahovic superlativo. E il gol vittoria di Conceiçao è stato il giusto premio per la partita gagliarda, per usare un eufemismo, disputata dai suoi giocatori in un ambiente suggestivo come quello della Red Bull Arena.

Una serata che era per giunta iniziata male con gli infortuni di Bremer e Nico Gonzalez nei primi 12 minuti, e che sembrava proseguire ancora peggio, prima che un destino già scritto venisse completamente stravolto con la caparbietà e con la personalità che solo le grandi squadre sanno mettere in campo.

La coppia di scorta funziona: tutto facile per l’Inter

Unica delle italiane a poter usufruire del fattore campo, l’Inter ha sfruttato in pieno il turno casalingo contro la Stella Rossa, dimostrandosi di un’altra categoria rispetto ai serbi.

Ci è voluta un’ora per mettere in ghiaccio la partita, perchè dopo la punizione magistrale di Calhanoglu che ha aperto le danze all’undicesimo del primo tempo, i nerazzurri hanno sprecato qualche occasione e ne hanno anche concessa qualcuna alla Stella Rossa, che però non ne ha saputo approfittare.

Il raddoppio di Arnautovic, ben assistito da Taremi, ha fatto dormire sonni tranquilli a Simone Inzaghi, che ha poi mandato in campo anche Lautaro Martinez, e a quel punto l’Inter è stata strabordante. Il capitano è subito sceso in cattedra realizzando il 3-0 e procurandosi poi il rigore che ha voluto lasciare con grande generosità a Taremi, il migliore in campo.

Così anche l’iraniano ha avuto l’occasione di entrare nel tabellino per la prima volta con la maglia nerazzurra, Tre punti comodi comodi e 4 gol per i nerazzurri, che non guastano affatto per la differenza reti, quest’anno più che mai importante nell’ecomonia di una classifica che sarà confusionaria fino all’ultimo minuto dell’ultima giornata della nuova fase campionato. 

Tutta un’altra Atalanta in Champions

Si conferma in versione double face l’Atalanta, che se da un lato continua a fare fatica in campionato, quando si tratta di varcare il confine italiano per andare a giocare in Champions League si trasforma letteralmente. Dopo l’ottimo pareggio imposto all’Arsenal, la banda di Gasperini ha vinto in scioltezza sul neutro di Gelsenkirchen contro lo Shakhtar Donetsk, al suo secondo confronto consecutivo con un’italiana dopo il pareggio strappato al Dall’Ara.

Tre gol, due legni colpiti e tante altre occasioni fallite dagli orobici, che hanno dominato in lungo e in largo mettendo già al sicuro il risultato nei primi 45 minuti con gli acuti di Djimsiti, poi uscito per infortunio, e Lookman. Nella ripresa è arrivato anche il primo gol in nerazzurro di Bellanova, con un colpo di testa, che non è proprio la sua specialità.

Un inizio molto positivo per l’Atalanta, che ha la possibilità di salire ancora più in alto quando fra 3 settimane ospiterà al Gewiss Stadium il Celtic, appena umiliato dal Borussia Dortmund e che non può certo spaventare una squadra che, almeno in Europa, appare molto solida e concentrata.

Risveglio tardivo per il Milan

Con il senno di poi è ovviamente facile analizzare le partite. Però, se il Milan non avesse aspettato di subire il gol per abbandonare la timidezza e iniziare a farsi vedere in maniera concreta dalle parti di Hradecky, probabilmente staremmo parlando di un risultato diverso. Invece, è ancora disco rosso per Fonseca, che può ripartire dall’ultima mezzora, dove il suo Milan ha sfiorato più volte il pareggio alla BayArena.

Grida vendetta la doppia occasione con la traversa colpita da Theo Hernandez su un tiro deviato e il successivo colpo di testa fuori di un niente di Morata da posizione talmente ottima da essere catalogato come un gol mangiato. Le partite però durano 90 minuti e nell’ora precedente c’è stato tanto Bayer Leverkusen, arginato da Maignan finchè ha potuto, prima di venire trafitto da Boniface.

Ancora al palo, in tutti i sensi, è rimasto il Diavolo. Ma la buona notizia arriva dal calendario, che, a parte la durissima trasferta del Bernabeu in programma alla quarta giornata, prevede 5 incontri alla portata, a partire dal prossimo a San Siro con il Club Brugge. La qualificazione, quindi, è tutt’altro che compromessa nonostante la partenza in salita.  

Il Bologna esce a testa alta da Anfield

Affascinante e allo stesso proibitiva era la prima trasferta in Champions League nella storia del Bologna, impegnata nel mitico Anfield Road contro il Liverpool.

E così è stato, perchè i felsinei hanno potuto al massimo limitare i danni al cospetto di una macchina di cilindrata oggettivamente superiore come quella guidata da Arne Slot, che ha regolato con un gol del tempo (fantastico quello realizzato da Salah nella ripresa dopo il sigillo iniziale di MacAllister) un Bologna a cui va dato atto di essere sceso in campo per giocare la sua partita e alla fine ci è anche riuscito, spaventando anche in qualche occasione i Reds, vedi la traversa colpita da Ndoye e il palo scheggiato nel primo tempo.

Uno spirito che i ragazzi di Italiano dovranno mettere in campo anche fra 3 settimane, quando si recheranno ancora Oltremanica per un altro match molto impegnativo contro l’Aston Villa, che si è appena portata a casa lo scalpo eccellente del Bayern Monaco.