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Dallo scorso 22 maggio non è più un affare che riguarda da vicino l’Inter, ma ha comunque del clamoroso, anche se fino a un certo punto, la notizia del fallimento dichiarato dalla Suning, la società finanziaria di proprietà di Zhang Jindong, che per 8 anni ha controllato il club nerazzurro. Sono stati infatti depositati in tribunale i libri di 3 holdings, tra cui la Suning Holdings Group, con cui veniva direttamente gestita dal figlio Steven l’Inter, per dichiarare il fallimento.

2 SCUDETTI, LA SECONDA STELLA E 7 TROFEI VINTI IN 8 ANNI CON L’INTER

Può essere definito sicuramente un ciclo vincente quello della proprietà cinese, che negli ultimi 3 anni della sua proprietà ha portato il club di Via della Liberazione a fare incetta di trofei, ben 7. Dopo aver sfiorato la conquista dell’Europa League nel 2020, persa in finale con il Siviglia, sempre sotto la guida di Antonio Conte, è arrivato lo scudetto nel 2021, al termine di un campionato letteralmente dominato. Il cambio di allenatore nell’estate successiva, con il passaggio di testimone a Simone Inzaghi, è stato ancora più fruttifero, perchè sono arrivate due coppe Italia, un tris di Supercoppe, e soprattutto un’altro scudetto, quello della seconda stella, che ha rappresentato anche la fine dell’avventura di Zhang, coi nerazzurri. Senza dimenticare la finale di Champions League persa nel 2003 a Istanbul con il Manchester City e un altro tricolore svanito all’ultima giornata nel 2022 e vinto dal Milan al fotofinish.

IL PASSAGGIO A OAKTREE

Nemmeno il tempo di godersi l’ultimo scudetto che Zhang, sommerso dai debiti, dopo essersi congratulato con tutti i giocatori con un videomessaggio, ha dovuto cedere la proprietà al fondo Oaktree, che per ripianare la situazione economica ha dovuto limitare il mercato, consentendo all’Inter di rinforzarsi sì ma senza ingenti spese. La scorsa estate gli unici innesti veramente utili nell’imminenza per la rosa di Inzaghi sono stati Taremi e Zielinski, entrambi arrivati a parametro zero, mentre un esborso è stato fatto più in ottica futura con gli acquisti del portiere Martinez e del difensore Palacios, pagati complessivamente una ventina di milioni, mentre nella sessione invernale un’altra quindicina è stata investita per il 21enne centrocampista croato Petar Sucic, che però sarà agli ordini di Inzaghi solamente dal Mondiale per Club del prossimo giugno. Il vero colpo è stato il rinnovo contrattuale di Lautaro Martinez, seguito da quello di un altro tassello importante come l’esterno olandese Denzel Dumfries.

LA BANCAROTTA

La famiglia Zhang i debiti ovviamente non li aveva solo con l’Inter e, inevitabilmente a questo punto, è arrivata la bancarotta. Adesso gli imprenditori cinesi, una volta depositati i libri, dovranno trovare un accordo per la ristrutturazione del debito e incontreranno i primi creditori per mettere a punto un piano di restituzione. E’ questa la triste conclusione di un marchio che, in ogni caso, ha rappresentato un pezzo importante della storia nerazzurra.