Si decide oggi il platonico titolo di campione d’inverno tra le milanesi, con i rossoneri favoriti rispetto ai nerazzurri.
La Serie A è tornata a disputarsi a Milano. Una verità che difficilmente si può mettere in dubbio visti i risultati di Inter e Milan, là in alto a giocarsi la supremazia cittadina e non solo, come da tanto tempo mancava. Il calendario le ha messe anche di fronte martedì, allorché le due compagini si sfideranno nel derby dei quarti di finale di Coppa Italia, una sorta di cartina tornasole che capita proprio al termine del girone di andata. Proprio per questo motivo le due squadre giocheranno in contemporanea nell’insolito slot delle 18, in modo da non conoscere in anticipo il risultato dell’altra. Come sottolineato in apertura, il Milan è favorito per chiudere in testa, dati i tre punti di vantaggio sui cugini. C’è da ricordare tuttavia come al termine delle prime 19 partite non contino gli scontri diretti, anche perché l’incontro di ritorno dev’essere ancora effettuato, ma la differenza reti. Una specifica del regolamento che fa sperare l’Inter in un colpo di coda finale, dato che la squadra di Conte, con i suoi 45 gol fatti (miglior attacco del campionato) e 23 subiti, ha una differenza reti di +22, mentre il Milan, 39 gol fatti e 19 subiti, è invece a +20. Sicuramente inoltre l’impegno del Biscione è più agevole, dato che la trasferta al Friuli di Udine, nonostante la solidità dei bianconeri, è un impegno meno gravoso della sfida con l’Atalanta in casa in cui saranno impegnati gli uomini di Pioli, in difficoltà nelle ultime stagioni contro gli undici di Gasperini. Vincere il titolo d’inverno non porta ovviamente alcun trofeo in bacheca, ma dà una scossa psicologica non indifferente, dato che nella grande maggioranza dei casi, la percentuale è del 70%, la squadra prima in classifica al termine del giro di boa ha poi fatto suo il campionato, statistica che sale al 90% dal 2005 ad oggi, visto che solo due volte su 17 la squadra inseguitrice è riuscita poi a ribaltare il risultato.
Milan e Inter da questo punto di vista sono alla pari, avendo vinto entrambe 17 volte il titolo d’inverno. Dall’introduzione dei 3 punti a vittoria, ovvero dalla stagione 94/95, Il Milan è stato quattro volte campione d’inverno, vincendo poi in tre casi effettivamente lo Scudetto, nel 1996, 2004 e 2011. Nel 2003 invece fu la Juventus ad affermarsi a fine anno, in un campionato che vide i rossoneri rallentare nel girone di ritorno anche per via della straordinaria cavalcata in Champions League, terminata con la vittoria della coppa nella finale di Manchester proprio contro i bianconeri. Nel 1999 invece lo scenario opposto: la Fiorentina era in testa al giro di boa, il Milan pagava un brutto inizio di campionato. Tuttavia nel girone di ritorno gli uomini di Zaccheroni compirono una grande rimonta, ottenendo 7 vittorie consecutive nelle ultime giornate, andando poi a vincere lo Scudetto in quel di Perugia. Più lineare la statistica dell’Inter, campione d’inverno per quattro volte negli anni in cui ha vinto consecutivamente tutti gli Scudetti, ovvero dal 2007 al 2010. Comunque finirà oggi, erano circa 10 anni che una squadra milanese non era così in alto al termine del girone di andata. Il Milan, al termine di un rocambolesco 4-4 contro l’Udinese il 9 gennaio 2011, che vide anche Ibrahimovic in gol, terminò con 40 punti in classifica, a quattro lunghezze di distanza dal Napoli di Mazzarri, fermo a 36. Nel girone di ritorno la squadra allora allenata da Allegri fece ancora meglio, 42 punti, chiudendo in testa a +6 sui cugini, e festeggiando, con un Ibra, come oggi, protagonista, il loro diciottesimo titolo. L’Inter di punti ne aveva 45 il 10 gennaio 2010, quando al termine di una storica rimonta, 4-3 sul Siena, concludeva il girone d’andata con ben otto lunghezze di vantaggio sul Diavolo. Gli uomini di Mourinho, anche per gli impegni in Coppa Italia e Champions League nell’anno del Triplete, fecero “appena” 37 punti nel girone di ritorno, vincendo il titolo solo all’ultima giornata, proprio contro il Siena, con un +2 su una Roma in rimonta. Comunque finirà oggi, la strada per il tricolore è ancora lunga.