Alle spalle del Napoli dominatore ormai incontrastato del campionato c’è un gruppo di 5 squadre raccolte in 6 punti che hanno come obiettivo il piazzamento tra le prime 4 posizioni e la conseguente qualificazione alla prossima Champions League.
Dato per assodato che anche il più scaramantico dei napoletani possa dare per acquisita, se non la vittoria del titolo quanto meno la qualificazione dei partenopei alla prossima Champions (20 punti di vantaggio sulla 5ª), nelle restanti 14 giornate la lotta per i restanti 3 posti è circoscritta a alle due milanesi, alle due romane e all’Atalanta.
Andiamo ad analizzare il calendario delle contendenti da qui alla fine.
G | INTER | MILAN | ROMA | LAZIO | ATALANTA |
25 | Lecce | FIORENTINA | Juventus | NAPOLI | Udinese |
26 | SPEZIA | Salernitana | Sassuolo | BOLOGNA | NAPOLI |
27 | Juventus | UDINESE | LAZIO | Roma | Empoli |
28 | Fiorentina | NAPOLI | Sampdoria | MONZA | CREMONESE |
29 | SALERNITANA | Empoli | TORINO | Juventus | Bologna |
30 | Monza | BOLOGNA | Udinese | SPEZIA | FIORENTINA |
31 | EMPOLI | Lecce | ATALANTA | Torino | Roma |
32 | Lazio | ROMA | Milan | INTER | TORINO |
33 | VERONA | Cremonese | MONZA | Sassuolo | Spezia |
34 | ROMA | Lazio | Inter | MILAN | Juventus |
35 | Sassuolo | SPEZIA | BOLOGNA | Lecce | SALERNITANA |
36 | NAPOLI | Sampdoria | Salernitana | UDINESE | Verona |
37 | Atalanta | JUVENTUS | FIORENTINA | Cremonese | INTER |
38 | TORINO | Verona | Spezia | EMPOLI | Monza |
Inter: la mancanza di continuità è un problema
Calendario alla mano, il percorso dell’Inter sembrerebbe abbastanza agevole. Esclusa la partita casalinga con la Juve tradizionalmente imprevedibile, fino alla 32ª giornata i nerazzurri avrebbero un filotto di partite abbastanza agevoli che dovrebbero dare la possibilità di avere un buon vantaggio da amministrare quando arriveranno gli scontri diretti.
Lazio in casa e Roma in trasferta tra fine aprile e inizio maggio (ma contemporaneamente il Milan affronta anch’essa le romane, quindi qualcuno perderà sicuramente punti) possono essere le partite decisive, con gli scontri contro Napoli e Atalanta che arrivano quando forse i giochi saranno già decisi.
Tutto questo però in linea teorica: si è visto come la squadra di Simone Inzaghi abbia grandissimi problemi di continuità ed alterni buone prestazioni contro avversari di livello in campionato e in coppa a debacle inspiegabili contro squadre di caratura decisamente inferiore. Il dispendio di energie mentali nel doppio confronto può essere una chiave di lettura, e proseguire il percorso in Champions League potrebbe quindi comportare sorprese inattese in campionato.
Milan: importante fare risultato lontano da San Siro
Il Milan a differenza dell’Inter ha avuto un solo, lungo, periodo nero in cui ha perso gran parte del vantaggio accumulato, che però sembra essersi definitivamente concluso.
Paradossalmente a differenza dei cugini il ritorno delle competizioni europee, oltre alle modifiche tattiche e di formazione operate da Stefano Pioli, sembrano aver rinfrancato lo spirito dei rossoneri.
Il calendario del Milan però ha qualche insidia maggiore rispetto a quello dell’Inter: il Napoli in trasferta in un momento in cui presumibilmente i partenopei sono ancora pienamente in fiducia e con la mente libera, la Roma all’Olimpico una settimana prima di ricevere la Lazio a San Siro, e la Juventus a Torino alla penultima giornata sono impegni che potrebbero rosicchiare punti in momenti chiave della corsa, soprattutto lontano da Milano dove i rossoneri hanno trovato più difficoltà in questa stagione.
Roma: tra aprile e maggio il momento clou per Mou
I giallorossi di José Mourinho sono una squadra che ancora non ha mai convinto pienamente in stagione, ma che è riuscita a restare agganciata ai piani alti della classifica, dando l’impressione che ci siano ancora dei margini di crescita per fare meglio.
La Roma è attesa subito da un tour de force notevole: Juventus in casa, il doppio confronto con la Real Sociedad in Europa League inframezzato dalla partita contro il Sassuolo e quindi il derby contro la Lazio.
Dopo la pausa per le nazionali i giallorossi hanno una serie di appuntamenti meno impegnativi prima di arrivare ad un secondo filotto complicato: Atalanta a Bergamo e Milan e Inter entrambe all’Olimpico con in mezzo la trasferta a Monza.
I problemi a quel punto potrebbero essere di carattere ambientale: se la zona Champions dovrebbe essere già in dubbio a fine aprile presumibilmente si moltiplicherebbero voci ed indiscrezioni sul futuro di Mourinho e di altri giocatori della rosa in caso di mancata qualificazione, e sappiamo quanto a Roma le voci influenzino l’ambiente.
Lazio: subito l’ora della verità
La squadra di Maurizio Sarri deve affrontare il Napoli schiacciasassi al Maradona e quindi una trasferta a Bologna incastrata tra il doppio confronto di Conference League contro l’AZ Alkmaar.
Quindi il derby che, come sempre a Roma, può essere il punto di svolta della stagione in positivo o in negativo. Juventus all’Olimpico e Inter e Milan a San Siro si susseguono poi abbastanza rapidamente, e molto dipenderà anche dall’umore della squadra post-derby e dall’eventuale prosecuzione del cammino europeo.
Atalanta: si cerca la rimonta sulle romane
I bergamaschi hanno il vantaggio di non avere nessun impegno europeo, ma sono anche la squadra che ha denotato la maggior discontinuità fino a questo momento. La rosa a disposizione di Gian Piero Gasperini è stata rinnovata e ringiovanita e i veterani rimasti a disposizione hanno avuto numerosi infortuni e contrattempi nell’arco della stagione.
Ciò detto si tratta di una squadra che vive di momenti e il calendario sembra essere propedeutico ad un’eventuale rimonta: dopo il Napoli al Maradona c’è una serie di partite alla portata degli orobici che potrebbero rimettere la Dea in corsa prima di una sfida chiave al Gewiss contro la Roma.
A quel punto gli ostacoli più grossi sarebbero la Juventus e l’Inter, un cammino decisamente meno tortuoso di quello che aspetta le due romane, soprattutto dal punto di vista del morale: un’avversario come l’Atalanta che preme alle spalle potrebbe dare molto fastidio dal punto di vista psicologico sia alla Roma che alla Lazio.