Il calcio dimostra che l’età è solo un numero. Alcuni giocatori, nonostante il passare degli anni, continuano a calcare i campi da gioco con una grinta e una determinazione che sembrano sfidare il tempo. Non importa se la carta d’identità segna oltre i 40 anni o addirittura mezzo secolo: per loro, la passione per il calcio rimane più forte che mai. Calciatori veterani, che magari hanno vissuto stagioni in club prestigiosi o leggende in campionati minori, continuano a firmare contratti e a mettere a disposizione delle squadre la loro esperienza e il loro spirito indomabile. Anche se i riflessi possono non essere più quelli di un tempo, la loro voglia di competere e il loro amore per il gioco li rendono esempi di longevità e dedizione.
In questa speciale “Top 10” troviamo diversi calciatori italiani, e molti dei giocatori in questione sono portieri, ruolo che prevede meno movimento e quindi più semplice da conservare anche con il passare degli anni.
Quanta Italia tra i più vecchi!
Agli ultimi tre posti della classifica dei calciatori più anziani di sempre troviamo tre portieri italiani: Andrea Pierobon, Gianluigi Buffon e Marco Ballotta. Pierobon ha giocato principalmente tra Serie B e Serie C con il Cittadella, senza mai debuttare in Serie A, e si è ritirato a 45 anni, 11 mesi e 13 giorni. Diversa è la storia di Gianluigi Buffon, considerato uno dei migliori portieri di tutti i tempi, che ha concluso la sua straordinaria carriera all’età di 45 anni, 3 mesi e 21 giorni. Chiude la classifica Marco Ballotta, che ha disputato la sua ultima partita a 44 anni, 2 mesi e 29 giorni. Nel dicembre 2007, in un Real Madrid-Lazio, Ballotta è diventato anche il giocatore più anziano a scendere in campo in Champions League, all’età di 43 anni, 8 mesi e 8 giorni. Questi tre portieri dimostrano come, anche nel calcio, l’età possa essere solo un numero quando la passione e la dedizione prevalgono.
Al sesto posto c’è un pezzo di storia del calcio
Peter Shilton è noto per essere stato il portiere che subì il celebre gol della “mano de Dios” durante la partita dei Mondiali del 1986 tra Argentina e Inghilterra. In quell’occasione, Diego Maradona, che realizzò anche il famoso “gol del secolo”, superò Shilton in uscita colpendo il pallone con la mano e segnando a porta vuota, senza che l’arbitro se ne accorgesse. In seguito, Paul Gascoigne provocò Shilton affermando che, se non fosse stato per quel gol, nessuno si ricorderebbe di lui.
Come biasimarlo ma Paul non aveva del tutto ragione dato che Shilton ha avuto una carriera di grande successo, vincendo molto con il Nottingham Forest di Brian Clough, inclusi due titoli di Coppa dei Campioni e, soprattutto, rientra in questa speciale classifica posizionandosi al sesto posto nella classifica dei giocatori più anziani, essendosi ritirato a 47 anni, 8 mesi e 14 giorni.
Al settimo posto, invece, c’è John Burridge, portiere scozzese che ha giocato dal 1968 al 1997, attraversando quattro decenni e ritirandosi a 46 anni, 5 mesi e 29 giorni, dopo aver militato in ben 29 squadre diverse in 29 stagioni.
Prima del podio
Al quarto posto troviamo Stanley Matthews, che si ritirò all’età di 50 anni e 5 mesi, seguito da Essam El Hadary, che si fermò a 47 anni, 10 mesi e 3 giorni. Matthews, famoso per aver giocato come ala destra nel Blackpool e nello Stoke City, è stato il primo calciatore a vincere il Pallone d’Oro, nel 1956. È scomparso nel 2000. El Hadary, invece, detiene il primato di essere il giocatore più anziano a disputare una partita dei Mondiali, record stabilito nel 2014 con la Nazionale egiziana. Considerato un’icona nel suo Paese, ha vinto quattro volte la Coppa d’Africa con l’Egitto e ha conquistato numerosi trofei con l’El-Ahly del Cairo, oltre a una Coppa di Svizzera con il Sion nel 2009.
I più anziani
Al terzo posto della nostra classifica troviamo un portiere che si è ritirato ormai da tempo: Kevin Poole. L’ex estremo difensore inglese ha giocato la sua ultima partita a 51 anni, 3 mesi e 6 giorni, trascorrendo gran parte della sua carriera con il Leicester. Attualmente, ricopre il ruolo di preparatore dei portieri in una squadra della quinta divisione inglese.
Al secondo posto della nostra classifica troviamo Kazuyoshi Miura. Celebre più per la sua incredibile longevità che per le sue prestazioni in campo, Miura continua a giocare a 57 anni. La sua carriera ha avuto una parentesi europea, inclusa un’esperienza in Italia con il Genoa nel 1994, dove è diventato il primo calciatore giapponese a militare nel nostro campionato. Attualmente, Miura gioca in Portogallo con l’Oliveirense, dimostrando di non avere intenzione di fermarsi.
Al primo posto, però, si è inserito a sorpresa Romario, leggendario attaccante brasiliano, che ha annunciato il suo ritorno sui campi la scorsa primavera all’età di 58 anni e due mesi. Romario ha coronato il sogno di giocare per l’America Rio de Janeiro, squadra di cui è presidente, e di condividere lo spogliatoio con suo figlio Romarinho, tesserato a marzo. Dopo una carriera che lo ha visto protagonista tra Brasile ed Europa, vestendo le maglie di PSV, Barcellona e Valencia, Romario si è poi dedicato alla politica, venendo eletto senatore nel 2015 e nel 2022. Ora, il suo ritorno sul campo lo rende il calciatore più anziano della storia, almeno per il momento.
La longevità di calciatori come Kazuyoshi Miura e Romario dimostra che la passione per il calcio non ha limiti di età. Anche dopo decenni di carriera, questi giocatori continuano a ispirare, dimostrando che, con dedizione e amore per lo sport, è possibile sfidare il tempo. Le loro storie ci ricordano che nel calcio, così come nella vita, la determinazione può portare a risultati straordinari, indipendentemente dall’età.