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Riccardo Calafiori tra qualche ora sarà un giocatore dell’Arsenal a tutti gli effetti.

Il Bologna e i londinesi hanno trovato l’accordo, dopo un lunghissimo corteggiamento di Arteta, con il presidente dei rossoblu Saputo che ha cercato di strappare la cifra più alta possibile per il suo gioiello. E alla fine, per 45 milioni di euro più bonus l’azzurro passa al club inglese.

In questo articolo, più che l’aspetto monetario dell’affare, cercheremo di analizzare alcune statistiche di comparazione tra Calafiori e i principali difensori della Premier League: da questi dati prodotti dal sito inglese, squawka.com, si evince che almeno sulla carta il difensore italiano può tranquillamente giocarsela con i colleghi delle altre squadre e con alcuni compagni di squadra.

Un’analisi molto interessante e che ci fa capire come Calafiori sia un giocatore destinato a lasciare il segno nel calcio del futuro prossimo, oltre ad essere uno dei capisaldi da cui ripartire nel buio della nazionale italiana.

Vediamo nel dettaglio.

La Premessa sulle statistiche

I numeri sono quanto di più oggettivo possa esserci sulla faccia della terra: non mentono mai. E come ci hanno insegnato a scuola fin dai primi giorni, la matematica non è mai un’opinione. Nel caso di statistiche comparate però, bisogna sempre tenere conto di alcune variabili che possono quanto meno “alterare” la veridicità dei numeri.

Nel nostro caso, o meglio nella comparazione effettuata dalla bibbia inglese dei numeri e dei dati legati al gioco del calcio squawka.com, bisogna ricordarsi che in questo momento il livello del calcio italiano è inferiore a quello del calcio inglese. Rispetto a 20 anni fa il trend è variato e dunque alcuni dati in cui Riccardo Calafiori ha primeggiato nell’ultima stagione di Serie A, rischiano di non avere lo stesso peso sé rapportati al campionato inglese che ha un tasso di difficoltà maggiore rispetto a quello del Bel Paese.

Non che siano dati inutili quelli dell’azzurro nel massimo campionato italiano: anzi, avvalorano la grande stagione con la maglia del Bologna, ma in alcuni frangenti rischiano di mandare fuori strada coloro che leggono, senza tenere conto appunto del livello maggiore della Premier League, rispetto alla Serie A.

Calafiori vs Ruben Dias

Il sito in questione ha messo in comparazione le statistiche di Riccardo Calafiori, con otto principali difensori centrali del campionato inglese. Insomma, i suoi “cloni” a livello di ruolo e dei quali per brevità noi scegliamo solo i tre più importanti. Non possiamo che iniziare dal Manchester City campione in carica e dal suo centrale di maggior valore, come Ruben Dias.

Tra l’azzurro e il lusitano ci passa un solo centimetro in altezza: 187 a 188 per il giocatore di Guardiola. Nell’ultima stagione, il portoghese ha giocato in Premier League (campionato da 38 giornate come quello italiano), 2.557 minuti, rispetto ai 2.338 di Riccardo: significa che ci sono un paio di presenze in più di Dias.

Per quanto concerne le statistiche più importanti, Calafiori primeggia sul rivale nei duelli aerei vinti: 71.43% a fronte di un 52% del lusitano. Un aspetto non da poco per un campionato che del gioco fisico e dunque anche aereo ha sempre fatto uno dei suoi punti di forza. Nei singoli match poi, il giocatore italiano vince su due fronti.

Il primo concerne il numero di palloni recuperati ogni partita che si aggira sul 7.5 di media, mentre Ruben Dias è fermo a 3.9: le palle intercettate sono 2 a match per l’azzurro, contro 1.1 di media del rivale. Il difensore del City a sua volta batte Calafiori in due altri aspetti.

Precisione nei passaggi (che nel gioco di Guardiola sono di vitale importanza anche in difesa) che supera il 94%, con Riccardo che si attesta sull’88%, mentre nella sezione “passaggi in avanti” il portoghese ha una media di 25.4 a tocchi in verticale a partita, contro il 21 di media dell’ex Bologna.

Calafiori vs Virgil Van Dijk

Il secondo difensore centrale con cui compariamo l’azzurro è Virgil Van Dijk. Crediamo che il centrale del Liverpool non abbia bisogno di molte presentazioni, anche alla luce delle incredibili prestazioni mostrate nelle settimane scorse ad Euro 2024, con l’Olanda.

Ebbene, nell’ultima stagione l’ex felsineo ha giocato complessivamente 30 match di campionato rispetto ai 36 del giocatore orange: quest’ultimo sembra aver messo da parte i problemi fisici che lo avevano tormentano nell’annata precedente. Sette i centimetri che li separano.

E qui va detto che Riccardo Calafiori primeggia solo in tre statistiche. Quella più interessante è la media degli uno vs uno che ha visto l’azzurro vincerne 3.4 a match. Un dato che si trasforma a favore dell’olandese però, quando si parla di percentuale nei duelli vinti: 63.9 vs 58.3. Come si evince, Media e Percentuale ci raccontano due storie differenti.

L’italiano si conferma primatista per palloni intercettati e palloni recuperati. La media del primo aspetto ricordiamo veleggia a 2 per match, con Van Dijk fermo a 1.2, mentre nel secondo aspetto l’azzurro vince con una media del 7.5 vs 4.9 a partita dell’olandese. Soprattutto negli anticipi Calafiori batte il rivale.

Le statistiche sorridono a Van Dijk in molti altri settori. Dalla percentuale dei duelli aerei vinti, 81.4 a 71.3 e una differenza di ben 10 punti, alla percentuale di passaggi precisi che supera il 91% contro l’88% di Riccardo, senza dimenticare la media di passaggi in avanti: 28.9 a 21 per il player dei Paesi Bassi.

Calafiori vs Gabriel

L’ultimo testa a testa comparativo oppone l’ormai ex difensore del Bologna al suo futuro compagno di squadra Gabriel: il brasiliano è assieme a Saliba uno dei due perni centrali della difesa dell’Arsenal e Calafiori probabilmente si contenderà una maglia da titolare con il sudamericano. E attenzione, su 9 fattori di comparazione, l’azzurro vince in sei occasioni, a fronte di un solo dato positivo del compagno/rivale e due aspetti terminati in parità.

Dai passaggi in avanti, media di 21 a 20, ai duelli vinti che recitano una media di 3.4 vs 2.4, fino ad arrivare al duelli nel gioco aereo con una percentuale di 71.43% di Calafiori rispetto al 55.24% del brasiliano. Insomma una pioggia di numeri che vanno a premiare l’azzurro, mentre l’attuale difensore dei Gunners primeggia solo nei duelli uno contro uno.

Qui la percentuale ribalta la media e dunque il verdeoro si attesta a 66.13, rispetto a 58.39 dell’ex Bologna. Il pareggio, arriva nella media dei duelli aerei: per entrambi 2.4. Insomma, Gabriel rischia di farsi soffiare il posto da Calafiori, con Saliba terzo incomodo nella lotta per le due maglie da difensori centrali.

Conclusioni

Come abbiamo detto in precedenza, i dati delle statistiche della Serie A hanno un determinato valore rispetto a quelli della Premier League. Da quello che si evince da questi dati, il pezzo forte di Calafiori concerne il gioco aereo e i duelli nell’uno contro uno: due aspetti fondamentali nel gioco del difensore.

In questo aggiungiamoci il numero di palloni recuperati, segno che diventa un Everest da scalare l’ex Bologna quando gli attaccanti decidono di dribblare. Senza dimenticare la media sempre ottima di palloni intercettati che dimostra una spiccata intelligenza tattica e un sapere in anticipo dove andrà a cadere il pallone.

Gli aspetti da migliorare, o quanto meno i dati che hanno valori inferiori agli altri, concernano soprattutto l’impostazione dal basso. Non che Motta al Bologna non includesse i difensori nel possesso palla, o nelle verticalizzazioni, ma ero chiesto un lavoro diverso al pacchetto arretrato, rispetto a quello che Arteta chiederà a Calafiori all’Arsenal.

Il tecnico dei Gunners è un allievo di Guardiola e cresciuto con l’attuale allenatore del City. E come da tradizione vuole la scuola di Guardiola, i difensori non devono limitarsi al gioco difensivo, ma devono anche impostare e inserirsi in fase offensiva. Di conseguenza per il gioco di Arteta, Calafiori sarà un protagonista nella costruzione del gioco.

C’è da migliorare la percentuale di passaggi precisi, così come la media dei passaggi in avanti: e qui si torna al discorso precedente delle verticalizzazioni che nell’Arsenal iniziano già dalla difesa, oltre alla costruzione dal basso. Sé Calafiori riuscirà a confermare lo standard dei dati positivi nei suoi punti forti e migliorare quei numeri in cui deve colmare il gap, siamo davanti ad un grandissimo colpo di mercato dell’Arsenal, per un giocatore che può lasciare il segno in Premier League.