Partita senza troppi colpi di scena all’Allianz Arena, i bavaresi eliminano l’ultima italiana rimasta in gara. Passa anche il Chelsea.
Come previsto, dopo Juve e Atalanta, anche la Lazio termina la sua avventura in Champions League. Tre italiane su tre eliminate agli ottavi di finale, senza contare l’Inter finita addirittura quarta nella fase a gironi, è un colpo durissimo per le quotazioni delle nostre squadre nel ranking Uefa. Oggi era obiettivamente complicatissima l’impresa alla quale era chiamata la Lazio, che tuttavia si è battuta con ardore nella tana del Bayern. I biancocelesti, con Muriqi e Correa in attacco, hanno provato a imbastire qualcosa, ma i rossi sono stati in controllo praticamente per tutta la gara. Sane, con un tiro a giro fuori di poco, ha dato il primo brivido alla retroguardia biancoceleste, battuta nel primo tempo solo su calcio di rigore. Il penalty siglato da Lewandowski nasce da una trattenuta veniale di Muriqi in area, su cui Kovacs è inflessibile. Nel secondo tempo ancora il polacco, pericoloso, un palo per lui, prima del raddoppio di Choupo-Moting, un bel tocco sotto due minuti dopo il suo ingresso in campo. Parolo di testa nel finale regala almeno il gol della bandiera a una Lazio che è uscita a testa alta.
L’ultima squadra classificata ai quarti di finale è il Chelsea di Tuchel. Dopo lo 0-1 dell’andata, i Blues si ripetono battendo 2-0 l’Atletico Madrid a Stamford Bridge, causando l’inaspettata eliminazione dei colchoneros primi nella Liga spagnola. È stata una partita vivace e combattuta, in cui gli ospiti sono stati pericolosi soprattutto con il gioiellino Joao Felix. Letale il contropiede orchestrato da Werner che ha portato Ziyech al gol per il vantaggio Chelsea, una squadra cresciuta ancor di più nella ripresa. Simeone sostituisce un poco ispirato Suarez, l’Atletico si sbilancia ma il portiere senegalese Mendy è bravissimo a respingere gli assalti. L’espulsione diretta di Savic per una gomitata al petto di un avversario è il canto del cigno per gli ospiti, puniti nel recupero anche da Emerson Palmieri. Bavaresi e londinesi si aggiungono così a Real Madrid, Manchester City, Liverpool, Paris Saint-Germain, Porto e Borussia Dortmund: sarà una di queste squadre a sollevare la Uefa Champions League 2020/2021.