Nel preparare la sfida di andata, Gian Piero Gasperini era stato costretto a compiere un lavoro doppio: in campo e fuori dal campo, dove la critica – dopo tanti anni – aveva iniziato a puntargli contro il dito dell’aspettativa.
In effetti l’Atalanta rimane la nostra unica grande speranza a livello europeo (dove sono ancora in corsa Juventus e la Roma, in Champions e Conference League).
Nell’Atalanta, in qualche modo, la critica pallonara tricolore vede come la realizzazione di un’utopia. Un messaggio di speranza e di forza che il Belpaese lancia al mondo intero. Dopo la partita di andata, a maggior ragione. Il 3-2 del Gewiss Stadium ha dato modo a Gasperini di concentrare i propri sforzi quotidiani unicamente sul campo, dopo aver messo a tacere le chiacchiere della critica. Certo, lo 0-0 interno col Genoa – se non preoccupa – non è un bel segnale.
L’Atalanta, insomma, ha ancora a che fare con alcune nubi passeggere – e apparentemente intramontabili quest’anno. Il Leverkusen, però, più che con le nubi sarà costretta a ripararsi da un’autentica tempesta.
Il gol di Schindler al 67’ per l’1-0 del Colonia proprio sul campo delle aspirine si è infatti andato ad aggiungere al terribile infortunio di Florian Wirtz, talento purissimo del Leverkusen come del calcio tedesco e mondiale che ha riportato proprio nel match di cui sopra la rottura del legamento crociato. Stagione finita, speriamo solo questa.
Gerardo Seoane, in linea col suo razionalismo indistruttibile, prenderà senz’altro delle contromisure. Quelle che all’andata, tanto per dirne una, non sono state adottate con la necessaria precauzione.
Quello tra Atalanta e Leverkusen è un 3-2 che non rispecchia affatto l’andamento della partita. Nonostante i primi ottimi 15’ della formazione tedesca – suggellati dal gol di Aranguiz all’11’ – l’Atalanta ha dominato in lungo e in largo la sfida, andando sul 3-1 (doppio Muriel e gol di Malinovksyi) e rischiando più volte il quarto gol.
Che però, un po’ per meriti dell’avversario un po’ per demeriti della Dea, non è mai arrivato. È anzi arrivato il gol di Diaby (quarto gol nelle ultime tre gare da titolare in Europa League) che ha clamorosamente riaperto la sfida in vista del ritorno.
I precedenti del Leverkusen con le italiane
Vs | partite | Vitt | Par | Sconf |
---|---|---|---|---|
Udinese | 4 | 2 | 1 | 1 |
Roma | 4 | 1 | 2 | 1 |
Lazio | 4 | 1 | 2 | 1 |
Juventus | 4 | 1 | 0 | 3 |
Inter | 3 | 0 | 0 | 3 |
Parma | 2 | 0 | 0 | 2 |
Atalanta | 1 | 0 | 0 | 1 |
TOTALE | 22 | 5 | 5 | 12 |
La sconfitta del Leverkusen all’andata era abbastanza prevedibile. Quando le aspirine sono scese in Italia, una sola volta hanno vinto. Per il resto tre pareggi e ben sette sconfitte.
È la 23a volta che il Leverkusen affronta un club italiano. Il bilancio dice 5 vittorie su 22. 5 pareggi, 12 sconfitte.
Con il sesto posto ottenuto lo scorso anno in Bundesliga, il Bayer Leverkusen si è qualificato per la quarta volta consecutiva in Europa League. Nel 2019/20 è arrivato fino ai quarti di finale, mentre lo scorso anno è uscito ai sedicesimi contro lo Young Boys, club svizzero allenato proprio da quel Seoane che oggi allena il club tedesco. E che dopo aver perso Schick – miglior marcatore della squadra – per la partita di andata, dovrà sopperire all’assenza di Florian Wirtz per la partita di ritorno (nonché fino alla prossima stagione).
Per il Leverkusen è la settima presenza alla fase a eliminazione diretta dell’Europa League nella sua storia – record tedesco. Ha finora segnato 14 gol, compresi due 4-0 contro Betis e Celtic (fuori casa). L’Atalanta, che già all’andata ha tremato e non poco soprattutto all’inizio, è avvertita.
Certo, per le aspirine senza Wirtz si fa durissima. Ma il fattore casa può giocare un ruolo determinante. In casa, in Europa League, il Leverkusen ha vinto 17 volte, pareggiato 5 e perso appena 3 partite. Quest’anno in Europa League ha sempre vinto.
I precedenti dell’Atalanta con le tedesche
Vs | partite | Vitt | Par | Sconf |
---|---|---|---|---|
Colonia | 2 | 1 | 1 | 0 |
Bor.Dortmund | 2 | 0 | 1 | 1 |
Bochum | 2 | 0 | 0 | 2 |
Leverkusen | 1 | 1 | 0 | 0 |
TOTALE | 7 | 2 | 2 | 3 |
I precedenti della Dea con le tedesche parlano chiaro: 7 partite, 2 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte il bilancio totale. 10 gol fatti, 12 subiti.
Per l’Atalanta, si tratta della seconda sfida a eliminazione diretta in EL contro una tedesca. La prima volta contro il Dortmund (2017/18) la Dea fu eliminata. L’altro precedente risale al terzo turno della vecchia COPPA UEFA 1990/91 quando l’Atalanta batté il Colonia 2-1 tra andata e ritorno. In Germania, l’Atalanta non ha mai vinto.
È la prima volta che l’Atalanta partecipa agli ottavi di finale dell’Europa League. Ci è giunta come noto dopo essere uscita dal girone di Champions (terza classificata) e aver battuto 2-1 (in casa) e 3-0 (in Grecia) l’Olympiakos Pireo ai sedicesimi. Il bilancio dell’Atalanta dopo aver vinto in casa nelle competizioni UEFA dice 3 vittorie e 1 sconfitta.
Le statistiche europee di Leverkusen e Atalanta
LEVERKUSEN | stats in coppa | ATALANTA |
---|---|---|
4 | vittorie | 4 |
1 | pareggi | 3 |
2 | sconfitte | 2 |
16 | gol fatti | 20 |
8 | gol subiti | 16 |
I numeri di Atalanta e Leverkusen in Europa delineano un quadro confortante per gli appassionati. Vittorie 4 a 4. Pareggi 3 a 1 Dea. Sconfitte 2 a testa. 20 gol fatti per l’Atalanta, 16 per il Leverkusen. 16 subiti per la Dea (un po’ troppi), 8 per il Bayer.
Attendiamoci un’Atalanta attenta in fase difensiva – come spesso ha chiesto Gasperini soprattutto nelle grandi sfide – e inizialmente più attenta a non prenderle che a darle. Il Leverkusen, forte dello sfavore del pronostico come del clima casalingo (non un fattore irrilevante dato il clima della Bayarena), attaccherà a spron battuto fin dalle prime battute di gioco.
Quelle nelle quali potrà infilarsi Luis Muriel, probabile titolare lì davanti. Il colombiano è stato il partner offensivo di Schick il grande assente alla Sampdoria. I due sono stati i migliori marcatori del club di Genova nel 2016/17 con 11 gol a testa.
Ora, però, è tutta un’altra storia. Il Bayer Leverkusen si schiererà in campo con Hradecky tra i pali. Fosu-Mensah, Tapsoba, Hincapiè e Bakker. Occhio alla spinta dei due terzini che come all’andata potrà risultare un fattore decisivo (nel bene e nel male).
A centrocampo Aranguiz, autore del gol dell’1-0 momentaneo, Palacios, con Paulinho e Diaby sugli esterni e Alario unica punta. Alle loro spalle Adli.
L’Atalanta con Musso in porta, Palomino Demiral Djimsiti (già re di coppa) dietro. Zappacosta e Maehle agiranno sugli esterni, con De Roon e Freuler (insostituibili) a centrocampo. Davanti Pessina (Koopmeiners?), Boga e Muriel.
Il Bayer ha giocato più partite (50) e vinto più gare (28) di qualsiasi altro club tedesco in EL dalla fase a gironi alla finale. Ha segnato 98 gol e punta a diventare il 14esimo club a raggiungere la tripla cifra nel torneo.
Ad oggi, le aspirine sono uno dei cinque club degli ottavi di EL ad aver vinto in competizione il trofeo. Si chiamava Coppa Uefa, era il 1988.