Il 252° “Clasico” tra Barcellona e Real Madrid, non si giocherà al Camp Nou e nemmeno al Bernabeu.
Per la prima volta nella storia del campionato spagnolo, una partita di Liga si giocherà all’estero e precisamente in Messico, tra il 17 e il 19 marzo.
Manca solo il giorno esatto della sfida che potrebbe decidere in qualche modo la volata al titolo, ma per il resto tutto è ufficiale: Blaugrana e Blancos accenderanno lo spettacolo a Città del Messico.
L’Azteca, lo stadio che ha fatto da cornice alla partita del secolo scorso, Italia – Germania 4-3, si appresta ad ospitare questo speciale “Clasico”.
Vediamo nel dettaglio.
Perché Barca-Real si gioca in Messico?
Barcellona – Real Madrid non è solo un big match relativo al calcio iberico, ma rappresenta da tantissimi decenni lo scontro a livello planetario, fra questi due club così diversi, ma accomunati dalle infinite vittorie ottenute sul campo.
Negli anni, soprattutto con l’avvento delle Pay TV, il “Clasico” ha sorvolato confini e barriere naturali per raggiungere i quattro angoli del Mondo. Sé la Premier League è il mercato più richiesto nel mondo delle televisione, la sfida Barcellona – Real Madrid fa a sua volta il pieno di ascolti. Lo Share alla fine è quello che conta.
Da Share a soldi, il passaggio è molto più breve di quello che si possa pensare, specie quando si parla di calcio. Di conseguenza, quello che per anni è stato un sogno chiuso in un cassetto, è diventato il progetto realizzato della Liga. Una montagna di soldi che direttamente e indirettamente raggiungeranno tutti.
Dalla federazione spagnola, ai due Club e molto altro ancora. E pensare che da due anni la Liga stessa combatte la creazione della Superlega, per poi copiare uno dei punti cardine della Superlega stessa: i big match fra squadre europee, giocati al di fuori dei confini del Vecchio Continente.
I soldi però fanno gola e soprattutto possono far cambiare traiettoria ai pensieri di chi comanda. In fondo come dice il “Terribile” nella bellissima serie TV “Romanzo Criminale” , “Quello che gli uomini unisce, i soldi poi dividono“. Qui da dividere c’è soprattutto un malloppo non ancora reso noto, ma che si annuncia molto allettante.
Con buona pace dei propositi anti Superlega e con buona pace dei tifosi, soprattutto quelli catalani che verranno privati dal vivo dello spettacolo del “Clasico”.
Ma anche in questo caso in molti capiranno: il Barcellona ha una situazione finanziaria che dire al collasso è dire poco. Di conseguenza, denaro fresco che entra nelle casse Blaugrana ha le sembianze dell’acqua nel deserto per il Viandante.
Come detto, le cifre non sono state ancora dichiarate, ma c’è da attendersi un “prizepool” di quelli scoppiettanti e che potrebbe generare effetto dominino negli altri campionati, per esportare i propri Big Match fuori dai confini nazionali ed europei.
Il Clasico all’Azteca
Barcellona – Real Madrid si giocherà quindi in Messico. Dopo mesi di conferme mancate e di smentite mai arrivate, la Liga ha annunciato che il Clasico si giocherà a Città del Messico in un giorno compreso tra il 17 e il 19 marzo.
La cornice della sfida fra titani sarà lo “Stadio Azteca“. Un catino che esonda di storie calcistiche, un monumento al calcio e ai grandi campioni. Nella mente di tutti, sono due i momenti diventati epici in questo stadio.
Italia – Germania, semifinale del Mondiale 1970, con la vittoria azzurra per 4-3, in quella che è stata votata la partita del secolo scorso. Un concentrato di emozioni e spettacolo che sta all’apice dell’infinito scontro fra le due nazionali.
L’altro momento che è diventato leggenda è il giorno in cui Maradona trascina l’Argentina alla vittoria contro l’Inghilterra. Il giorno delle Malvinas, il giorno del riscatto dell’orgoglio argentino, il giorno della “Mano de Dios” e il giorno di un gol memorabile, con “El Mas Grande” che danza il più bel tango mai visto su un campo di calcio, dribla mezza nazionale inglese e poi insacca.
Un gol che a distanza di 37 anni fa ancora parlare per la sua bellezza e per la sua follia: non è umano segnare un gol così, ma lo è ancora meno pensarlo. E solo i geni del calcio, possono farlo.
Tornando a Barcellona – Real Madrid sono tanti i possibili giocatori che potrebbero lasciare il segno: da Lewandowski e Pedri nelle file della squadra di Xavi, arrivando a Benzema e Vinicius Junior per Carlo Ancelotti.
Ci attende uno spettacolo unico.
Barcellona – Real Madrid: chi avrebbe giocato in casa?
Il 252^ capitolo del Clasico si sarebbe dovuto tenere al Camp Nou, dopo che l’andata è stata giocata al Bernabeu: 3-1 per i Blancos, a cui i catalani hanno risposto nella finale della Supercoppa di Spagna, con un altro 3-1. Insomma in Messico ci sarà la “Bella”.
Sulla carta chi vede assottigliarsi un certo vantaggio è lo stesso Barcellona. Al Camp Nou avrebbe avuto il supporto completo di 90 mila tifosi che non potranno mai esserci per la sua interezza a Città del Messico.
Questo rimescola le carte e posiziona alla pari le due squadre. Le stesse formazioni che al momento si stanno giocando il titolo in Liga. Catalani al comando con 53 punti e Merengues staccate di 8 lunghezze, a quota 45.
C’è un solco importante fra le due truppe, con il Barcellona che cerca la fuga e il Real chiamato a difendere il titolo vinto lo scorso maggio.
Di conseguenza il Clasico può davvero riaprire o chiudere l’argomento a seconda del risultato che maturerà in terra messicana, tra il 17 e il 19 marzo prossimi.
Nelle 251 sfide precedenti, il bilancio sorride alla “Casa Blanca” con 102 vittorie a fronte di 98 successi dei catalani, con 51 pareggi a completare il quadro.
“Messico e Nuvole, la faccia triste dell’America” ma che si appresta ad ospitare un evento storico, con il Clasico numero 252, tra Barcellona – Real Madrid.