Che Barcellona possiamo aspettarci da Xavi nella stagione 2023-2024? Nella scorsa stagione i blaugrana hanno conquistato La Liga nella maniera meno aderente alla tradizione culé, ovvero grazie ad una difesa di ferro capace di incassare solo 20 reti in tutta la stagione.
Xavi punta a ripartire quindi dalla solidità davanti alla porta di Ter Stegen per crescere in fase di sviluppo del gioco offensivo, solitamente il marchio di fabbrica del Barça, e puntare quindi a risultati migliori anche in Europa, dove invece i blaugrana hanno decisamente deluso l’anno scorso.
Per ovviare ai famosi problemi finanziari, tanti ingaggi a parametri zero e tante “sostituzioni” all’interno della rosa, per non sforare il limite del monte ingaggi imposto da La Liga. Ecco quindi che il sogno del ritorno di Messi non è stato possibile, con la Pulga che si è accasato a Miami pur dichiarando che avrebbe volentieri vestito nuovamente la camiseta blaugrana.
La Liga 2023-2024: la formazione tipo del Barcellona
4-3-3: Ter Stegen; Kounde, Araujo, Christensen (MARTINEZ), Balde; Pedri, GUNDOGAN, Gavi; Dembélé, Lewandowski, Fati . All. Xavi
L’allenatore
Nel bel mezzo di uno dei periodi più difficili della propria storia (e che deve ancora chiudersi, in realtà), il Barcellona ha optato per una sorta di back to basics per ripartire: la panchina è stata affidata a Xavi, per anni perno del centrocampo del Barcellona che ha vinto tutto, prima con Kluivert e poi con Guardiola, cresciuto e diventato uno dei mediani più forti della storia del calcio con la maglia blaugrana addosso.
Cresciuto secondo l’imprinting del calcio catalano, impostato dalla scuola olandese e quindi plasmato dal genio di Guardiola, Xavi ha per prima cosa sistemato la fase difensiva del suo 4-3-3, portando il Barça a conquistare il campionato grazie ad una serie di 1-0 decisamente inusuali per la tradizione culé.
Ora, con delle fondamenta solide, Xavi può passare a “costruire i piani superiori”, ovvero sviluppare maggiormente la manovra offensiva e soprattutto aumentare il numero di gol segnati.
Chi parte
Quest’estate hanno salutato due veterani del Barça: il capitano Sergio Busquets, perno del centrocampo ed equilibratore come pochi, e Jordi Alba, terzino sinistro di qualità, hanno raggiunto all’Inter Miami l’ex compagno Leo Messi a parametro per chiudere la carriera in MLS.
I soldi incassati dal Barcellona in questa sessione consistono finora nei 20 milioni del difficilissimo riscatto di Antoine Griezmann da parte dell’Atletico Madrid e nei 7 versati dallo Sporting Lisbona per Trincao. Nessun soldo incassato invece dal cartellino di Samuel Umtiti, lasciato libero di firmare con il Lille dopo essere tornato a giocare con regolarità in prestito al Lecce.
Il giovane Pablo Torre è stato ceduto in prestito al Girona (nell’ambito dell’acquisto di Oriol Romeu), e si sta lavorando per piazzare in via definitiva Alex Collado al Betis Siviglia e Nico Gonzales al Porto. In bilico la posizione di Abde Ezzalzouli: Xavi vorrebbe tenere il giovane talento marocchino, nonostante varie offerte tra cui quella della Juventus, ma se il reparto offensivo non registrerà qualche altra partenza (ovvero se non arriveranno offerte adeguate per Ferran Torres), probabilmente partirà, anche solo in prestito.
In partenza anche Clement Lenglet, rientrato dal prestito al Tottenham su cui c’è l’interesse del Marsiglia, e Sergino Dest, rientrato dal Milan e diretto verso la Premier League (Crystal Palace e Fulham su di lui).
Ma il pezzo pregiato in uscita è Franck Kessié, che può partire a cifre contenute visto l’ingaggio particolarmente pesante: su di lui forte l’interesse della Juventus, ma resta vigile anche l’Inter che lo segue da molto tempo.
Chi arriva
L’uscita di Kessié è dettata principalmente dall’innesto di Ilkay Gundogan, il centrocampista tedesco fresco campione d’Europa con il Manchester City che ha firmato a parametro zero. A fianco di questo colpo di mercato, il centrocampo si è arricchito anche grazie al ritorno a casa di Oriol Romeu, mediano cresciuto alla Masia prima di emigrare in Inghilterra, tra Chelsea e Southampton, e tornare in patria la scorsa stagione con il Girona. Il cartellino del mediano è costato 3,4 milioni più il prestito di Pablo Torre, finora unico esborso monetario del Barça sul mercato.
L’altro innesto di rilievo infatti è arrivato anch’esso a parametro zero: si tratta del difensore dell’Athletic Bilbao Inigo Martinez, elemento di esperienza che affianca il giovane messicano Julian Araujo, terzino destro promosso dalla seconda squadra.
Nonostante la situazione economica non permetta grandi manovre, il Barça sta seguendo Joao Felix, attaccante portoghese dell’Atletico Madrid, che non ha fatto mistero del suo desiderio di vestire la maglia blaugrana. Il costo del cartellino è però altissimo (almeno 50 milioni), e allontana l’ipotesi di veder concretizzato il trasferimento in questa sessione.
Più fattibile l’eventuale acquisto del giovane mediano del Liverpool Montevideo Fabricio Diaz, campione del Mondo Under 20, per cui si parte a ragionare da 20 milioni di euro.