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Secondo classificato nell’ultima Liga dopo una stagione a dir poco tribolata, il Barcellona nella versione 2024-25 si ritrova ormai ufficialmente come seconda forza del campionato spagnolo dietro l’inarrivabile Real Madrid.

Complesso d’inferiorità anche economico, visto che i catalani continuano ad avere enormi problemi economici che impediscono loro persino di trattenere le perle del vivaio come Marc Guiu, finito al Chelsea per 6 milioni.

Meno male che il gioiello Cubarsì ha rinnovato il suo contratto.

Cosa ci aspetta per quanto riguarda il Barcellona nella stagione 2024-25? Andiamo a vedere.

Barcellona 2024-25, la formazione-tipo

Ter Stegen
Balde
Cubarsì
Araujo
Koundé
Gavi
De Jong
Gundogan
Raphinha
Lewandowski
Yamal

Tutto questo con un nuovo allenatore, Hansi Flick, reduce dalla non semplice esperienza come ct della Germania.

I portieri e la difesa

Si riparte da Marc André Ter-Stegen, tutto sommato uno dei migliori portieri d’Europa contando l’età non più giovanissima (32 anni) e i troppi infortuni che lo stanno tormentando. Certo, se sta bene è difficile superarlo.

La difesa del Barcellona 2024-25 al momento vede molta gioventù, al contrario della porta. Perché oltre a Cubarsì, classe 2007 e destinato ad essere il centrale titolare, a sinistra non va dimenticato che i blaugrana hanno sempre in rosa Balde (20 anni), che se non si fosse rotto in inverno sarebbe stato convocato anche per l’Europeo con la Spagna.

Rotazioni al momento un po’ povere visto che Araujo si è fatto male in Copa America con l’Uruguay e Christensen nelle ultime settimane di campionato aveva trovato spazio soprattutto a centrocampo.

A centrocampo infermeria piena

Regalo non proprio gradito all’Europeo l’entrataccia di Toni Kroos su Pedri nella semifinale Germania – Spagna: distrazione al legamento del ginocchio e 5-6 settimane di stop con rientro per l’inizio della Liga.

Il Barcellona 2024-25 in realtà comincia con l’infermeria già piena perché oltre al suo giovane centrocampista è ko anche il più esperto Frenkie De Jong, e lo stesso Gavi è reduce da quasi un anno di stop dopo la rottura del ginocchio.

Sicuramente troverà più spazio il giovane incursore Fermìn, anche lui convocato per l’Europeo, mentre per l’eterno Sergi Roberto il solito ruolo di tappabuchi, fermo restando che l’intoccabile è Gundogan.

La stella del Barcellona 2024-25: Lamine Yamal

E poi c’è lui, il nuovo idolo della Spagna, il bambino prodigio che ha incantato il mondo anche se si trattava solo di un Europeo: Lamine Yamal, il 17enne di Matarò, paesone vicino a Barcellona, che ormai non può più nascondersi.

Il miglior acquisto del Barça di quest’anno, anche se ce l’aveva già in rosa, è senza dubbio lui, con la sua velocità e il mortifero piede sinistro. Ora sì intoccabile dopo essere entrato piano piano nelle rotazioni.

Con Yamal davanti il Barcellona 2024-25 può contare sul solito Lewandowski, che però va per i 36 anni, e su qualche esterno che non ha mai davvero convinto, da Ferràn Torres a Raphinha.

Intervenire sul mercato è un obbligo: ma come?

Mentre il presidente Joan Laporta prosegue nei suoi proclami di grandezza, l’allenatore Hansi Flick si ritrova con una rosa ridotta quasi all’osso, dove i rinforzi al momento sono i giovani del vivaio, sempre florido, o i cavalli di ritorno tipo Eric Garcia, protagonista al Girona.

Molti giocatori non rientrano nei piani del nuovo allenatore, ma tra infortuni del resto della truppa e impossibilità nel venderli il Barcellona 2024-25 parte con una zavorra mica da ridere.

Lenglet, Martinez, Fati, Romeu: questi sono 4 dei candidati ad andarsene, ma anche trovare dei sostituti all’altezza coi pochi soldi a disposizione non è facile. Si vagheggia di un’interesse per Nico Williams che costa almeno 60 milioni, soldi che il Barça non ha.

In difesa soprattutto almeno 2-3 puntelli bisogna prenderli e davanti pure almeno la riserva di Lewandowski ci vorrebbe. E se i catalani tornassero a pescare prepotentemente dal vivaio? Sarebbe un ritorno alle origini, a origini di successo.