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L’ultima volta che l’Atalanta si ritrovava ad affrontare il Real Madrid, i.e. la squadra più iconica, e più forte, di ogni tempo, l’equipo per eccellenza, era il 2021. Bergamo, che si era messa alle spalle le immagini delle bare sfilanti per le strade della città sopra i carrarmati dell’esercito, viveva ancora nell’angoscia e nella preoccupazione di una nazione intera, che aveva trovato nella città lombarda un tristemente noto centro nevralgico. La pandemia non era ancora un evento da raccontare al passato, ma neanche la grande Atalanta di Gasperini, che tre anni dopo avrebbe vinto l’Europa League in finale contro il Bayer Leverkusen.

Sarà un’atmosfera decisamente diversa, dunque, quella con la quale i giocatori e i tifosi della Dea accoglieranno nuovamente i galattici dirimpettai, sulla strada di un successo che avrebbe del clamoroso. La finale di Supercoppa europea è alle porte: dal punto di vista tecnico e tattico, come ci arrivano Atalanta e Real Madrid?

Info generali sulla partita

  • Dove si gioca, e quando: la finale si disputerà al PGE Narodowy Stadium di Varsavia, in Polonia, mercoledì 14 agosto 2024, alle ore 21:00.
  • Dove vederla in TV: Sky Sport Uno, Sky Calcio, Sky Sport 4k
  • Dove vederla in streaming: Sky Go, NOW

Qualche statistica

Prima di addentrarci nell’analisi del match, puntiamo la nostra attenzione su qualche statistica, partendo dai galacticos. Il Real Madrid, vincendo contro l’Atalanta, supererebbe il Barcellona e il Milan (a quota 5) nella classifica delle squadre più vincenti del torneo. Il suo allenatore attuale, don Carlo Ancelotti, diventerebbe il più vincente della categoria (con 5 titoli) in questa competizione. Come lui, anche Dani Carvajal e Luka Modric, che diventerebbero i primi calciatori di sempre a conquistare la Supercoppa 5 volte.

Nel 2023, la Supercoppa è stata vinta dal Manchester City, vincitore della Champions dell’anno prima. Quante volte un club vincitore della Coppa dalle grandi orecchie ha vinto la Supercoppa? Curiosamente, solo 28 su 48 circostanze.

Così in campo

Qui Atalanta

L’Atalanta arriva alla sfida in condizioni tutt’altro che ottimali, per problemi di formazione (Scamacca e Scalvini out per infortunio) e di gestione (Koopmeiners, promesso alla Juventus, è attualmente fuori rosa). Inoltre, nell’ultimo match disputato dalla Dea contro il St. Pauli, l’Atalanta è crollata perdendo 3-0.

Gasperini dovrebbe schierare la formazione con il classico 3-4-3: Retegui, dei nuovi, partirà senz’altro titolare.

  • ATALANTA (3-4-3): Musso; Tolói, Djimsiti, Hien; Zappacosta, Éderson, De Roon, Ruggeri; De Ketelaere, Retegui, Lookman

Qui Real Madrid

Il Real Madrid sta lentamente recuperando tutti i nazionali reduci dalle lunghe fatiche di coppa (Euro e America). Rimandato, almeno dall’inizio, l’esordio di Kylian Mbappe.

  • REAL MADRID (4-3-1-2): Courtois; Carvajal, Militão, Rüdiger, Mendy; Camavinga, Modrić, Valverde; Bellingham; Rodrygo, Vinícius Júnior

Analisi tattica del match

Quali sono i principali temi tattici della sfida? Cerchiamo di analizzarli brevemente, partendo dai due moduli.

A differenza di quanto si pensi normalmente, il Real Madrid di Ancelotti ha sposato da tempo un calcio antiposizionale. In fase difensiva, il Real difende come da modulo, lasciando però Rodrygo e Vinicius liberi di prendere posizione o sulle fasce o al centro in caso di rapidi contropiedi e ripartenze – uno scenario che si è ripetuto diverse volte nella semifinale col City. In fase offensiva, però, il Real si diverte senza limiti prestabiliti. E così è possibile trovare una volta Valverde sull’esterno alto, a creare triangoli con Carvajal e Rodrygo, o dall’altra parte lo stesso con Modric/Camavinga e Mendy/Vinicius. O ancora, Bellingham a fare da incursore alle spalle dei difensori con Vinicius e Rodrygo bassi a dialogare col centrocampo. L’importante è lo spazio da occupare, non chi lo occupa.

Questo è un modo di giocare che dà fastidio ad una squadra come l’Atalanta, abituata a marcare a uomo.

In questo senso sarà affascinante capire quali contromisure adotterà Gasperini. Il suo è un calcio posizionale, fatto di riferimenti, sia in fase offensiva (a livello schematico, con il forte utilizzo dei quinti e l’accentramento delle ali d’attacco) che difensiva (marcatura a uomo). Un gioco che funziona splendidamente contro una squadra che gioca di posizione, meno contro una che è in grado di muovere velocemente la palla senza dare riferimenti precisi. Probabilmente il Gasp potrebbe chiedere ai tre davanti di effettuare la prima pressione, e agli altri di seguire i propri rispettivi marcatori. Sarà curioso vedere cosa ne verrà fuori, perché il rischio di perdere i duelli contro una squadra così tecnica è molto alto. Dal canto suo, la Dea può contare sull’imprevedibilità dei tre davanti, che possono senz’altro mettere in difficoltà la difesa blanca.

Aspettiamoci dunque una sfida aperta, col Real Madrid certo leggermente favorito.