Sfida dai risvolti mitologici al Gewiss Stadium di Bergamo, dove l’Atalanta, squadra che prende il nome dalla leggendaria eroina e cacciatrice del mito greco, affronta l’Olympiacos, la squadra soprannominata Thrilos, la Leggenda, che fin dalla fondazione si prefigge di perpetuare gli ideali degli antichi giochi olimpici disputati in onore di Zeus.
Si tratta del turno intermedio di Europa League, dove le squadre classificatesi seconde nei gironi affrontano le squadre retrocesse dalla Champions League, arrivate terze nei propri gironi. La vincente accede agli ottavi di finale dove affronterà una squadra che aveva chiuso la fase a gironi al primo posto.
I precedenti
Si tratta di una sfida inedita tra le due squadre: per l’Atalanta è solo la seconda volta che affronta un’avversaria greca, dopo gli ottavi di finale di Coppa delle Coppe contro l’OFI Creta nel 1987 (sconfitta per 1-0 a Creta, vittoria per 2-0 a Bergamo).
Numerosi precedenti invece dell’Olympiacos contro le squadre italiane, in particolare contro la Juventus affrontata ben 12 volte. Nella sua storia ha ottenuto solo 3 vittorie in Italia: in Coppa UEFA contro Cagliari (0-1 nel 1972) e Juventus (1-2 nel 1999 in una partita giocata a Palermo) e in Champions League contro la Lazio (1-2 nel 2007). Nelle altre 9 trasferte italiane i greci sono sempre stati sconfitti.
Come sta l’Atalanta
I bergamaschi arrivano alla sfida contro l’Olympiacos dopo un periodo difficile. L’infortunio di un giocatore cardine come Duvan Zapata ha impattato duramente sul gioco nerazzurro: nel 2022 solo due vittorie, il 2-6 contro l’Udinese in campionato del 9 gennaio e il 2-0 al Venezia in Coppa Italia tre giorni dopo. Da allora tre pareggi contro le dirette concorrenti Inter, Lazio e Juventus e due inattese sconfitte, a Cagliari e in Coppa Italia contro la Fiorentina.
La prestazione contro la Juventus è stata però confortante per Gian Piero Gasperini, che ha visto il neo-acquisto Jeremy Boga entrare molto bene nella manovra offensiva e in generale tutta la squadra ritrovare quell’aggressività e quell’intensità che sembrava aver smarrito.
L’Atalanta arriva al turno intermedio di Europa League dopo essersi classificata terza nel Girone F di Champions League, alle spalle di Manchester United e Villareal e davanti allo Young Boys. Decisiva è stata la sconfitta casalinga all’ultimo turno contro il Villareal, ma hanno pesato molto i numerosi pareggi (ben 4) arrivati tutti da situazioni di vantaggio (così come l’unica sconfitta, contro lo United a Manchester).
Come sta l’Olympiacos
Dominatore assoluto del campionato greco (in vetta con 9 punti di vantaggio sul PAOK Salonicco a quattro giornate dalla fine), l’Olympiacos ha conosciuto una sola sconfitta nel 2022, il 2-1 in casa del Panetolikos all’andata dei quarti in Coppa di Grecia, poi ribaltata con la vittoria per 3-1 ai supplementari al ritorno.
In campionato non ha mai subito una sconfitta in questa stagione, mentre in campo europeo il cammino è stato più travagliato. Fallito l’accesso alla Champions League dopo essere stati eliminati ai rigori da Ludogorets al terzo turno di qualificazione, i greci sono approdati in Europa League eliminando lo Slovan Bratislava nel turno preliminare.
In un combattuto Girone D con Royal Anversa, Fenerbahce e Eintracht Francoforte, l’Olympiacos ha chiuso al secondo posto con 9 punti, frutto delle tre vittorie ottenute con i turchi (andata e ritorno) e all’esordio casalngo con l’Anversa. Sconfitte invece in Belgio e nelle due sfide con i tedeschi.
Come gioca l’Atalanta
Senza Duvan Zapata Gasperini ha dovuto cercare soluzioni offensive differenti, dal momento che gli è mancato quel riferimento offensivo che da solo impegnava tutta la linea difensiva avversaria permettendo i trequartisti e agli esterni di proporsi in avanti con efficacia.
Nelle ultime partite Gasperini ha provato differenti soluzioni, adottando anche un 4-2-3-1 con un terzetto di trequartisti dietro una sola punta, ma pare più probabile il ritorno al solito schieramento 3-4-2-1 o 3-4-1-2, con Jeremy Boga che può partire dalla trequarti oppure affiancare Luis Muriel come punta. L’altra casella sulla trequarti può essere occupata da Matteo Pessina, che garantisce più corsa e intensità rispetto a Ruslan Malinovskyi, il cecchino ucraino utile anche a partita in corsa con il suo sinistro esplosivo. Ma non è esclusa l’esclusione di un Luis Muriel in un momento non troppo brillante e l’inserimento di Malinovskyi con falso nueve.
Mario Pasalic, neo-papà, dovrebbe partire dalla panchina, mentre a centrocampo sono in corsa in tre per due maglie: l’ottimo momento di forma di Teun Koopmeiners lo pone in vantaggio sugli altri due compagni di reparto, Remo Freuler e Marten de Roon, con quest’ultimo forse più papabile per la maglia da titolare.
Sulle fasce sicuro l’utilizzo di Davide Zappacosta, a destra o a sinistra a seconda dell’altro esterno scelto da Gasperini: Joakim Maehle si piazzerebbe sulla corsia mancina, Hans Hateboer invece presidierebbe la fascia opposta.
Scelte obbligate in difesa, con il terzetto composto da Toloi, Demiral e Djimsiti, vista l’assenza per infortunio di Palomino che riduce al solo giovane Scalvini le alternative nel reparto, mentre in porta ritorna Juan Musso, squalificato nell’ultima di campionato.
Come gioca l’Olympiacos
La squadra di Pedro Martins si è notevolmente rinforzata nel mercato invernale, sostituendo il difensore portoghese Ruben Semedo con il “totem nazionale” Kostas Manolas, reduce da una deludente esperienza al Napoli dopo gli anni trionfali alla Roma, e ingaggiando l’ex Under-21 portoghese Joao Carvalho, trequartista ex Benfica e Nottingham Forest.
Manolas va a formare una coppia difensiva di esperienza con l’altro ex italiano Sokratis Papastathopoulos, ex Milan, Genoa, Borussia Dortmund e Arsenal, tra le altre.
La linea difensiva a 4 davanti alla porta del nazionale ceco Tomas Vaclik è generalmente completata dal nazionale moldavo (ma cresciuto calcisticamente in Portogallo) Oleg Reabciuk a sinistra e dal francese Kenny Lala a destra.
Lo schieramento varia in genere dal 4-3-3 al 4-2-3-1. Nel primo caso troviamo generalmente a centrocampo l’ex Inter Yann M’Vila, il capitano (in assenza dell’esperto difensore Avraam Papadopoulos) Andreas Bouchalakis e il guineiano Mady Camara. Nel secondo caso al posto di quest’ultimo può trovare spazio come trequartista il connazionale e omonimo Aguibou Camara (talvolta utilizzato anche come ala), oppure Joao Carvalho o il veterano Mathieu Valbuena.
In attacco i due centravanti che si alternano sono il brasiliano Tiquinho Soares, ex Porto rientrato in Europa dopo un anno in Cina (11 gol stagionali) e l’esperto marocchino Youssef El Arabi, capocannoniere della squadra con 15 reti in tutte le competizioni, di cui 3 in Europa League.
Sulle ali operano a rotazione Georgios Masouras, il nigeriano ex Monaco Henry Onyekuru e il portoghese ex Nizza e Siviglia Rony Lopes. Fuori causa per infortunio il capoverdiano Garry Rodrigues, mentre è appena tornato in campo dopo una lunghissima assenza per la seconda rottura del legamento crociato Kostantinos Fourtounis, ex grande speranza del calcio greco.
Dove vedere la partita
Il calcio di inizio della partita tra Atlanta e Napoli è previsto per le ore 21:00 di giovedì 17 febbraio, dopo il fischio del giovane arbitro svizzero Sandro Scharer.
La partita sarà visibile anche in chiaro su TV8, oltre che sui canali satellitari Sky Sport, Sky Sport Arena e Sky Sport 4K, e in streaming su DAZN.