Oltre all’attesissimo derby d’Italia tra Juventus e Inter – sfida che dirà molto sul finale di stagione delle due squadre – la 31ª giornata di Serie A propone ai calciofili del Belpaese una partita che già nella prima fase di campionato riservò grandissime emozioni: Atalanta vs Napoli.
All’andata, la vittoria della Dea al San Paolo ebbe un sapore tutto particolare per gli uomini di Gasperini: rappresentava, quel successo inatteso, la speranza e forse addirittura la consapevolezza di un futuro da protagonisti in Serie A.
Per il Napoli, invece, una brusca ridimensionata alle mire scudetto. Probabilmente, certo col senno di poi, quella partita fu un’illusione.
L’Atalanta, troppo altalenante – come era già capitato prima di quella sfida –, avrebbe continuato a vivere sulle montagne russe in campionato (diverso il discorso in Europa).
Il Napoli di Spalletti, al contrario, avrebbe presto ripreso la propria corsa al titolo, fino a giungere ad appena otto giornate dal termine con il vento in poppa.
E a soli tre punti dalla prima in classifica: il Milan di Stefano Pioli, l’unica squadra contro cui il Napoli ha perso nelle ultime cinque partite di campionato. Diverso il trend della Dea, che nelle ultime cinque di campionato ha racimolato appena 7 punti (contro i 10 dei partenopei). Entrambe vengono da una vittoria.
I precedenti di Atalanta-Napoli
PRECEDENTI | IN SERIE A |
---|---|
Vittorie Atalanta | 29 |
Pareggi | 28 |
Vittorie Napoli | 44 |
Gol Atalanta | 115 |
Gol Napoli | 144 |
Dal 1937 ad oggi, Atalanta e Napoli si sono incontrate 101 volte in Serie A.
I precedenti vedono in vantaggio il Napoli, che ha vinto in 44 occasioni. 29 le vittorie della Dea, 28 i pareggi complessivi. I partenopei hanno segnato 144 gol, l’Atalanta 115 – i numeri sono decisamente cresciuti negli ultimi anni dopo l’arrivo di Gasperini sulla panchina dei nerazzurri.
Se prendiamo infatti in considerazione le ultime 11 partite tra queste due squadre, la tendenza è invertita: l’Atalanta ha vinto 6 volte, il Napoli 4; un solo pareggio tra le due compagini.
Il 3 aprile 2022 si giocherà al Gewiss Stadium. Un fattore, quello casalingo, non indifferente per la Dea, che tra le mura amiche ha vinto 22 partite, perdendone 10 e pareggiandone 18, delle 50 totali finora disputate a Bergamo contro il Napoli. In queste 50 partite, l’Atalanta ha segnato 75 reti e ne ha subite 52.
Prima del prossimo incontro, atteso per domenica alle 15, Gasperini e Spalletti si sono sfidati 16 volte. 5 vittorie e 3 pareggi ciascuno l’equilibratissimo bilancio. Attenzione però ad un dettaglio: l’allenatore di Certaldo non vince contro Gasp dal 2017.
Statistiche a confronto tra Atalanta e Napoli
ATALANTA | NAPOLI | |
---|---|---|
51 | punti | 63 |
51 | gol fatti | 53 |
31 | gol subiti | 22 |
10 | clean sheet | 13 |
14.6 | tiri a partita | 15.6 |
Atalanta e Napoli giocano un calcio diverso, ma non opposto.
Con l’avvento di Spalletti sulla panchina dei partenopei infatti il Napoli ha sensibilmente modificato lo stile di gioco sarrista – che Gattuso ha ripreso dopo Ancelotti.
Questo Napoli attacca appena può la profondità, grazie soprattutto ad Osimhen, miglior marcatore con 11 reti (4 gol nelle ultime due) e grande assente nella sfida del Gewiss Stadium. Al suo posto Dries Mertens, protagonista della sfida (nella sfida) tra falsi nueve con Luis Muriel.
Sia il belga che il colombiano – reduce come Ospina dall’eliminazione dalla Coppa del Mondo della nazionale sudamericana – hanno caratteristiche diverse dai titolari (Osihmen appunto e Zapata). Anche il gioco, di conseguenza, varierà parecchio.
Soprattutto per il Napoli, anche perché la Dea è da un po’ che fa i conti con l’assenza del gigante colombiano in attacco. Muriel è esplosivo, Mertens non ha più la brillantezza fisica di un tempo ma occhio a sottovalutarne l’intelligenza tattica.
Qualche numero: quando tira in porta, Muriel inquadra lo specchio il 40% delle volte, Mertens il 56%. Le percentuali realizzative riprendono lo schema sopra esposto: 16% Muriel, 28% (quasi il doppio) il belga. Muriel ha finora segnato – giocando circa 70 minuti in più di Mertens – quattro reti, Mertens sette.
Che partita aspettarsi
L’assenza di Osihmen da una parte e di Zapata dall’altra priva Napoli e Atalanta dei due principali riferimenti offensivi.
Quest’anno l’Atalanta sta viaggiando ad un ritmo-punti decisamente inferiore rispetto al recente passato quando – soprattutto da febbraio in poi – ci aveva abituati ad accelerare sul piano della continuità di risultati e di prestazioni, con punteggi roboanti ed esaltanti.
La Dea giocherà in casa, e questo – come già accaduto in passato – potrebbe giocargli un brutto scherzo. Il Napoli, che non avrà il 9 nigeriano, punterà molto sulle ripartenze veloci dei due esterni e la fisicità del centrocampo (Anguissa vola verso il recupero).
La partita, che a bocce ferme è equilibratissima, si giocherà essenzialmente nella zona mediana del campo, laddove le partite tirate alfine spostano la bilancia dell’equilibrio in favore di una delle due squadre.
Occhio però al duello tra i pali, perché nessuna squadra ha un fattore di incisività sui risultati a causa (positiva) dei propri portieri come Napoli e Atalanta.
Il Napoli ha realizzato finora 13 clean sheets – nessuna squadra ne ha fatti tanti in Serie A – mentre l’Atalanta 10.
In percentuale, Juan Musso – 27enne argentino reduce dalla qualificazione dei suoi al prossimo mondiale – para meno (67.9%) di Ospina (77.8%), ma subisce meno gol da fuori area (2, contro i 4 del portiere colombiano).
I due, come già capitato in passato (ad esempio all’andata) potrebbero incidere parecchio sull’esito dell’incontro.
Le probabili formazioni
- Atalanta (3-4-2-1): Musso; Palomino, Demiral, Djimsiti; Maehle, Freuler, De Roon, Pezzella; Malinovskyi, Pasalic; Boga (Muriel?).
- Napoli (4-2-3-1): Ospina; Malcuit, Juan Jesus, Koulibaly, Mario Rui; Anguissa, Lobotka; Politano, Zielinski (Fabian Ruiz ha l’influenza, non dovrebbe recuperare), Insigne; Mertens.