Non è successo molto frequentemente che alla prima giornata del Campionato di Serie A le favorite della vigilia riuscissero tutte a chiudere il primo impegno con una vittoria.
La stagione 2022/2023 è così cominciata alla grandissima per tutte le “grandi“, ma già alla seconda giornata ci saranno alcuni scontri che inizieranno a mettere a dura prova le compagini più attrezzate.
Tra questi match vi è senza dubbio quello che porrà di fronte i campioni d’Italia del Milan contro l’Atalanta.
Atalanta-Milan, i precedenti
Al lordo di tutte le partite disputate nella loro storia, Atalanta e Milan hanno giocato l’una contro l’altra in 141 occasioni, che hanno dato origine a 68 vittorie del Milan, 27 degli orobici e 46 pareggi. In queste partite il Milan ha segnato 235 reti a fronte delle 140 siglate dai propri avversari.
Ciò che più interessa a noi per il pezzo che state leggendo, è invece il bilancio che le due hanno posto in essere nel massimo campionato di Serie A, dove Atalanta e Milan si sono fronteggiate 122 volte.
Il bilancio è ovviamente anche in questo caso favorevole ai rossoneri, che in ben 54 occasioni hanno portato i due o i tre punti a casa. La vittoria della “Dea” è invece giunta 25 volte, a fronte dei 43 pareggi. Sono stati 195 i gol segnati dal Milan e 123 quelli realizzati dai nerazzurri.
Tale passivo si riduce notevolmente allorquando la squadra bergamasca ospita i rossoneri. In 61 partite giocate in casa, infatti, l’Atalanta ha messo a referto 14 vittorie, a fronte delle 25 sconfitte patite tra le mura amiche dal Diavolo, 22 i pareggi.
Anche il divario delle reti segnate si riduce assai. Il Milan ha segnato 19 reti in più dei padroni di casa in Serie A, 84 contro 65. Il trend delle ultime 5 stagioni è però a favore dei rossoneri, che delle ultime 5 partite ne hanno vinte 3, contro una vittoria dell’Atalanta e un pareggio. L’unica vittoria dei padroni di casa, è stata il roboante successo del 22 dicembre del 2019, quando la banda di Gasperini si impose per 5-0. Nella passata stagione il Milan passò a Bergamo per 2-3 alla settima giornata, con reti di Calabria, Tonali e Leao. Gli orobici segnarono nel finale con Zapata e Pasilic.
I moduli delle due squadre
Essendo praticamente impossibile parlare di statistiche dopo una sola giornata di Campionato, passiamo direttamente all’analisi della partite coi pochi elementi a disposizione: la forza delle rose e le partite disputate fin qui dalle due squadre, in primis quella che ha dato ufficialmente il via alla stagione di Atalanta e Milan.
L’Atalanta è passata con una certa autorità sul campo di Marassi, dove ha sconfitto la Sampdoria per 2 reti a zero.
Che non sia più l’Atalanta selvaggia che incantava l’Europa fino a un paio di anni fa, è cosa che riesce a vedere chiunque, ma lo start della compagnie guidata dal tecnico di Grugliasco è stato tutto fuorché negativo.
La prima giornata di Campionato poteva andare meno bene se l’episodio del gol annullato ai blucerchiati in avvio di partita, non fosse stato annullato dall’arbitro Dionisi, probabilmente fin troppo zelante su un contatto tra Leris e Mahele con quest’ultimo che cadeva a terra dopo che il doriano gli fuggiva via per poi crossare verso Caputo che l’avrebbe messa dentro.
Ma a parte l’episodio in questione l’Atalanta non ha sofferto tantissimo contro gli avversari di sabato scorso, sfruttando le due occasioni più importanti in modo magistrale, prima con Toloi e poi con Lookman in contropiede poco prima del triplice fischio.
Il Milan è invece andato sotto contro l’Udinese alla prima in casa, per poi prendere il comando della gara e usufruendo di un calcio di rigore, anche in questo caso molto contestato dai friulani, che ha originato una girandola di reti e occasioni da ambo le parti che si sono risolte con il 4-2 finale a favore del Milan.
La partita di domenica sera dovrà innanzitutto togliere i dubbi sui moduli delle due squadre, visto che il mercato ha variato qualcosa nelle rose delle due squadre e, soprattutto, ci sono da considerare eventuali sostituzioni dalla partita precedente.
Gasperini ha messo in campo un abbottonato 3-4-1-2 che prevedeva Pasalic piazzarsi sulla trequarti avversaria, alle spalle di Muriel e Zapata, con gli esterni Hateboer e Mahele a macinare kilometri su kilometri per non lasciare troppo scoperta la retroguardia sulla folate, peraltro non frequentissime di Djuricic da una parte e Leris dall’altra.
Pioli si è schierato coi due soliti mediani davanti alla difesa a 4. Krunic e Bennacer hanno sofferto non poco la freschezza atletica di Wallace e Makengo, ma le sgroppate di Theo Hernandez necessitano di un cambio difensivo certificato proprio da uno dei mediani bassi che rimane a far compagnia a Calabria, Tomori e Kalulu, quando si scatena la forza propulsive del terzino francese a tutta fascia.
Da evitare la chiusura del trequartista contro i mediani
Se, come dovrebbe accadere, le due squadre si ripresentassero con lo stesso schieramento, seppur in presenza di nomi differenti, c’è da fare attenzione dall’una e dall’altra parte.
Per quanto riguarda l’Atalanta c’è la grana, ma averne di grane di questo tipo, della seconda punta da affiancare a Zapata. L’ingresso di Lookman a un quarto d’ora dal rientro dall’intervallo al posto di Muriel, ha palesato un certo miglioramento delle folate offensive nerazzurre. Il primo cruccio del Gasp è quindi quello di chi schierare da titolare contro il Milan.
In chiave tattica andrà letta anche la scelta del trequartista, visto che il Milan si metterà ancora una volta a 4 con i due mediani, dei quali uno potrebbe essere Tonali al rientro. Il problema sarà quello di evitare a Pasalic di entrare dentro un imbuto dal quale sarà difficile uscire, a meno che i due esterni non facciano la partita della vita, Hateboer in particolare, e riescano ad allargare uno dei due mediani rossoneri e lo stesso Theo Hernandez in fase difensiva. Ciò significherebbe limitarne le pericolose discese a tutto campo palla al piede e dare maggiore spazio di manovra allo stesso Pasalic. Potrebbe in questo caso essere d’aiuto il più giovane e fresco Lookman, che potrebbe impegnare maggiormente i difensori di sinistra rossoneri.
Rebus Tonali. Non si rinuncia ad un Rebic così
Pioli non dovrebbe avere nessun problema di formazione per la partita di domenica sera, visto che è indisponibile il solo Zlatan Ibrahimovic.
Come accennato nel paragrafo precedente, dovrebbe rientrare tra i titolari Sandro Tonali, che potrebbe prendere il posto di Krunic e completare i due della mediana insieme a Bennacer.
L’altro dubbio che assilla l’allenatore rossonero, è quello che fa capo all’impiego del nuovo arrivato Charles De Ketelaere, che dovrebbe comunque trovare spazio solo in panchina, dopo il positivo esordio della parte finale del match contro l’Udinese.
Se con l’impiego di Tonali cambierebbe poco o niente lo schieramento tattico del Milan, con il centrocampista avanzato belga, che può giocare anche da trequartista, il posizionamento degli avanti rossoneri potrebbe variare e non di poco.
Pioli ha sempre avuto le idee chiare su questo punto, soprattutto in virtù dell’unica punta che agisce davanti ai tre della trequarti, Leao, Diaz e Messias. Intoccabile il portoghese, Diaz e Messias potrebbero competere per una maglia da titolare, non dimentichiamoci che anche Rebic può agire dietro la punta, visto che Ibra rientrerà prima o poi e Giroud reclama spazio e minuti.
L’imbarazzo della scelta, quindi, per il Mister rossonero, che dovrà ottenere molto, come scritto in precedenza, dai suoi esterni, Theo in particolare, vera e propria chiave della partita.
Si gioca domenica 21 agosto alle ore 20,45.