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Viviamo per partite come questa. Arsenal vs Manchester United non è solo un classico della Premier League: è un classico del calcio mondiale. Nonostante arrivi dopo appena tre giornate di campionato, questa partita può dire già tantissimo sulle speranze dell’una e dell’altra squadra di competere per il finale in Premier League.

L’Arsenal ha iniziato bene la sua stagione, con due vittorie nelle prime due uscite di campionato – contro il Nottingham all’esordio, 2-1 all’Emirates, e la vittoria contro il Crystal Palace 0-1 in trasferta –, ma viene da un pareggio interno contro il Fulham dal sapore beffardo (sotto di una rete dopo 40 secondi, ha rimontato in due minuti dal 69’ al 71’ per poi subire la rete del 2-2 all’89’, con il Fulham in inferiorità numerica).

Il Manchester United, reduce da un mercato fatto di molte scommesse e poche certezze, ha ricominciato come aveva finito, con Ten Haag in panchina e una sconfitta contro una big del calcio inglese: il Tottenham di Ange Pastecoglou (2-0 per gli Spurs a Londra). Lo United ha comunque parzialmente rimediato a questa sconfitta battendo il Wolverhampton (1-0) e rimontando lo svantaggio col Nottingham ad Old Trafford (dallo 0-2 dopo appena 4’ al 3-2 finale).

Arsenal e Manchester United, insomma, sono due squadre forti. Una lo è soprattutto nel gioco, l’altra più nei nomi. Il peso della storia potrebbe fare la differenza.

Le info utili sulla partita

  • Quando e dove si gioca. Arsenal vs Manchester United si giocherà domenica 3 settembre alle ore 17:30. Lo stadio è l’Emirates di Londra.
  • Dove vederla in TV. Esclusiva Sky Sport per tutte le sfide di Premier: questa sarà visibile su Sky Sport Summer in HD e in 4K. Il big match sarà inoltre disponibile in streaming su SkyGO.
  • Chi arbitra Arsenal-Manchester United. Sarà Anthony Taylor l’arbitro della contesa.

Le probabili formazioni del match

Qui Arsenal. Arteta potrà contare sul recupero a pieno regime di Takehiro Tomiyasu dietro. Il giapponese potrebbe partire dal 1’ come terzino sinistro al posto di Jakub Kiwior. Prevista un’altra panchina per Gabriel, Timber indisponibile almeno fino al 2024. Davanti, non dovrebbe esserci Nketiah, uscito malconcio dalla sfida contro il Fulham – nella quale aveva segnato il momentaneo 2-1. Fabio Vieira potrebbe partire titolare, con Havertz falso nueve.

  • ARSENAL (4-3-3): Ramsdale; White, Saliba, Tomiyasu, Zinchenko; Odegaard, Rice, Vieira; Saka, Havertz, Martinelli.

Qui Manchester United. Parecchie assenze per Ten Haag, che dovrà rinunciare per infortunio a Mount, Shaw e Malacia. Dalot dovrebbe dunque partire titolare, mentre Varane – uscito malconcio contro il Forest – dovrebbe lasciare il posto a Lindelof. In attacco, ancora panchina per mister 80 milioni Rasmus Hojlund. Martial dovrebbe partire titolare insieme a Rashford.

  • MANCHESTER UNITED (4-2-3-1): Onana; Wan-Bissaka, Lindelof, Martinez, Dalot; Eriksen, Casemiro; Antony, B. Fernandes, Rashford; Martial.

I precedenti tra le due squadre

  • Incontri totali: 239
  • Vittorie Arsenal: 86
  • Vittorie Manchester United: 99
  • Pareggi: 54
  • Gol fatti Arsenal: 338
  • Go fatti Manchester United: 362

Statistiche

L’Arsenal ha vinto gli ultimi due incontri casalinghi contro il Manchester United, e quest’anno a differenza dei Red Devils si è posta come una delle sei squadre di Premier a non aver perso neanche una sfida nelle prime tre uscite. La forza dei Gunners è sicuramente l’attacco, che ha segnato 30 gol nelle ultime 10 partite casalinghe di Premier League. Tre gol a partita davanti ai propri tifosi, mica male.

Parliamo di una sfida interessante soprattutto sotto l’aspetto balistico. Nelle ultime quattro partite tra queste due squadre, sono stati segnati un totale di 18 gol (4.5 a partita). Rientra in questi numeri anche Bukayo Saka, che contro il Fulham è diventato il giocatore con più presenze di fila (83) nella storia dei Gunners in Premier League.

La forza dei Gunners all’Emirates potrebbe coincidere con la debolezza dei Red Devils, che lontano da Old Trafford hanno perso 3 delle ultime 4 partite (e 6 delle ultime 10) in Premier, senza mai segnare un solo gol.

L’Arsenal però ha problemi dietro, come dimostrano alcuni dati. Su tutti, quello riguardante i clean-sheets: appena 4 (peggio solo il Fulham, delle squadre che hanno giocato in Premier in questa e nella passata stagione, nel periodo, con 3) nelle ultime 21 uscite all’Emirates. Il problema sembra essere soprattutto mentale, come ha fatto notare Arteta. Il gol di Pereira nell’ultima partita, dopo appena 40 secondi, non è il primo che l’Arsenal subisce nel primo minuto: era già capitato altre due volte (con Southampton e Bournemouth) nell’anno solare, ciò che ha fatto entrare i Gunners nella storia della Premier con un record in negativo.

Dall’altra parte però occhio anche alle dormite dello United, che contro il Nottingham ha scritto un record in negativo: 2-0 in una partita di Premier dopo 3’ e 47’’, non era mai accaduto. Lo United

Analisi del match

Che cosa dobbiamo aspettarci dunque da Arsenal vs Manchester United, big match della 4a giornata di Premier League? Spettacolo, gol e ancora gol.

L’Arsenal di Arteta gioca un calcio fluido, il migliore in Premier insieme a Brighton e Manchester City. In fase di possesso, i Gunners si posizionano a tre in difesa, e uno dei due terzini a turno – soprattutto Zynchenko – scala nella zona mediana del campo per permettere ad una delle mezzali di spostarsi sulla fascia (nel caso specifico, Fabio Vieira). Ma è solo un diversivo, perché i Gunners – che amano far girare il pallone e hanno i numeri più alti della Premier sotto il profilo del possesso palla – spesso cercano l’imbucata centrale, per favorire Odegaard e Havertz.

Lo United dovrà stare attento soprattutto al continuo movimento dei giocatori in maglia rossa. Dunque aspettiamoci una partita da uno contro uno a tuttocampo per lo United di Ten Haag, pronto alle ripartenze veloci con i due esterni Antony e Rashford e soprattutto con Martial davanti a loro, a far da centravanti e primo disturbatore dell’impostazione dei Gunners in fase di non possesso.