Oggi in Lega si discute sulla ripresa degli allenamenti, che dovrebbe essere per tutti il 4 aprile
Da giorni, sui social conseguentemente pure in tv, vediamo come gli atleti si mantengono in forma in questo periodo di “ferie forzate” a causa del coronavirus. Ognuno con il suo programma personalizzato, e anche in questo c’è chi – come Cellino – ha trovato il modo di creare polemiche. Il lavoro sul campo, però, è fondamentale, soprattutto per gli sport di squadra. Non a caso, nei prossimi giorni molte squadre di Serie A dovrebbero tornare a svolgere allenamenti di gruppo. A cominciare dal Cagliari che aveva in programma di radunarsi venerdì 21 marzo, anche se è probabile che la slitti di una settimana.
In tutto questo, però, si sono create due fazioni. La prima sostiene che ci siano tutte le condizioni per tornare a praticare l’attività agonistica, capitanata da Claudio Lotito, presidente della Lazio che si affianca a Lecce, Atalanta, Udinese, Cagliari e Bologna; la seconda, invece, capeggiata dall’amministratore delegato dell’Inter, Giuseppe Marotta, che si attiene al comunicato emesso dalla Federazione dei Medici (appoggiato dalla Libera Associazione Medici Italiani del Calcio), secondo il quale, per i professioniti, gli allenamenti di gruppo devono essere interrotti almento sino al 3 aprile.
Secondo le ultime ricostruzioni, nell’ultima videoconferenza Lotito avrebbe accusato Volpi, il medico sociale dell’Inter, il quale avrebbe ottenuto la pronta difesa dello stesso Marotta, appoggiato anche da Damiano Tommasi dell’AIC, che a sua volta sostiene che senza una linea comune si mettono a rischio la salute degli atleti e la regolare ripresa del campionato. Ovviamente, Lotito vuole approfittare di questo “vantaggio” su Juventus e Inter (entrambe in quarantena) per arrivare alla ripresa del campionato in uno stato di forma migliore.
Insomma, chi vuole rimandare si appella al principio di uniformità. Oggi, a tal proposito, si terrà un’assemblea di Lega, ma più che una votazione è una ratifica di un accordo. Vale a dire che torneranno in campo, salvo diverse indicazioni governative, dal 4 aprile per rispettare proprio questo principio di equità.