Gli italiani sperano che Qatar 2022 sia l’ultimo Mondiale a cui assistono senza la presenza della nazionale azzurra, e per questo si guarda con attenzione a quei giovani che possono emergere nel corso del 2023 in maniera da puntare a United 2026, la prossima kermesse iridata che si terrà tra Nord e Centro America.
Negli ultimi tempi abbiamo visto già alcuni interessanti nomi Under 21 prendersi la luce dei palcoscenici calcistici e suscitare interesse anche in chiave nazionale: la coppia difensiva dell’Atalanta Scalvini-Okoli, ad esempio, oppure i centrocampisti della Juventus Miretti, Fagioli e Rovella (con quest’ultimo che è andato ad accumulare esperienza a Monza).
Alcuni giovani italiani sono andati a cercare fortuna all’estero, come Willy Gnonto al Leeds, Mattia Viti al Nizza o Destiny Udogie, che tra qualche mese saluterà l’Udinese per vestire la maglia del Tottenham.
Ma alle spalle di coloro che si sono già ritagliati o si stanno ritagliando spazi importanti tra Serie A e campionati esteri, c’è una già una nuova generazione di talenti che scalpita per mettersi in luce. Andiamo a vedere quali sono i cinque giovani italiani che hanno più possibilità di affermarsi nel corso del 2023.
Ibrahima Bamba (Vitoria Guimaraes)
Ventenne piemontese cresciuto nel prolifico vivaio della Pro Vercelli, Ibrahima Bamba si è trasferito nel 2020, appena compiuti 18 anni, in Portogallo, nelle giovanili del Vitoria Guimaraes. Nel febbraio 2022 ha fatto il suo esordio in Liga Portugal e da allora è entrato stabilmente in prima squadra, iniziando la stagione attuale come titolare fisso della squadra attualmente 6ª in campionato.
Nasce come mediano, ma nelle ultime partite è arretrato con buonissimi risultati sulla linea difensiva, e ha catturato le attenzioni dell’Atalanta, alla ricerca di un giocatore di buon fisico e capace di impostare il gioco come lui.
Cristian Volpato (Roma)
Australiano di passaporto italiano, il diciannovenne Cristian Volpato avrebbe potuto essere in Qatar con la maglia dei Socceroos, ma ha rifiutato la convocazione convinto delle sue chance in maglia azzurra.
In Italia dal gennaio 2020, quando la Roma ha versato 116mila euro nelle casse del West Sydney per il suo cartellino, Cristian ha fatto tutta la trafile nelle giovanili giallorosse così come in quelle dell’Italia, passando rapidamente nel corso del 2022 dall’Under 19 all’Under 21.
Trequartista dal tiro potente e preciso e in grado di giocare anche sull’out di sinistra, ha esordito in prima squadra nella scorsa stagione, mettendo anche a segno un gol fondamentale per il pareggio contro il Verona a febbraio, mentre quest’anno ha iniziato a trovare nuovamente spazio sia in campionato che in Europa League, e sempre contro il Verona è stato protagonista della vittoria giallorossa con 1 gol e 1 assist.
Tommaso Baldanzi (Empoli)
Già 2 gol in 6 apparizioni in Serie A per questo trequartista dell’Empoli, cresciuto proprio nel vivaio toscano dopo i primi calci tirati con la maglia del Castelfiorentino.
Tra i giovani italiani che possono imporsi nel 2023, sembra quello che parte meglio. A soli 19 anni Baldanzi è nel giro della prima squadra empolese già da due stagioni, avendo esordito tra i grandi in Coppa Italia ad ottobre 2020.
Leader della squadra Primavera capace di vincere il titolo italiano nel 2021 e che ha disputato la Youth League nella stagione successiva, ha avuto qualche problema fisico tra la scorsa stagione e l’inizio di questa che ne ha rallentato l’inserimento in prima squadra. Una volta ristabilitosi ha fatto vedere il suo valore, tanto che il Napoli sembra averlo individuato come possibile alternativa a Zielinski.
Diego Coppola (Verona)
Tifoso dell’Hellas fin da bambino, nato a Bussolengo e cresciuto a Pescantina, Diego Coppola è entrato nelle giovanili del Verona a 9 anni (dopo gli esordi con Pescantina e Ambrosiana), bruciando le tappe dai Pulcini fino alla Prima Squadra.
Difensore bravo in marcatura, dal fisico imponente ma molto mobile e bravo tatticamente, Coppola ha esordito in prima squadra nella scorsa stagione, per poi iniziare questo campionato da titolare, prima di dover abbandonare il campo ad ottobre per problemi fisici.
Ora ha recuperato la forma ed è pronto a riprendere il suo posto nella difesa scaligera che ha disperatamente bisogno del suo contributo.
Luca D’Andrea (Sassuolo)
All’inizio di questa stagione il Sassuolo si è trovato alle prese con una pesante emergenza offensiva, data dagli infortuni contemporanei di Berardi, Traoré e Defrel. In questa situazione è emerso il giovane Luca D’Andrea, diciottenne acquistato dalla SPAL lo scorso gennaio che si era distinto come assist-man della Primavera neroverde.
Titolare a sorpresa alla settima giornata contro il Torino, nella sua seconda apparizione contro l’Atalanta serve il suo primo assist tra i professionisti per il gol del vantaggio di Kyriakopoulos. Nonostante il rientro dei vari pezzi da novanta dell’attacco neroverde, D’Andrea è ormai entrato stabilmente nelle rotazioni di Dionisi che sembra riporre molta fiducia nel giovane nato a Napoli (Ponticelli) e che si è formato alla Calcio Azzurri prima di partire per l’Emilia.