Vola il duo di testa in Serie A, con il Napoli alla sua ottava vittoria di fila e il Milan che segue a ruota.
Dietro invece ormai è bagarre con il ritorno di Juventus, Lazio e Atalanta, che approfittano al meglio del passo falso di Roma e Inter. Ma sono tanti gli spunti e le curiosità di questa ottava giornata di campionato, scopriamoli insieme.
#1 Juve, una rivincita all’italiana
Chi aveva dato la Juventus ormai per spacciata dovrà ricredersi, perché con questa vittoria (la quarta consecutiva), i bianco neri tornano in lizza se non per la vetta della classifica quanto meno per la zona Champions.
E la rinascita è particolare merito proprio della folta truppa italiana a disposizione di Allegri, che contro la Roma non solo ha ritrovato il gol di Kean, ma ha schierato ben sette giocatori azzurri dal primo minuto, come non accadeva dal maggio del 2015.
Kean decisivo quindi, con una rete che allo Stadium mancava dall’aprile del 2019 (contro il Milan), confermando la sua buona forma quando parte dal primo minuto, dove in questa stagione sta tenendo una media di due gol in tre partite.
#2 Una Roma senza precisione
La sconfitta dei giallo rossi ha fatto arrabbiare Mourinho anche per via delle scelte arbitrali. Ma c’è da giurarci che almeno dentro lo spogliatoio lo Special One avrà più che altro strigliato i suoi per le occasioni mancate.
A partire dal rigore sbagliato da Veretout, alla quale però poco si può dire visto che è il suo primo errore dal dischetto dopo 13 tentativi tutti a segno.
Qualche rammarico invece per le tante conclusioni sprecate, ben 15 in totale, ovvero più del doppio rispetto a quelle della Juventus, ferma a 6. Una partita chiusa senza reti in Serie A, a Mourinho non capitava dal lontano 2010 (era un Inter-Genoa in quel caso).
#3 Il Napoli dei record
Alla fine è arrivato il record di vittorie in avvio, eguagliando la striscia di otto vittorie così come nel 2017/2018. La squadra di Spalletti ora è l’unica in Europa ad aver guadagnato i tre punti in tutte le gare disputate in campionato.
Unico rammarico, il perseverare degli errori di Lorenzo Insigne dal dischetto, arrivato ormai a tre conclusioni sbagliate sui cinque rigori battuti in stagione (media molto al di sotto del suo score totale, che lo vede con 6 errori su 26 rigori calciati in carriera).
#4 Un gran Destro, ma di testa
Avvio strepitoso per l’attaccante del Genoa, che realizza la sua quinta rete stagionale su cinque presenze in campo. Di questi, ben 4 sono arrivati da colpi di testa, facendo di Destro il miglior marcatore di questo tipo tra i cinque maggiori campionati d’Europa.
Mattia Destro non era mai riuscito ad arrivare a quota cinque gol a questo punto della Serie A, nemmeno nella sua miglior stagione con la maglia della Roma nel 2013/14 (dove realizzò in tutto 13 gol ma arrivò a cinque solo a febbraio). Il gol contro il Sassuolo poi (al 27°), è il primo segnato dal Genoa nella prima frazione di gara di questo campionato.
#5 I dolori del giovane Bologna
La squadra di Sinisa non riesce a trovare la vittoria a Udine, nonostante gli 11 tiri nello specchio della porta che rappresentano il secondo miglior dato di sempre per i felsinei (almeno da quando Opta raccoglie il dato) dopo quello contro il Lecce nel 2019.
Ma non è l’unico record positivo per il Bologna, che proprio in Friuli ha schierato la sua formazione più giovane del campionato con 26 anni e 8 giorni di media, tra cui un Musa Barrow in gran forma che diventa l’unico giocatore della Serie A capace al momento di fare almeno 3 gol e 3 assist in stagione.
#6 Nel segno di Joao
Il Cagliari torna alla vittoria dopo ben dieci giornate di astinenza in campionato, e lo fa trascinato dal suo totem, Joao Pedro. Il brasiliano continua a essere il miglior marcatore dei sardi, e dopo le ultime due stagioni concluse rispettivamente con 18 e 16 reti, è già arrivato a quota 6 anche in questa stagione (ovvero il 55% delle reti totali dei rosso blu, 11).
La rete messa a segno dopo solo 4 minuti contro la Sampdoria, è anche la seconda più veloce di sempre in campionato per il Cagliari, dopo quella segnata da Lykogiannis dopo un minuto (contro il Benevento lo scorso maggio).
#7 Torna in auge l’attacco del Gasp
Dopo un avvio un po’ in sordina, torna a splendere l’attacco bergamasco che mette in mostra tutti i suoi gioielli nel 4-1 contro l’Empoli. A cominciare da Josip Ilicic, che con la sua doppietta diventa l’unico giocatore straniero ad avere sempre segnato in Serie A dal 2010 a oggi. E non poteva che farlo nella sua 150° partita e contro l’Empoli, sua vittima preferita con ben sei gol in cinque partite giocate al Castellani.
Bene anche Zapata, che diventa il primo colombiano ad arrivare alla soglia dei 100 gol in Serie A, e il suo compagno di squadra e di nazionale Muriel, che con l’assist arriva a partecipare a 26 gol su 20 partite giocate da titolare, con 18 reti e 8 assist.
#8 Riscatto Lazio, di rigore
Dopo la brutta prestazione contro il Bologna, è tornata alla vittoria anche la Lazio di Sarri, per di più contro un avversario di rilievo come l’Inter. In casa i bianco azzurri mantengono così la loro imbattibilità che dura ormai da 17 partite, con un invidiabile score di 15 vittorie e 2 pareggi.
Questa volta c’è stato bisogno di tre reti, come non accadeva dal 2013 contro l’Inter, e anche di un rigore che porta la Lazio a essere quella che ne ha ricevuti di più nelle ultime tre stagioni, tra tutti e cinque i maggiori campionati europei: sono 32 i rigori a favore ricevuti.
#9 Non basta Perisic
Il rigore siglato da Perisic aveva messo l’Inter sulla strada giusta, confermando anche la buona vena dal dischetto per il croato, che diventa anche il primo giocatore capace di segnare almeno un rigore sia di destro che di sinistro da quando Opta raccoglie questo dato (dal 2004 in poi quindi).
Un avvio sprint per l’Inter, che in effetti è anche la squadra ad aver segnato di più nel primo quarto d’ora di gioco, con 5 gol all’attivo (come solo il Verona). La rimonta laziale porta però a un ribaltone che ai nero azzurri non capitava dal luglio 2020 contro il Bologna, quando anche in quel caso passaro in vantaggio per poi essere sconfitti alla fine.
#10 I giovani dello Spezia alla ribalta
Non ci sono solo i tre preziosissimi punti conquistati dallo Spezia nello scontro diretto contro la Salernitana, a dare il sorriso a Thiago Motta. Ma anche una prestazione convincente arrivata peraltro con quella che è al momento la squadra più giovane mai messa in campo in assoluto in Serie A: l’età media dei liguri al primo minuto era addirittura di 23 anni e 201 giorni.
Tra questi due dei più giovani stranieri in assoluto come Antiste e Strelec, ma anche un Kovalenko decisivo che segna il 4° gol da fuori area per lo Spezia, più di qualunque altra squadra in questa stagione. Male solo in difesa, dove il gol di Simy ha portato a 24 le partite consecutive dove subisce almeno una rete.