A una giornata dal termine, i primi verdetti definitivi sono finalmente arrivati anche in Serie A, soprattutto per quanto riguarda la zona bassa, con Venezia e Genoa che sono ormai matematicamente retrocesse.
I numeri, più della logica, lasciano invece aperto uno spiraglio per lo scudetto, che si giocherà tutto negli ultimi novanta minuti con il Milan però letteralmente a un passo.
Poi la zona Europa (con i posticipi a dare ulteriori possibili conferme), l’ultima di Insigne allo stadio Maradona, il derby emiliano stravinto dal Sassuolo, lo Spezia che festeggia la salvezza (così come la Sampdoria, senza nemmeno scendere in campo), e Juric che festeggia proprio nella sua ex Verona.
Insomma anche questa volta tanti spunti e curiosità che vediamo di riassumere nel nostro ormai consueto riepilogo del lunedì.
1. Secondo “match-ball” fallito
La rimonta della Salernitana ha i confini di un’impresa epica, eppure proprio sul più bello e per la seconda volta, gli uomini di Nicola falliscono proprio il loro match ball salvezza. Era capitato nella scorsa settimana proprio contro il diretto rivale, il Cagliari (che aveva agguantato il pareggio in extremis) ed è accaduto di nuovo in toscana, in una partita pazzesca dove i granata hanno saputo rimontare il gol di svantaggio, salvo poi sparare al vento il rigore del possibile 1-2 con Perotti accasciato in lacrime (per lui è solo il terzo rigore sbagliato in Serie A a fronte di 22 calciati). Sarebbe stata la matematica salvezza, ora da trovare sul campo nell’ultima sfida casalinga contro l’Udinese.
Errori e sfortune a parte, i numeri fanno ben sperare i campani, arrivati alla settima partita utile di fila (record nella sua storia in Serie A) con tanto di record di conclusioni in una partita, ben 28 contro l’Empoli. C’è poi anche il decimo gol di Bonazzoli, terzo giocatore ad andare in doppia cifra nella storia della Salernitana (nel massimo campionato).
2. Il Toro di Juric batte il suo passato
Stagione in crescendo per i granata, che oltre alla acclarata solidità difensiva sta proprio in questo finale trovando continuità anche in attacco, soprattutto in trasferta: almeno un gol in tutte le ultime cinque esterne, otto nelle ultime tre (ovvero solo uno in meno di quanto segnato in tutte le precedenti 16 trasferte di stagione). Non a caso proprio fuori casa il Toro ha trovato ben cinque vittorie in campionato, una in più di quanto fatto in tutte e tre le annate precedenti.
Traguardo importante anche per il “Gallo” Belotti, che varca la soglia delle 250 presenze in maglia granata (probabilmente le ultime stando alle voci di mercato), ma anche per Brekalo che con il suo settimo gol in campionato eguaglia il suo record in una singola stagione (sette anche lo scorso anno). Decisamente meno positiva invece, la 200° gara di Kevin Lasagna in Serie A.
3. Thiago Motta trova la salvezza
Si è tanto decantato la stupenda scorsa stagione di Italiano allo Spezia con tanto di salvezza e 39 punti raccolti, ma vale la pena sottolineare come forse la cavalcata di Thiago Motta di quest’anno sia stata ancora più epica considerato il mercato praticamente bloccato (con una squadra probabilmente meno forte della precedente) e un’esonero che a fine 2021 sembrava praticamente cosa fatta.
Nella vittoria contro l’Udinese c’è il (grande) zampino del solito Daniele Verde, arrivato a quota 14 gol complessivi con la maglia dello spezia nella massima serie (nessun calciatore ligure ha fatto meglio) oltre ad aver partecipato a 14 reti anche in questo singolo campionato (8 gol e 6 assist, anche in questo caso miglior assist-man bianco nero dell’annata).
Dall’altra parte, nonostante la terza sconfitta interna consecutiva per i friulani, c’è da incorniciare la stagione di Nahuel Molina, al suo settimo gol in campionato (è il difensore con più reti tra i cinque top campionati) e Iyenoma Udogie, sette partecipazioni a gol per lui (4 gol e 3 assist, ovvero il miglior rendimento di Serie A per un calciatore nato dal 2001 in avanti).
4. La Roma di ferma sui pali
Un Venezia ormai retrocesso ha fatto soffrire i giallo rossi, che pure hanno fatto di tutto per portare a casa questi tre punti necessari per la volata per l’Europa. Che qualcosa non stia girando al meglio per la Roma lo dimostra anche l’assenza di vittorie nelle ultime cinque giornate (solo tre pari e due sconfitte), ma quella contro i lagunari forse merita un discorso a parte.
Lo dicono, impietosi, i numeri. 46 conclusioni (da quanto OPTA raccoglie il dato solo l’Atalanta contro l’Empoli nel 2019 ne ha contata una in più), 20 calci d’angolo e per chiudere 4 legni in una sola partita (record per la Roma da quando è disponibile questo dato). Lorenzo Pellegrini in stagione ne ha colpiti da solo ben 6 (solo Mbeumo nei top campionati europei ne ha raccolti altrettanti).
Unica nota positiva, la partita da titolare di Leonardo Spinazzola, tornato in campo dal primo minuto a 419 giorni di distanza dall’ultima volta (nel marzo 2021 contro il Napoli).
5. Il Sassuolo c’è, il Bologna no
C’era da riscattare il pesante 0-3 dell’andata per i nero verdi, che restituiscono (quasi) il capotto con una partita sontuosa, con i felsinei però già in infradito, come sottolineato amaramente dallo stesso Sinisa a fine partita.
A incidere sulla partita la doppietta di Scamacca, che arriva a quota 16 reti in stagione, che diventa il più giovane attaccante a raggiungere quella cifra dopo Haaland, Vinicius Junior e Vlahovic. L’attaccante è anche l’unico giocatore insieme ad Immobile ad aver raggiunto la doppia cifra in trasferta (11 per lui, 15 per il laziale).
Record anche per Domenico Berardi, che tocca quota 14 assist in stagione, diventando il primo giocatore italiano a farne tanti da quanto la Serie A è tornata a 20 squadre.
Nei top cinque campionati in Europa, solo Mbappè (25 reti e 17 assist) e lo stesso Berardi sono arrivati ad almeno 15 reti e almeno 14 assist. Anche le 29 partecipazioni totali a reti sono un record assoluto per un giocatore del Sassuolo in Serie A.
6. Lacrime e vittoria in salsa partenopea
In campo tutto è filato liscio per il Napoli, come sempre in queste ultime tre giornate per altrettante vittorie. Peccato siano arrivate troppo tardi rispetto alla corsa scudetto, vanificata dal misero punto raccolto nelle tre precedenti. Ma come detto, proprio quando il peso della vittoria per forza è svanito, sono arrivati sempre i tre punti.
Le lacrime quindi sono sia per i rimpianti di quel che sarebbe potuto essere, sia per il commiato al capitano, Lorenzo Insigne, alla sua ultima partita davanti al suo pubblico. Il rigore sbagliato e poi ripetuto con gol, lo incorona come secondo miglior marcatore di sempre del Napoli (con 122 dietro al suo compagno Mertens con 148), oltre ad essere il giocatore che ha segnato più rigori in stagione in tutti e cinque i principali campionati europei (nove).
Victor Osimhen invece raggiunge 50 presenze in Serie A, realizzando il suo 14° gol in stagione (sette dei quali di testa, tre dei quali con assist dello stesso Di Lorenzo).
7. La vittoria della speranza
Fa bene Lautaro a rammaricarsi per quella partita contro il Bologna, visto che proprio lì si è probabilmente spezzato il sogno scudetto dei nero azzurri. E questo nonostante per lui sia arrivato il 20° gol stagionale in quel di Cagliari (sesto giocatore dell’Inter ad arrivare a quella soglia stagionale prima dei 25 anni), miglior marcatore da inizio marzo a oggi con 10 reti nel periodo.
Bottino pieno di punti e risultato che poteva essere anche più ampio, se consideriamo i tre legni presi dall’Inter (non le succedeva dal 2019). Per i nero azzurri la stagione in trasferta finisce con 39 punti raccolti fuori dalle mura amiche, terza miglior prestazione di sempre dopo i 49 del 2006/07 e i 42 del 2019/20.
8. Milan, è quasi fatta
Se l’Atalanta era lo scoglio più pericoloso per il sogno scudetto del Milan, l’onda di Pioli sta ora quasi per arrivare incolume a riva. Una prova di forza avvalorata dal 17° “clean sheet” in stagione (nessuno ha fatto meglio) oltre che dagli 83 punti raccolti come solo nel 2005/06 era riuscita a fare (allora 88).
In rete forse i due migliori rappresentati dell’annata rosso nera. Rafael Leao che mette a segno il suo 11° gol in campionato (uno in meno di quanto fatto in totale nelle due stagioni precedenti) e arriva alla partecipazione in ben 6 reti da metà aprile a oggi (tre gol e tre assist). E poi Theo Hernandez, unico difensore nei top cinque campionati con almeno cinque gol e cinque assist in ognuna delle ultime cinque stagioni giocate.
9. Arrivederci Genoa. Arrivederci Venezia.
E come detto sono arrivati anche i primi verdetti definitivi in zona retrocessione, con Venezia e Genoa che disputeranno il campionato di Serie B nella prossima stagione. I rosso blu del resto sono la squadra che ha preso meno punti in trasferta (solo 11 in 19 gare esterne) oltre a chiudere con il peggior attacco in assoluto (appena 27 reti al momento) e quella con minor vittorie di tutte (appena 4 in stagione).
Non va meglio al Venezia, che era arrivato a dieci sconfitte di fila prima delle ultime due giornate, oltre a essere la squadra che ha effettuato meno conclusioni in assoluto (solo 9.4 a partita) e quella che viceversa ne concede di più agli avversari (17.5 di media). Retrocessioni insomma che tutto sommato rispecchiano i numeri della stagione.
10. Sfida per l’Europa
Rimangono da giocare nel posticipo del lunedì due partite che potrebbero segnare la corsa per i posti in Europa. La Lazio con una vittoria si garantirebbe un matematico quinto posto, anche se per la Juve una seconda sconfitta consecutiva (tre con la finale di Coppa Italia) segnerebbe un’epilogo assolutamente da evitare per una stagione già da record negativo (nessun trofeo in bacheca come non capitava da dieci anni).
Grande occasione invece per la Fiorentina, che nonostante le tre sconfitte nelle ultime quattro giornate, ha la possibilità vincendo contro una Sampdoria già salva (data la sconfitta di Genoa e Cagliari), di superare la Roma e giocarsi tutto nell’ultima giornata. Inutile dire che sarebbe un traguardo storico per Italiano, che già sta facendo numeri da record per i toscani e soprattutto ha in mano una squadra giovane con tante possibilità per il futuro.