Quando si parla di LeBron James c’è sempre aria di record, di situazioni uniche nel suo genere e di primati. L’ultimo, in ordine di tempo, è l’ennesima inclusione in un All-NBA team (quest’anno il terzo della lega), che lo fa diventare il giocatore più anziano a ricevere questa onorificenza, dopo essere stato il più giovane, quando aveva 20 anni e indossava la casacca dei Cleveland Cavaliers.
Sono ben 20 le volte in cui LBJ è stato incluso tra i migliori giocatori della stagione NBA, praticamente tutta la carriera tranne l’anno da rookie.
Ennesima conferma della qualità di un giocatore immenso – per tutti il più forte di sempre – che ha saputo lavorare maniacalmente e precisamente con e sul proprio corpo, modificandolo nel corso del tempo in base alle necessità che sentiva in un determinato periodo storico: come quell’estate in cui perse 10kg perché convinto che l’eccessivo peso potesse incidere sulle sue articolazioni, quindi sulle prestazioni e di conseguenza sulla carriera. Non ha ancora deciso di ritirarsi, e visti i numeri e i record che ancora riesce a sbriciolare, sembra che questa notizia sia ancora molto lontana dall’arrivare. Per la fortuna di tutti gli appassionati di basket.