La Virtus Segafredo Bologna è già in finale. I campioni in carica hanno superato i primi due turni senza intoppi, regolando Carpegna Prosciutto Pesaro e Bertram Derthona Tortona con due 3-0 a senso unico.
Se la sfida dei quarti si proponeva, già sulla carta, abbordabile, la Virtus ha invece dovuto alzare il proprio livello in semifinale per piegare Tortona, matricola super-ambiziosa e capace di piazzarsi tra le prime quattro del campionato nel suo primo anno in Serie A.
Tornike Shengelia, qualità costante nella serie con Tortona
I grandi veterani e campioni delle Vu Nere hanno fatto la differenza, come previsto. In gara-1, Marco Belinelli è stato strepitoso con 25 punti, 19 dei quali nel solo quarto periodo.
In gara-2, Milos Teodosic ha spaccato la partita costruendo un break pesantissimo di 8-0 in solitaria in avvio di ripresa. Ma il più continuo, in tutte le gare, è stato probabilmente Tornike Shengelia, capace di tenere un livello costante di alta qualità.
Il georgiano, arrivato a inizio marzo assieme a Daniel Hackett dall’esodo del CSKA Mosca, sta tenendo fede alle grandi aspettative. Dopo aver coperto un ruolo fondamentale nella conquista dell’Eurocup con annessa qualificazione alla prossima stagione di Eurolega, Shengelia diventato ormai un pezzo-chiave del puzzle di coach Sergio Scariolo anche per i progetti di bis nel nostro campionato.
Nella serie vinta contro Tortona, il georgiano è sempre andato in doppia cifra in fase realizzativa, chiudendo con 12.7 punti, 5.3 rimbalzi e 3.7 assist, per un complessivo 16.0 di valutazione media.
Una serie giocata in crescendo
I numeri di Shengelia sono migliorati di partita in partita. In gara-1, nonostante qualche problema in lunetta (3/8), ha fornito assieme a Mam Jaiteh una dimensione interna importante per l’attacco della Virtus, ispirato sul perimetro da Marco Belinelli. Inoltre, ha saputo farsi valere anche a rimbalzo con 9 catturati, suo massimo nella serie.
In gara-2, i punti sono diventati 13 con un coinvolgimento ancora maggiore in attacco (5/11).
Shengelia ha sorretto il sistema della Virtus per buona parte dei primi tre periodi, trovando vantaggi con i suoi movimenti in post-basso. E il suo canestro del +13 alla metà del terzo quarto, una splendida schiacciata in contropiede, si è tramutato nel colpo di grazia per abbattere una Tortona già scricchiolante.
In gara-3, quella decisiva, giocata in trasferta, Shengelia è stato determinante sin dalla palla a due. Il suo ottimo approccio ha permesso a Bologna di costruire nei primi minuti un cuscinetto di margine in doppia cifra, determinante per assorbire il tentativo di rimonta avversario e per poter controllare e amministrare la partita che, sulla carta, si presentava come la più difficile della serie.
Shengelia ha chiuso con 14 punti e 6/10 da due, massimo nella serie, coprendo un ruolo di protagonista anche nelle battute conclusive: sua la giocata da tre punti per il +10 a poco più di due minuti dalla sirena, e suo un assist spettacolare per Weems che ha mandato definitivamente i titoli di coda.