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I risultati delle prime tre giornate di Eurolega dicono che la Stella Rossa di Belgrado sia la squadra più eccitante della competizione. Unica formazione a punteggio pieno (tre vittorie in altrettante partite), ha già ottenuto uno scalpo assai importante, quello del Fenerbahce – considerata una delle grandi favorite alla vittoria finale – superandola sul proprio parquet.

Ma questi risultati possono far passare la squadra di coach Ioannis Sfairopoulos soltanto come una sorpresa, o c’è di più?

Guardando il roster è facile intuire che, probabilmente, la costruzione dello stesso sia stata fatta davvero molto bene, perché mixa elementi esperti della competizione, come Teodosic, Nedovic e Kalinic, a delle stelle in continua ascesa, che possono portare una squadra ancora considerabile underdog in cima alla competizione più importante d’Europa.

Un folto gruppo “italiano”

Per chi segue o ha seguito negli ultimi anni la LBA, è facile riscontare nomi assai noti nel roster biancorosso, che molto bene hanno fatto tra i nostri confini. Il primo a cui pensare è chiaramente Milos Teodosic, che una volta lasciata la Virtus Bologna ci ha messo pochissimo a diventare leader della Stella Rossa, che guida pur avendo fin qui giocato appena sette minuti in una sola delle tre partite disputate in campo internazionale.

Poi c’è Nemanja Nedovic, che a guardare le cifre oggi sarà visto come un enorme rimpianto per l’Olimpia Milano: il serbo è il miglior realizzatore dei suoi e viaggia a 15.7 punti di media, cui aggiunge due assist, due falli subiti e 14 di PIR (la valutazione secondo i parametri di EL). Scorrendo la lista troviamo poi Mike Daum, ex Tortona, che in tre partite ha tenuto una media di sette punti realizzati con oltre l’87% da due, quattro rimbalzi e otto di valutazione. Infine Ognjen Dobric: poco più che meteora l’anno passato alla Virtus Bologna, con la Stella Rossa, impiegato mediamente sette minuti, tira con il 50% dal campo.

Blocco esterni da prima della classe

Detto degli italiani, chi fa la differenza in questa squadra fin qui, oltre al citato Nedovic, sono gli altri esperti del gruppo: Bolomboy, Canaan, Kalinic e Miller-McIntyre, considerando l’ancora relativo l’impatto di un giocatore che, personalmente, penso possa diventare un crack del basket europeo, Yago Dos Santos.

Bolomboy è quel tipo di giocatore interno che a questo livello ha interiorizzato talmente tanta esperienza e “botte” da poter essere oggi uno dei punti di riferimento non solo della squadra ma della competizione. Stesso discorso vale per Kalinic, la cui conoscenza del mondo Eurolega e del gioco consente al team di avere un faro in qualsiasi zona del campo, anche dalla panchina.

Note di merito, e di sempre maggiore crescita a questo livello, per Isaiah Canaan e Codi Miller-McIntyre, esterni dal talento indiscutibile che possono diventare sempre più tra i volti principali del torneo. Canaan, reduce da due stagioni di buon livello all’Olympiacos, è un tassello da prima della classe per la formazione serba; giocatore dalla lunga esperienza oltre oceano, che forse non ha ancora trovato in Europa il posto perfetto dove esprimersi, ma le prime partite europee con la Stella Rossa fanno sognare i tifosi di Belgrado: 12 punti di media col 46% da due e il 37% da tre.

McIntyre è alla seconda prova con una squadra che può puntare ai playoff di Eurolega, dopo averli raggiunti, uscendo però subito dopo, con il Baskonia l’anno scorso. Esterno con capacità di essere determinante durante la partita, viaggia a 8 punti e soprattutto 7.3 assist di media a gara, che ne fanno ad oggi il miglior passatore della competizione, davanti a Campazzo (6.5).

Sono talmente tanti i giocatori di talento ed è così forte, al momento, l’impatto di squadra che la Stella Rossa sta riuscendo ad esprimere durante le gare di Eurolega, che non possiamo probabilmente già più considerarla una sorpresa. La formazione di Sfairopoulos può coscienziosamente lottare per i playoff e conquistare altri scalpi importanti, se tutti i suoi giocatori di riferimenti resteranno integri fisicamente.