È Scafati a seguire Verona (che ha avuto la meglio su Udine) nella serie A di basket.
Al PalaMangano non c’è stata partita in gara 5, con i campani che hanno fatto un sol boccone di una Pallacanestro Cantù incapace di reagire alla prova di forza dei padroni di casa.
Scafati, praticamente un rullo compressore sul parquet amico, si è imposta con il punteggio di 73-60, con i primi due parziali che si commentano da soli (21-11 e 19-8) e con la squadra allenata da Rossi che è andata all’intervallo lungo su un comodo +21.
Il tentativo di rimonta degli uomini di Sodini è stato davvero poca cosa, alla terza pausa erano sotto ancora di 19, mentre nel quarto quarto i campani hanno controllato con serenità fino alla sirena conclusiva.
Clarke, con 18 punti, è stato il migliore realizzatore dell’incontro, mentre tra gli ospiti del tutto inutili i 14 messi a referto sia da Bayehe che da Bucarelli. A fine gara il coach dei brianzoli ha faticato a parlare.
“Non è il momento di alcuna parola – ha ammesso sconsolato -. C’è troppo dispiacere e la consapevolezza che la squadra che ha vinto è quella ad aver meritato di più. Ovviamente il dispiacere è talmente grande che non devono esserci parole ulteriori rispetto a questo commento. Non è il momento di parlare“.
Milano con vista scudetto
Di tutt’altro umore, ovviamente, Ettore Messina.
L’Olimpia Milano, battendo nuovamente la Virtus Bologna, si è portata sul 3-1 nella serie e ora è a una sola vittoria dalla conquista dello scudetto.
“I nostri tifosi hanno esultato nei momenti buoni della squadra ma soprattutto ci hanno sostenuto in quelli difficili. Quando hai questo tipo di sostegno, riesci anche a dare qualcosa di più. Avevamo cominciato bene il terzo quarto, ma abbiamo avuto un momento di flessione in cui abbiamo buttato via qualche palla, tutte le cinque che abbiamo sprecato nell’arco della gara, poi il quarto periodo è stato impeccabile, abbiamo difenso molto bene e dalle palle recuperate, 14 in tutto, sono state alimentate la fiducia e la lucidità dell’attacco. Adesso siamo in una buona posizione, ma c’è ancora tanto basket da giocare” ha osservato il navigato coach dei biancorossi.
I ragazzi di Messina si sono imposti per 77-62, grazie soprattutto a un quarto quarto devastante nel quale si è concretizzato un parziale di 18-0 costruito dalla difesa e rifinito dall’attacco che di fatto ha chiuso la partita con le Vu Nere, capaci di mettere a referto solamente sette punti nei dieci minuti conclusivi dell’incontro del Forum di Assago.
Giovedì si torna in casa di Marco Belinelli e compagni che sono con le spalle al muro: basterà che perdano ancora una partita perché debbano scucirsi il tricolore dalla canotta e consegnarlo alle Scarpette Rosse.
Scariolo non ha ancora alzato bandiera bianca: “Mi aspetto un forte appoggio dei nostri tifosi miscelato a concentrazione, competitività e carattere da parte dei miei. Belinelli non è riuscito ad accendersi anche se avevamo provato a metterlo nel quintetto iniziale. Non è stata la sua serata: è un grande campione, recupererà senz’altro. Stiamo giocando contro una squadra che negli ultimi due anni è stata tra le prime di Eurolega, dobbiamo dimostrare di poter pareggiare la loro competitività“.