Tra le possibili sorprese della prossima stagione di LBA c’è la Givova Scafati, che ha costruito un roster interessante, che potrebbe stupire come deludere, poggiato sull’esperienza di Pinkins e Stewart e sulla speranza di trovare in Mason e Gray le punte di diamante che potrebbero far svoltare la stagione.
Tanta attesa su Marcelo Nicola, che dopo l’esperienza non del tutto positiva di Treviso (22-23) riparte da un progetto nuovo, dove ritrova Zanelli e l’ultimo arrivato, Sorokas. Per il coach argentino naturalizzato spagnolo un’occasione d’oro per farsi valere da allenatore nel nostro campionato, puntando a qualcosa di più di una semplice salvezza, obiettivo di partenza della società campana.
Il mercato
Unico superstite della passata stagione il giocatore che forse ha più rappresentato la piazza scafatese dal ritorno in massima serie: Kruize Pinkins. Eletto, doverosamente, capitano del team, il centro statunitense è un perno importante su cui porre le fondamenta di una squadra ricostruita.
Interessanti gli arrivi di Frank Mason (100 presente in NBA) e Rob Gray (MVP delle Finali di Eurocup del 2021), play e guardia sui quali dovrebbe basarsi il gioco perimetrale della squadra, con Pinkins a costituire il totem dell’area pitturata pronto a prendersi le proprie responsabilità. Di rilievo anche l’innesto di Elijah Stewart, che conosce il campionato avendo giocato nella vicinissima Napoli (occhio al derby) ed è reduce dall’essere stato il capocannoniere del torneo israeliano con 20.7 punti di media. Novità assoluta infine è Sage Tolbert, miglior ala grande dello scorso campionato ungherese, dove ha chiuso con 10 doppie-doppie e 15.9 punti di media.
Chiudiamo con il gruppo italiani, interamente nuovo: Zanelli è ben noto a Nicola, che lo aveva e lo avrà come vice play di assoluta affidabilità; Miaschi esce da una splendida stagione con Treviglio in A2 e può essere quella mina vagante pronta a dare fastidio nelle rotazioni; Ulaneo è reduce da una stagione di lancio a Varese ed è, di fatto, l’unico centro di ruolo nel roster e infine Babilodze, georgiano di formazione scafatese che chiuderà il gruppo da dodicesimo.
Quintetto e rotazioni
Una squadra tutta nuova avrà bisogno di un po’ di tempo per rodarsi e conoscere bene le proprie gerarchie, che però possiamo delineare in questo modo. A iniziare i match dovrebbero essere Mason, Gray, Stewart, Sorokas e Pinkins da centro, in attesa probabilmente di firmare un pivot da quintetto.
La rosa permette di avere soluzioni interessanti anche dalla panchina, da dove Tolbert, Miaschi, Zanelli e Sorokas potrebbero essere dei validi supporti in una squadra che dovrebbe riuscire a puntare a qualcosa di superiore a una semplice salvezza.
Il coach
Come anticipato, per Marcelo Nicola sarà la grande occasione del riscatto. A Treviso aveva provato a mettere in campo le proprie idee, lanciando anche giovani come Faggian, promosso in quintetto e supportato in ogni occasione. Per fare un parallelismo, potrebbe essere la soluzione perfetta per Miaschi, che partendo dalla panchina potrebbe, a lungo andare, trovare un po’ di spazio, così come Ulaneo. La società gli ha messo a disposizione una rosa di buon talento e discreta esperienza: Pinkins, Gray, Mason e Tolbert sono chiamati ad essere i pilastri di questa compagine, nella quale Nicola dovrà cercare di distribuire al meglio le responsabilità.
Obiettivo stagionale
Partire dalla salvezza, tranquilla e sicura, per poi sognare un posto ai playoff. Come scritto nel titolo, Scafati dà l’idea di squadra frizzante, dalla quale aspettarsi qualsiasi cosa: tanti alti e altrettanti bassi. Dovessero essere maggiori i primi, è pensabile che la squadra lotti già per un posto alle Final Eight e successivamente per i playoff; dovessero invece prevalere i bassi allora ci sarà da lottare per restare in massima serie. La sensazione personale è che ci siano squadre, almeno a bocce ferme, inferiori a quella allestita dal presidente Longobardi.