La Germani Brescia è ripartita con grandissime novità, a partire dalla panchina, dove l’esordio di Peppe Poeta da capo allenatore desta curiosità e anche qualche, doverosa, perplessità. L’ex assistente di Messina, noto a tutti per essere un ottimo uomo spogliatoio quando era giocatore, è atteso alla prova della panchina, quella vera, quella dove dovrà essere lui a dirigere l’orchestra senza poter intervenire direttamente in campo.
Per farlo avrà a disposizione dei pretoriani, suoi e della Leonessa Brescia, come Della Valle, Cournooh, Burnell e Bilan, rimasti dopo l’ottima stagione disputata l’anno passato e una società che gli ha messo a disposizione due giocatori dall’assoluto e comprovato valore internazionale: Chris Dowe e Demetre Rivers, che ha chiuso la scorsa stagione allo Zaliris Kaunas di Andrea Trinchieri.
Il mercato
Il preambolo ci ha già detto molto del mercato della Germani, che ha mantenuto l’ossatura principale della squadra che per buona parte della passata stagione condusse la classifica del campionato. Della Valle, Cournooh, Burnell e Bilan costituiscono un’ottima base da cui partire: giocatori affidabili e di primissimo livello in LBA.
A loro aggiunti tre nuovi playmaker: Chris Dowe, nelle ultime due stagioni in Italia tra Sassari e Tortona; Nikola Ivanovic, pluridecorato esterno montenegrino che ha vinto 10 campionati e 10 coppe tra Montenegro e Serbia e il giovane Lorenzo Pollini, 17enne impegnato la scorsa estate con la Nazionale Under 18 guidata da Marco Sodini.
E poi c’è Demetre Rivers, ala statunitense che ha raccolto in carriera molto meno di quello che il suo talento avrebbe fatto immaginare, già visto in Italia l’anno passato con la maglia di Scafati. Tra le novità anche Giancarlo Ferrero, giocatore esperto che conosce molto bene la Serie A, Joseph Mobio, visto in A due stagioni fa a Cremona e reduce da un’ottima annata con Trapani in A2 e Maurice Ndour, centro senegalese profondo conoscitore del basket europeo, avendo giocato in Israele e Russia dopo essere passato, seppur per poco tempo, da Real Madrid e New York Knicks, dove ha collezionato 32 presenze in NBA.
Quintetto e rotazioni
Abbastanza semplice ipotizzare il quintetto con cui Poeta dovrebbe approcciare i match, almeno a inizio stagione: Dowe, Della Valle, Rivers, Burnell, Bilan. Il vantaggio di Peppe è quello di poter attingere con fiducia da buona parte della panchina, perché Ivanovic dovrebbe essere un ottimo cambio in regia, Cournooh può dare una mano in posizione di play e guardia, Ndour e Mobio pronti a sopperire ai cali di tensione di Burnell e Bilan.
La sensazione è che potrebbe mancare qualcosa a livello di guardie, dove Della Valle non è eterno e Rivers non sappiamo quante garanzie possa dare a livello fisico; ma in generale il roster sembra ben costruito, con possibilità di ricorrere al mercato per correggere in corsa.
Il coach
Su Poeta possiamo dire tutto per quanto riguarda l’aspetto umano: le sue capacità relazionali sono ben note a tutto il mondo della pallacanestro; ma per quanto riguarda le capacità in panchina ci prendiamo il tempo di poter oggettivare il nostro parere una volta vista la sua squadra in campo.
Le voci degli atleti da lui allenati parlano di un tecnico assai preparato, che capisce la pallacanestro come pochi altri, con il vantaggio di saperla spiegare e far recepire. Sarà veramente insolito vederlo imbestialito quando le cose non andranno – non siamo abituati – ma per diventare un grande allenatore dovrà passare anche da questo.
Su di lui Brescia ha investito tanto, cambiando totalmente orizzonte rispetto ad Alessandro Magro, che rappresentava un punto di contatto con il passato della Leonessa. Una scelta che va nella direzione del rinnovamento della società lombarda, che anche quest’anno ha deciso di dedicarsi soltanto al campionato italiano.
Obiettivo stagionale
Proprio il singolo impegno potrebbe agevolare la squadra nella preparazione delle diverse partite e, di conseguenza, nei risultati. Per una gara a settimana il roster a disposizione di Poeta è più che buono, un quintetto potenzialmente da prime 4, che avrà bisogno del supporto della panchina per poter poi realmente combattere al fine di restare tra le prime posizioni del torneo.