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Quella appena passata è stata un’estate di respiro per la Dinamo Sassari, reduce da una stagione assai deludente, con un cambio d’allenatore in corsa e risultati altamente sotto le aspettative di un club che ha abituato tutti a viaggiare a ben altri ritmi.

Il mercato ha portato una squadra totalmente nuova, eccezion fatta per Eimantas Bendzius, rimasto per essere capitano e portabandiera di una formazione in cerca di riscatto, e Alessandro Cappelletti, buon cambio nello spot di playmaker. Qualche dubbio sugli italiani scelti per la panchina, mentre Bibbins, Fobbs e Sokolowski sembrano essere elementi per migliorare il risultato della stagione passata, chiusa “solo” con la salvezza.

Il mercato

Possiamo definirlo un mercato a due facce: se per gli investimenti sugli stranieri la società si è spesa – e ha speso – mettendo insieme un gruppo interessante, per quanto riguarda il gruppo italiani, invece, Sassari ha nei soli Tambone, Udom e Cappelletti (già in rosa) giocatori in grado, ad oggi, di poter essere dei validi campi per la Serie A, con tutto il rispetto per Trucchetti, Veronesi e Vincini, tutti provenienti dall’A2.

Tra le note positive partiamo da Sokolowski, reduce da una stagione da MVP delle Final Eight (vinte) con Napoli e, più in generale, giocatore dalla maturata esperienza nel nostro torneo e in campo europeo. Passiamo poi alla regia, dove Justin Bibbins è chiamato a essere il leader. Californiano, l’anno scorso impegnato a Nanterre, è un giocatore dalla spiccata personalità, con talento offensivo e capacità di creare vantaggio dal palleggio con la sua velocità e il ball-handling. Più volte avversario in Francia di coach Markovic, arriva a Sassari proprio perché bene conosciuto dal tecnico, che ne ha tessuto più volte le lodi. Accanto a lui, nello spot di guardia, è arrivato Brian Fobbs, esterno mancino dal grande 1vs1 che nell’ultima stagione ha giocato a Bonn, in Germania, lasciando il segno in una partita memorabile contro il Bayern Monaco (25 punti con 5/7 da tre e 7 rimbalzi).

Nel reparto lunghi sono state due le aggiunte: Miralem Halilovic e Nate Renfro. Il primo, bosniaco classe ’91 in uscita dal Galatasaray, dovrebbe essere il titolare nel fare coppia con Bendzius, avendo intelligenza tattica e capacità di attaccare l’area per aprire spazi per un “4” tiratore come il lituano; il secondo è un centro americano, con esperienze europee recenti, come quella positiva della passata stagione al Peristeri di Spanoulis, con cui ha raggiunto le Final Four di BCL, perdendo in semifinale. Elemento che fa dell’atletismo la sua dote principale, aggiunge velocità, esplosività e capacità di essere un ottimo rollante nel pick’n roll, andando sempre a rimbalzo e in grado di cambiare su tutti in difesa.

Quintetto e rotazioni

Stando a queste premesse, il quintetto sembra facile da schierare: Bibbins, Fobbs, Sokolowski, Bendzius, Halilovic/Renfro. Su questi cinque c’è curiosità, per vedere come si sono inseriti i nuovi e capire lo stato fisico di Bendzius, ad oggi insieme a Sokolowski vere certezze del roster di Markovic. Panchina decisamente corta, con uno tra Renfro e Halilovic nello sport di lungo, Cappelletti e Tambone sugli esterni e Udom da ala forte. La sensazione è che manchi qualcosa, ma non è detto che, in base a come inizierà il campionato, la società non torni sul mercato per mettere delle pezze, soprattutto nello spot di ala piccola.

Il coach

Arrivato a stagione in corso l’anno passato, ha preso pian piano confidenza con la terra sarda, la sua gente e la società. Sardara non è un presidente facile e a livello economico, nelle ultime stagioni, ha ridotto la mole di investimenti a favore della squadra di basket, ma allo stesso tempo è un molto fedele alla propria terra e ai tifosi, per cui pretende sempre il massimo da tutti i componenti del roster.

A differenza della passata stagione, questa squadra l’ha costruita lui, con giocatori da lui stesso molto conosciuti, vedi Bibbins. Avrà quindi meno scuse in caso di risultati negativi e al contempo la possibilità di costruire il sistema di gioco a lui più congeniale con chi ha scelto lui, provando a giocarsi le proprie carte per arrivare ai playoff.

Obiettivo stagionale

E tra le squadre più difficili su cui fare pronostici. Roster totalmente nuovo, che dipende però molto da chi c’era già (Bendzius e Markovic), nel quale si attendono le esplosioni di Bibbins e Fobbs, su cui sono riposte molte delle speranze per una stagione positiva. Fare meglio dell’anno scorso non dovrebbe essere difficile, ma serviranno alcune giornate per capire quale potrà essere la strada del nuovo Banco di Sardegna.