Nell’Olimpia che punta ad una stagione da protagonista assoluta c’è anche un rampante vice allenatore dal passato cestistico piuttosto brillante.
Il suo nome è Gianmarco Pozzecco. Dopo aver allenato diversi club, l’ex playmaker ha deciso di mettersi in gioco al fianco di Ettore Messina, indubbiamente uno degli allenatori più abili (e vincenti) in circolazione.
Una scelta di crescita
Una scelta motivata e ben ponderata: “Dal mio punto di vista è una scelta talmente ovvia che la domanda suona quasi retorica. Ho 49 anni, non sono giovane, ma mi reputo un allenatore giovane. Ho già fatto il vice di Mrsic al Cedevita Zagabria, rifarlo con Ettore Messina è un’occasione che non potevo perdere. Appaga la mia sete di conoscenza, consolida la mia didattica, stimola la mia curiosità. Al termine di questo percorso sarò un allenatore migliore”, le sue parole alla Gazzetta dello Sport.
In effetti, vederlo al fianco di Ettore Messina lascia straniti. Gianmarco Pozzecco è una “prima punta”, uno di quelli che è abituato a dettare le sue leggi.
A Milano, invece, è una sorta di studente, pronto ad apprendere dal maestro. Ettore Messina ha accettato di buon grado l’idea di avere un ex giocatore di altissimo livello nel suo staff: “Ha pensato che fosse utile avere una fonte alternativa. Mettersi dietro un capoallenatore è una mossa che nessuno fa. È Messina anche perché compie scelte di questo genere”.
In fin dei conti, anche il grande Ettore Messina ha svolto, per diverso tempo, il ruolo di vice allenatore. L’ha fatto ai San Antonio Spurs, lavorando al fianco di Gregg Popovich, uno dei migliori allenatori della storia del gioco.
Un vantaggio tangibile anche per i giocatori, soprattutto per il gruppo degli italiani che ben conoscono il carattere, sempre divertente e stimolante, dell’ex allenatore di Sassari. Appunto, Sassari.
Gianmarco Pozzecco non ha dimenticato la sua tappa alla Dinamo: “È successo a Varese, a Capo d’Orlando e alla Fortitudo. Quel trasporto emotivo io lo vivrò in eterno, ma il distacco fa soffrire. E nel caso di Sassari un po’ di più. Tutti i rapporti iniziano e finiscono, ma in realtà non finiscono mai. Tornare a Sassari sarà complicatamente bello”.
Sassari è comunque il passato. Ora Gianmarco Pozzecco è concentrato su Milano e sulle prossime gare che attendono l’Olimpia. Giovedì il CSKA Mosca in Eurolega, domenica l’esordio casalingo in campionato contro Trento.
Due gare da vincere per continuare a puntare sempre più in alto. “Io odio perdere”, conclude la Mosca Atomica. “Ma a differenza di Messina non sono un vincente nato”.
Gianmarco Pozzecco ha scelto Milano, carissima nemica dei suoi anni da giocatore (e da allenatore), per crescere nella sua nuova incarnazione di coach.
Ma, conoscendolo, ha tutte le intenzioni di tagliare con il club qualche traguardo importante. E, chissà, per guidarlo da head coach, in un futuro non troppo lontano? “Non l’ho mai pensato nemmeno per un secondo, sono interamente concentrato su ciò che sto facendo. Sarebbe irrispettoso anche solo parlarne”. E ha ragione, il Poz. Ma, che si voglia pensarci o meno, quel futuro non è ucronico.
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