Sono diventate quattro le squadre qualificate per le semifinali di conference nei playoff Nba.
Dopo i Boston Celtics, gli unici capaci a completare un cappotto, tra l’altro ai danni degli ambiziosissimi Brooklyn Nets di Kevin Durant, spazzati via in quattro gare, e i Miami Heat, che hanno posto fine alla stagione degli Atlanta Hawks di Danilo Gallinari, pronto a cambiare nuovamente squadra, stanotte a questa lista si sono aggiunte altre due serie candidate al titolo.
Partiamo ancora dall’Est, dove ormai manca all’appello soltanto la vincente della sfida tra i Philadelphia 76ers e i Toronto Raptors, con i canadesi che dopo l’infortunio alla mano di Joel Embiid stanno mettendo in piedi una clamorosa rimonta che non avrebbe precedenti dallo 0-3.
I campioni in carica dei Milwaukee Bucks hanno chiuso i conti con i Chicago Bulls che hanno posto fine in maniera amara una stagione comunque positiva. L’assenza di Zach LaVine è stata un duro colpo per i tori dell’Illinois che nulla hanno potuto contro lo strapotere fisico di Giannis Antetokounmpo e compagni.
Il greco anche in gara-5 ha fatto la differenza con 33 punti e 9 rimbalzi, quasi il minimo sindacale per un candidato Mvp che ora dovrà davvero rimboccarsi le maniche nel prossimo turno contro Tatum e compagni, che in difesa sono stati capaci di annullare un mostro sacro come Kevin Durant.
Passando dall’altra parte del Mississippi, nella Western Conference i primi a conquistare il pass per il turno successivo sono stati i Golden State Warriors, capaci di eliminare 4-1 i Denver Nuggets di Nikola Jokic.
Il centro che anche quest’anno potrebbe essere eletto come miglior giocatore dell’anno ha dovuto nuovamente dire addio in anticipo ai suoi sogni di gloria, nonostante 33 punti e 19 rimbalzi.
Anche coach Steve Kerr, uno che in carriera ha giocato e vinto al fianco di un certo Michael Jordan, gli ha reso omaggio, dicendosi sollevato dall’idea di non doverci più giocare contro.
Il resto della squadra però non si è dimostrato al livello del suo faro, a differenza di quanto successo proprio ai Warriors. Stephen Curry ha fatto il suo a suon di triple, chiudendo a 30 punti, ma a fare la differenza è stato il cast di supporto, con Thompson ormai pienamente recuperato.
La squadra per quasi un lustro ha dominato l’Nba e che ora punta a tornare sul suo trono dovrà ora vedersela con la vincente della sfida tra i Memphis Grizzlies e i Minnesota Timberwolves.
I lupi stanno vendendo cara la pelle, lottando con le unghie e con i denti contro uno scatenato Ja Morant. L’astro nascente ma che ormai è già un all star della franchigia del Tennessee colleziona giocate da highlights ogni sera, con schiacciate incredibili che gli sono valse lo scontatissimo riconoscimento di giocatore più migliorato della lega.
A completare il quadro nella parte alta del tabellone ad ovest ci sono infine Phoenix Suns e Dallas Mavericks in vantaggio 4-2 nelle serie che stanno giocando rispettivamente contro New Orleans Pelicans e Utah Jazz.
Il match point è già sulla loro racchetta.