I Miami Heat sono la prima squadra a strappare il biglietto per le finali di conference dei playoff NBA, superando i Sixers in gara 6 per 99-90.
Mentre le altre serie proseguono, la franchigia della Florida si è già assicurata un posto tra le magnifiche quattro che si giocheranno il titolo.
In attesa di scoprire se ad Est se la vedranno con i Milwaukee Bucks o i Boston Celtics, che se le stanno dando di santa ragione, Jimmy Buttler e compagni si potranno ora godere qualche giorno di relax avendo chiuso i conti in gara 6 contro i Philadelphia 76ers.
La differenza l’ha fatta proprio l’ex Minnesota Timberwolves, che non ha dimenticato di non essere stato preso dalla franchigia della città dell’amore fraterno. Da quelle parti qualche anno fa si è deciso di puntare su Ben Simmons, per un progetto naufragato male, sia per la società che per il giocatore stesso, prima separato in casa e poi volato a Brooklyn dove non ha giocato neanche un minuto mentre Kevin Durant e compagni venivano spazzati via al primo turno.
Al suo posto è arrivato James Harden che però anche stanotte ha decisamente deluso le attese, prima come atteggiamento e poi come numeri (11 punti nella gara decisiva). Joel Embiid, stanco e infortunato, non ha potuto nulla contro una squadra che corre e si diverte, sognando un’altra finale dopo quella persa nella bolla di Orlando contro i Los Angeles Lakers di LeBron James due anni fa.
Dall’altra parte del tabellone, i Phoenix Suns da testa di serie numero uno non hanno ancora chiuso i conti e anzi ora si giocheranno tutto alla bella contro i Dallas Mavericks. In gara 6, infatti, la franchigia del Texas ha rifilato uno schiaffone alle ambizioni dei Suns, superati per 113-86.
Luka Doncic si è caricato la squadra sulle spalle, con un’altra prestazione da più di 30 punti che gli ha permesso di mantenere una media seconda solo a quella di Michael Jordan (32,5 di media a gara). Non male per uno sloveno alla quarta stagione in NBA.
Intanto è stato assegnato il premio di Mvp della stagione regolare, che per la seconda volta consecutiva è finito nelle mani di Nikola Jokic. Come è nel suo stile, il centro serbo ha ricevuto il premio nella sua fattoria, dopo una giornata col suo amato cavallo.
“Mi hanno veramente sorpreso, non me lo aspettavo. Sono venuti fino a quaggiù, nella mia città natale“. I suoi Denver Nuggets sono però già fuori dai playoff e l’obiettivo non può che essere quello di vincere il titolo: “Tutti questi premi individuali sono dati da delle persone che scelgono chi vince, un titolo è una cosa diversa, devi vincerlo. Grazie al mio back-to-back MVP sono in un gruppo d’élite? Non posso paragonarmi a certi giocatori, se pronunci certi nomi, in qualsiasi parte del mondo sanno chi sono. Solo il mio nome è lassù, e penso sia veramente figo“.
Stanotte intanto torneranno in campo anche i Golden State Warriors che potrebbero chiudere i conti contro i Memphis Grizzlies. Stephen Curry e compagni hanno il secondo match point sulla racchetta, stavolta in casa, dopo che il primo è stato annullato dagli orsi, pur privi di Ja Morant per il discusso infortunio subito.