Sono in programma giovedì 25 e venerdì 26 aprile i secondi turni dei playoff di Eurolega, che vedranno le migliori 8 squadre del continente sfidarsi per raggiungere le Final Four. Il primo turno ha già visto tre sorprese, con le vittorie esterne del Maccabi in casa del Panathinaikos, il successo dell’Olympiacos al Palau Blaugrana di Barcellona e quello al fotofinish del Fenerbahce a Monaco. Risultati che mettono già alle strette le sconfitte, chiamate all’immediato riscatto in gara 2, mentre il Real Madrid, vincente in scioltezza alla prima col Baskonia, sembra avere già un piede alle Final Four.
Real Madrid – Baskonia Vitoria-Gasteiz
Senza storia gara 1. I padroni di casa hanno messo la testa avanti nel primo quarto e non hanno fatto altro che proseguire il lavoro con autorità, chiudendo a +16. Per Chus Mateo la possibilità di dare spazio a tutti, trovando punti da 11 dei 12 giocatori scesi in campo (Causer per soli 5″) con Musa, Poirier e Campazzo autori di 34 punti in tre.
A fare la differenza, come preannunciato, i rimbalzi del Real, con i lunghi che ne hanno catturati 21 dei 37 totali, di cui 15 in attacco, dando la possibilità alle merengues di secondi e terzi tiri che hanno aumentato i possessi e così la possibilità di realizzare.
Non sembra poter esserci copione tanto diverso anche in gara 2, dove il fattore campo del WiZink Center potrebbe continuare ad essere decisivo. Il Baskonia dovrà cercare di non sbragare, per poi giocarsi il tutto per tutto nell’una/due gare in casa.
Barcellona – Olympiacos Pireo
Gara 1 è stata vinta dai greci in area. Fall e Wright, con l’aggiunta del rientro in campo di Milunotiv, anche se per pochi minuti nel secondo tempo, hanno fatto la differenza nel pitturato blaugrana, dove la contrapposizione di Vesely ed Hernangomez è stata a dir poco blanda.
I lunghi dell’Oly, soprattutto nel primo tempo, hanno banchettato in area, dando sempre la sensazione che la gara fosse nelle mani dei biancorossi. Il Barça, sospinto da un caldo e rumoroso pubblico e trascinato in campo da Abrines, Rubio e Parker ha sempre inseguito, risalendo fino al -2 a pochi giri di lancette dal termine, ma perdendo palloni sanguinosi e prendendo scelte dissennate che hanno determinato la sconfitta finale.
La sensazione è parsa che i greci avessero qualcosa in più e l’abbiano già dimostrato, ma il Barcellona non può permettersi di giocare senza i lunghi e Satoransky, anch’egli decisamente sottotono rispetto alle aspettative.
Gara 2 rischia di avere lo stesso copione della prima – con la possibilità di vedere maggiormente in campo Milutinov, che renderebbe la vita ancor più dura ai lunghi blaugrana – a meno che Vesely ed Hernangomez non invertano la tendenza vista nella prima uscita, diventando loro i padroni dell’area, soprattutto offensiva, del parquet del Palau Balugrana.
Monaco – Fenerbahce Beko Istanbul
Decisa nel finale, dopo un supplementare, la partita più divertente del primo turno. Feroce partenza del Monaco, andato anche a +14 e recuperato nel finale col pareggio che ha portato la gara all’overtime, dove Sestina – eroe inatteso – l’ha decisa con la tripla del +8, non dando più chances di rimonta ai padroni di casa.
Ha vinto la difesa del Fener, che ha portato James a tirare col 16% da tre (1/6) e il 33% da due (33%), battezzando Okobo (miglior realizzatore dei suoi con 19 punti) e Diallo (10) ma facendo la differenza a rimbalzo, recuperandone 41 contro i 30 del Monaco.
Come avevamo anticipato in sede di presentazione, oltre alla fase difensiva, c’è da considerare lo stato di forma eccezionale di Nigel Hayes-Davis, autore di 19 punti e 7 rimbalzi, ormai leader offensivo della squadra di Jasikevicius. Con lui, oltre all’inedito eroe Nathan Sestina, da annotare sul taccuino i 17 di Nick Calathes, che sornione ha segnato canestri importanti dando la leadership che ci si aspetta alla squadra e vincendo la sfida a distanza con Mike James.
Difficile prevedere cosa possa succedere in gara 2, dove è plausibile una veemente reazione dei padroni di casa, ma questo Fener è molto solido, e potrebbe anche tornare a Istanbul con un match point da giocarsi subito.
Panathinaikos Aktor Atene – Maccabi Playtika Tel Aviv
In una gara 1 con continui cambi di padrone, la sensazione è sempre stata che i “greens” avessero il pallino del match e potessero condurla in porto senza troppi problemi. Ma l’ultimo quarto del Maccabi è stato di quelli memorabili: 17-28 con finale thrilling e Lorenzo Brown che segna il canestro decisivo per il +2 ospite, slancio per il definitivo +4.
In una serata al tiro non clamorosa, il Maccabi trova da tutti i suoi uomini prove di sostanza, con ben 5 giocatori con PIR in doppia cifra, mentre per punti realizzati a spiccare sono Brown (16) e Bonzie Colson (18), giocatore di cui si è sempre parlato poco ma che, nel silenzio, sta giocando un’Eurolega di altissimo livello.
Al Pana non è bastata la doppia doppia di un mai domo Sloukas (12 punti + 13 assist) e i 22 punti di un ormai dilagante Mathias Lessort, ma sono mancati Hernangomez (0/4 da tre), Mitoglou (ben arginato dalla difesa ospite), e Nunn (8 con appena 5 tentativi dal campo).
Come per il Barcellona, gara 1 persa in casa potrebbe rivelarsi un trigger da non sottovalutare per gli uomini di Ataman, che al termine della prima partita si è scagliato senza fronzoli contro gli arbitri. Un rompicapo che, se non si trovano i fili giusti per districarlo, rischia di diventare irrisolvibile e condizionare già dopo due partite – per giunta in casa – i playoff dei greens, attesi a una feroce gare di riscatto.