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Nico Mannion ha cambiato Milano. Esternazione per qualcuno forse esagerata, ma se pensiamo a quanto noi stessi, su queste pagine, siamo stati dubbiosi rispetto all’arrivo del Red Mamba all’EA7 Emporio Armani, effettivamente qualcosa nei risultati e nelle prestazioni dei biancorossi, soprattutto in Eurolega, è cambiata.

I numeri dicono che l’arrivo di Mannion a Milano, voluto a tutto i costi da Messina (criticato anche in quell’occasione perché, stando ai fatti, Mannion non è mai stato fin qui un giocatore determinante a questo livello), ha migliorato l’andamento della compagine meneghina. Sono arrivate tre vittorie in quattro gare di EL giocate, e Nico ha messo a referto le seguenti cifre: 10.5 punti e 6 assist di media a partita, ma soprattutto sono cambiate le statistiche di squadra.

Prima di Nico

Monaco – Milano 93-80 (11 assist, 79 valutazione complessiva)

Milano – Parigi 79-74 (11 assist, 83 valutazione)

Olympiacos – Milano 89-68 (20 assist, 72 valutazione)

Milano – Zalgiris 82-85 (17 assist, 86 valutazione)

Baskonia – Milano 88-83 (16 assist, 90 valutazione)

Milano – Bologna 99-90 (20 assist, 110 valutazione)

Dopo Nico

Milano – Real Madrid 85-79 (16 assist, 99 valutazione)

Alba Berlino – Milano 105-101 dts (22 assist, 115 valutazione)

Partizan Belgrado – Milano 81-88 (21 assist, 109 valutazione)

Milano – Maccabi 98-86 (21 assist, 109 valutazione)

Si muove di più la palla, ne giova tutto il sistema

I numeri dicono palesemente che Mannion ha aiutato l’Olimpia a muovere di più la palla, condizione di gioco che ha portato la squadra a costruire tiri migliori grazie alle penetrazioni e agli scarichi del playmaker ex Varese. Inoltre sono migliorate le valutazioni complessive e in generale tutti i numeri della squadra, che ha avuto a disposizione tiri più aperti e con percentuali più alte.

Ovvio che non sia merito solo di Mannion, ma è evidente come un giocatore della sua tipologia – fino al momento del suo arrivo assente nel roster biancorosso – abbia dato una dimensione diversa rispetto a quella precedente. Se infatti prima la squadra si affidava tanto alle intuizioni di Shields (quando presente) e Mirotic (apparso ultimamente stanco per via del tanto impiego), non avendo in Dimitrijevic e Bolmbaro playmaker di rottura, ma piuttosto di costruzione. Ora la situazione è cambiata, perché con il Red Mamba l’Olimpia ha aggiunto un bravissimo penetratore in grado di cambiare il ritmo alle azioni biancorosse, riuscendo spesso a rompere la prima linea difensiva avversaria e chiamando su di sé gli aiuti. Questo libera i compagni per tiri ad alta percentuale, garantendo una costante pressione sulle difese.

Una soluzione, per un basket sempre molto legato alla tattica e agli schemi, che sta rendendo maggiormente imprevedibile l’attacco dell’EA7, che ora ha a disposizione armi diverse per confrontarsi con le forti compagini continentali. Non possiamo ovviamente ancora dire Milano sia totalmente cambiata e ora vincerà l’Eurolega, ma sicuramente l’approdo di Nico Mannion in biancorosso ha modificato il modo di giocare della squadra di Messina, che probabilmente ha pescato il classico coniglio dal cilindro. Ora c’è da lavorarci su, perché arrivare nelle prime 10 posizioni di Eurolega e giocarsi i playoff non è impossibile.