Sia l’Olimpia Milano che la Virtus Bologna sono state sconfitte nelle gare di Eurolega che le hanno viste impegnate. I biancorossi hanno ceduto a Berlino sul campo dell’Alba, con i tedeschi che si sono imposti con 20 punti di margine (83-63). I bianconeri, invece, hanno perso sul parquet amico con i lituani dello Zalgiris Kaunas, che hanno appena messo sotto contratto Achille Polonara, uno degli obiettivi di mercato del club felsineo: 87-77 per i nipotini di Arvydas Sabonis, che hanno messo 10 punti tra loro e gli avversari nell’ultimo quarto.
“I nostri avversari hanno giocato una buonissima partita e hanno meritato di vincere – ha sottolineato il coach delle Scarpette Rosse, Ettore Messina -. Noi, come del resto si sa, abbiamo i nostri problemi, ma oltre a questo abbiamo perso 17 palloni e concesso 16 rimbalzi offensivi al nostro avversario. Questo ha fatto la partita. Le percentuali di tiro non puoi sempre controllarle e abbiamo tirato molto male. Ma questo fa parte delle regole del gioco, i problemi sono stati altri: ad un certo punto siamo tornati credo a sei punti di distanza e in quel momento abbiamo perso palla, perso palla, perso palla in tre possessi consecutivi. I miei giocatori sono buoni giocatori, ci tengono, e in certi momenti hanno provato alcuni di loro a salvare la patria da soli, giocando uno contro cinque. Non è questo il modo di rimediare ad una sconfitta, contro una difesa ben organizzata e aggressiva come quella dell’Alba. Questa è la situazione, possiamo solo metterci a lavorare e pensare alla prossima partita di venerdì”.
Insoddisfatto, ovviamente, anche Sergio Scariolo, il timoniere virtussino. “Non abbiamo l’ansia della classifica, non siamo una squadra che può permettersi di avere ansia da classifica – le sue parole -: noi competiamo, abbiamo perso una partita che in una condizione di forma buona avremo potuto vincere e abbiamo vinto partite contro squadre più affermate. Abbiamo avuto una partenza davvero lenta poi abbiamo lottato fino alla fine del terzo quarto. All’inizio dell’ultimo quarto Taylor ha fatto la differenza e loro hanno ricostruito il gap che non era decisivo in quel momento ma ci ha abbattuto psicologicamente. La differenza è stata nei tiri liberi e nei rimbalzi ed è stato l’aspetto più influente. Lo Zalgiris ha giocato in maniera dura: sapevamo che i rimbalzi sarebbero stati cruciali ma non abbiamo fatto abbastanza. Pensiamo alla prossima gara in cui avremo un’altra grande battaglia da giocare. Diversi loro giocatori hanno fatto la differenza sfruttando i nostri punti deboli in difesa. Dietro poi non abbiamo avuto l’energia sufficiente perché quando andavamo ad aiutare difensivamente non riuscivamo a prendere il rimbalzo. Nulla di illogico, dobbiamo essere sia nell’uno contro uno che nell’aiuto difensivo più consistenti, cattivi e presenti. Anche se si comincia una partita male dobbiamo sapere che c’è tempo per raddrizzarla. Ovvio che lo sforzo che si fa per rientrare in partita poi lo si può pagare in una situazione in cui non siamo in un momento di forma brillante e abbiamo alcuni giocatori con problemi fisici”.