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Nonostante l’anno passato sia trascorso a inseguire quella che alla fine è stata una salvezza complicatissima, la Nutribullet non ha rivoluzionato il proprio roster, bensì lo ha solo puntellato, conscia probabilmente del fatto che coach e giocatori fossero già forti e potessero rilanciarsi dopo la disgraziata stagione passata.

Le certezze di Treviso di chiamano Vitucci in panchina, Bowman, Harrison, Olisevicius e Paulicap in campo, ai quali sono state aggiunte pedine molto stuzzicanti come Mascolo (venuto per giocare dopo le panchine alla Virtus Bologna), Mazzola (desideroso di rifarsi dopo l’infortunio e la retrocessione di Pesaro) e soprattutto Macura, cacciato ai tempi dalla Tortona di Ramondino (con cui il rapporto non era mai sbocciato) e rientrato in Italia dopo un anno di stop per via dei problemi alla schiena.

I presupposti sembrano buoni per disputare una stagione totalmente diversa rispetto a quella passata: la salvezza tranquilla sembra un obiettivo facilmente raggiungibile, ma la sensazione è che si possa fare molto di più.

Il mercato

La società trevigiana ha voluto mantenere le basi della formazione che l’anno scorso ha ottenuto la salvezza, faticando probabilmente oltremodo rispetto alle aspettative iniziali.

Così sono rimasti quasi tutti: Bowman, Harrison, Olisevicius, Paulicap e Mezzanotte, che conoscono già molto bene l’ambiente biancoblu (che chiede tanto in termini di aspettative dei tifosi) e coach Vitucci, la certezza della società, la quale gli ha dato fiducia anche dopo il filotto di 9 sconfitte dell’inizio della passata stagione.

Le aggiunte sono quelle di Bruno Mascolo, in arrivo dalla Segafredo Bologna dove, per una stagione, ha più che altro sventolato asciugamani in panchina, ma che Vitucci conosce bene per averlo avuto l’anno precedente a Brindisi; Valerio Mazzola, in uscita dalla retrocessa Pesaro e finalmente pronto per giocare una stagione dall’inizio dopo aver passato un anno difficile tra il rientro dopo un tendine d’Achille rotto e una squadra che ha fatto molta fatica; JP Macura, che dopo un anno sabbatico a rimettere in sesto la propria schiena si candida per essere il giocatore travolgente che abbiamo visto nel suo primo anno a Tortona e infine Justin Alston, centro americano che ha trascorso la passata stagione al PAOK Salonicco in Grecia, viaggiando a 12.7 punti e 7 rimbalzi a partita e ha già buona esperienza europea, maturata da quando nella stagione 17-18 si trasferì in Germania.

Un gruppo ben assortito che, se ben amalgamato, potrà dare molte soddisfazioni ai tifosi trevigiani.

Quintetto e rotazioni

Mascolo, Macura, Mazzola e Alston danno a Vitucci la possibilità di allungare molto la panchina e le scelte a disposizione per il quintetto. Bowman, Harrison, Olisevicius, Mazzola e Paulicap dovrebbero essere i primi 5 del coach veneto, che ha però la possibilità di attingere dal serbatoio con Mascolo e Macura ottimi per fare i cambi negli spot di play e guardia, Mezzanotte da ala grande e Alston da centro.

Manca probabilmente un vero cambio di Olisevicius in posizione di ala piccola, ma gli adattamenti durante i diversi momenti della partita potrebbe rendere questa pochezza sufficientemente sostenibile.

Nel complesso un mercato fatto ad hoc, che ha portato giocatori funzionali in un contesto di gruppo che già si conosce e che ha alla guida un manico di altissimo livello come Frank Vitucci.

Il coach

Proprio il coach è uno dei punti chiave di questa formazione. L’anno passato, nel passaggio da Brindisi insieme al direttore Giofré e ai suoi pretoriani Harrison, Bowman e Mezzanotte, Vitucci ha fatto molta fatica a ingranare, vedendo la propria panchina traballare più di una volta.

La società però gli ha sempre dato fiducia e riconosciuto il lavoro, che evidentemente era ancora tutto da svolgere. Così è arrivata la salvezza, un paio di acquisti che hanno sistemato il roster come Olisevicius e Robinson (ora a Trapani) e la possibilità di riprovarci quest’anno, con rinnovato entusiasmo da parte dello stesso Vitucci, della società e dell’ambiente.

Il binomio Giofré-Vitucci costituisce il cardine di squadra e società, da cui parte tutto. Finché questi due continueranno ad andare d’accordo e a trovare stimoli per far crescere il gruppo, le prospettive saranno ambiziose per la Nutribullet, attesa quest’anno da un pronto riscatto.

Obiettivo stagionale

Dopo questo preambolo non possiamo esimerci dal dire che Treviso potrà lottare non solo per una salvezza tranquilla, ma anche per un posto ai playoff. I giocatori consentono di sognare anche abbastanza in grande, magari già dalla prima parte della stagione, puntando a un posto tra le prime 8 al termine del girone d’andata che garantirebbe l’accesso alle Final Eight di Coppa Italia, traguardo che darebbe al pubblico trevigiano la prima grande soddisfazione dopo il ritorno in A nella stagione 18-19.