La notte dell’NBA ha visto giocarsi sui vari parquet americani, cinque match in cui spiccano senza dubbio gli ottimi momenti di forma degli Heat e dei Jazz. Dopo tre ko di fila risorgono anche i Bucks, che passeggiano a Detroit (89-117) con il solito Giannis vicino alla solita tripla doppia (28 punti, 8 rimbalzi e 9 assist).
Impegno sulla carta non proibitivo per i campioni in carica che dopo tre sconfitte consecutive avevano bisogno di tornare al successo e così è stato. Il match del Fiserv Forum è stato quasi sempre in mano agli ospiti, che nonostante le tante assenze si sono affidati ancora una volta ad una splendida prestazione del loro MVP ovvero Giannis Antetokounmpo.
Coach Budeholzer in questo momento delicato di stagione, mentre attende il recupero e il rientro in squadra dei vari titolari può contare davvero su tutte le qualità del greco che si adatta anche al cambio ruolo, giocando da centro al posto dell’assente Brook Lopez.
I Pistons dal canto loro, ci hanno provato per metà gara a rimanere incollati ai padroni di casa, ma poi si sono arresi soprattutto quando la difesa dei Bucks ha iniziato ad alzare i giri ad inizio del terzo quarto con la gara già virtualmente in ghiaccio.
Miami e Utah in grande spolvero
Prosegue il momento magico per Miami, che sbanca Dallas con un perentorio 125-11, grazie soprattutto a un clamoroso secondo periodo da 46 punti totali. All’American Airlines Center partono però molto bene i Mavericks trascinati come al solito da Luka Doncic, che infilano 4 triple su 6 per un parziale da 20-9 che li piazza subito al comando delle operazioni.
Nonostante l’ottimo avvio dei texani, Miami risponde con un secondo quarto magistrale, guidata da un Tyler Herro in grado di segnare 15 dei suoi 25 punti totali solo nel secondo periodo. Alla fine del terzo quarto gli Heat conducono di 16 lunghezze. Dallas riaccorcia addirittura fino al -6 ad inizio quarto periodo, ma non riesce ad andare oltre: Miami vince ancora, confermandosi come la squadra più in forma dell’intera NBA. Per i vicecampioni 2020 si tratta della sesta vittoria in sette gare, record che li proietta in vetta a Est insieme ai sorprendenti Bulls.
All’Energy Solutions Arena di Salt Lake City, prosegue l’ottimo momento di forma anche degli Utah Jazz. La franchigia di coach Snyder ha infatti la meglio sui Sacramento Kings non senza sudare. Partita sempre aperta e in grande equilibrio dove gli ospiti cercano in tutti i modi la vittoria. La chiave del match sta nell’intesa perfetta tra Donovan Mitchell (36 punti) e Mike Conley (30 punti) in casa Utah per domare gli arrembanti Kings di questa nuova stagione. Per i Jazz si tratta del sesto successo in sette gare stagionali, miglior record della Western Conference (e dell’intera lega, al pari di Bulls e Heat).
Lakers a fatica
Houston fa tremare Los Angeles fino all’ultimo secondo di gara.
Non più tardi di tre giorni fa, allo Staples Center lo stesso match finì a basso punteggio (95-85). Stasera invece i texani erano già a 70 punti segnati all’intervallo (64-70) e l’intenzione di fare il colpo in California.
I Lakers hanno vinto nonostante una serata nera dall’arco (6/25 per un miserrimo 24%), alzando anche il tono della propria difesa visto che nel terzo quarto erano stati sotto di 11 punti.
Nonostante LeBron James (30 punti, 4 rimbalzi, 10 assist) abbia fatto la differenza nei minuti conclusivi, Kevin Porter Jr. ha avuto l’ultima possibilità di battere i Lakers con un tiro da 3 punti all’ultimo secondo non andato però a buon fine.
Sempre privi di Ingram e Williamson, i Pelicans si fanno apprezzare in Arizona tenendo testa ai Suns, senza a loro volta di Ayton ma con un Chris Paul extra-large da record (18 assist).
Nel secondo quarto, New Orleans preso il largo, distanziando Phoenix di 20 punti ma non è bastato per portare a casa l’intera posta. Ci sono voluti l’energia difensiva di Mikal Bridges, i bei passaggi dalla panchina di Frank Kaminsky e infine la già citata maestria di Chris Paul per rientrare e conquistare la vittoria da parte di Phoenix (112-100).
Per i Pelicans è la settima sconfitta in otto gare stagionali.
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