Continua il magic moment dei Suns. I vice Campioni NBA in carica hanno piegato anche la resistenza di Minnesota (99-96 il finale), conquistando il nono successo di fila in regular season (10-3 il record attuale di Phoenix). Decisivo, tanto per cambiare l’All Star Chris Paul, autore di 19 dei suoi 21 punti nel combattuto ultimo periodo. Ottimo l’apporto anche di Booker, con 29 punti a referto. Brilla anche il rientrante Ayton (ancora alle prese con la questione prolungamento del contratto): 22 punti e 12 rimbalzi per la scelta numero uno del draft 2018. Per Paul e compagni si tratta del decimo successo in 13 gare, secondo miglior record assoluto della Lega alle spalle di Golden State.
Lakers ancora KO
Se i Suns brillano, i Lakers decisamente no. Ancora senza il loro leader James, i gialloviola si arrendono a Chicago (121-103 il finale). Protagonista assoluto del match disputato allo Staples Center è DeMar DeRozan, autore di 38 punti (15/23 al tiro). Ironia della sorte, l’asso dei Bulls è stato corteggiato a lungo dai Lakers, prima di finire proprio a Chicago. Ancora una volta, i Lakers pagano un terzo periodo imbarazzante (37-25 il parziale a favore dei Bulls).
Per Chicago si tratta del primo successo contro i gialloviola dal novembre del 2016 e, soprattutto, è la quarta vittoria nelle ultime cinque partite. Da segnalare il gradito omaggio dei tifosi dei LA Lakers nei confronti di Caruso, ora ai Bulls e alla prima gara da avversario allo Staples Center. Settima sconfitta in 15 partite per i Lakers, oggi solo settimi a Ovest.
Dallas in ansia per Doncic
Successo agrodolce per Dallas che piega Denver (111-101) ma deve fare i conti con i problemi alla caviglia della sua superstar Doncic. A soli 44 secondi dalla sirena, lo sloveno si è infortunato alla caviglia sinistra, immediatamente trattata dai medici dei Mavs: “Luka è uscito da qui con le proprie gambe, domani vedremo come si sentirà”, le parole di coach Kidd nel post match, che fanno pensare a un infortunio non troppo grave. Vittoria numero nove per la franchigia texana, che con un record di 0.692 si issa al terzo posto della Western Conference e al sesto complessivo.
Nel frattempo a Est prosegue il sogno ad occhi aperti di Washington, che supera New Orleans (105-100) e porta a casa la sua quinta vittoria di fila. Certo, i Pelicans non sono un ostacolo insormontabile – seconda peggior squadra della Lega ad oggi, solo Houston ha vinto meno partite (1) – ma ai Wizards poco importa: ora record dice 10-3, cioè miglior partenza per la franchigia dal 1974-75 in avanti (e quell’anno furono Finals). Il tutto senza Bradley Beal (al funerale della nonna).
Si porta a casa la vittoria anche Atlanta che si sbarazza di Orlando con un secco 129-111. Bene Young e Collins, con 23 punti a testa. Qualche segnale di risveglio anche da parte di Gallinari che chiude la sua gara con 10 punti e otto rimbalzi. L’eroe della vittoria al foto finish di Boston ai danni di Cleveland (98-92) risponde al nome di Schroder. L’ex Lakers segna sei punti negli ultimi 76 secondi, decisivi per il successo dei Celtics. Nelle altre gare della notte, da evidenziare i successi di Miami, Sacramento, New York, Memphis e Portland.
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