Festa rimandata.
Anche contro Indiana (gara vinta da Golden State per 102-100), Steph Curry non è riuscito a superare Ray Allen nella classifica dei migliori marcatori All Time dell’NBA nel tiro da tre.
Il 30 dei Warriors ha segnato cinque triple, portandosi a -1 dal primato del Campione NBA con i Boston Celtics e i Cleveland Cavaliers. Il protagonista del film He Got Game è primo a quota 2.973. Il due volte MVP della Lega è ora a -1 (2.972). Ormai sembra solo una questione di tempo. Il destino vuole che la prossima gara dei Warriors sia al Madison Square Garden, un palazzetto iconico per la storia dell’NBA.
Conquistare il record in casa dei Knicks sarebbe un degno modo per festeggiare un primato che renderà Steph Curry ancor più leggendario di quanto non lo sia già.
Suns battuti, super Boston contro i Bucks
Il successo su Indiana, peraltro, vale per Golden State il nuovo controsorpasso ai danni di Phoenix, sconfitta dai Los Angeles Clippers (111-95 il finale). Un successo importantissimo, soprattutto alla luce dell’assenza per infortunio di George. Prestazione sontuosa di Morris, autore di 24 punti con anche 11 rimbalzi catturati. Una sconfitta che costa ai Suns, con un CP3 molto in ombra (9 punti e 8 assist in 33’), il primo posto ad Ovest, ora nelle mani di Golden State.
Tante altre gare disputate nella notte. Boston riesce a portarsi a casa la sfida con Milwaukee (117-103 il finale). Dopo un brutto inizio, con uno svantaggio anche di 12 punti, i Celtics hanno inserito le marce alte, portando a casa la vittoria. Grande prova di Tatum, autore di 42 punti (16 nel decisivo ultimo periodo). Solo 20 punti per un Antetokoumpo un po’ sbiadito.
Jokic domina, bene ancora i Cavs
Bel successo anche di Denver che si sbarazza di Washington (113-107 il finale). Dominante Jokic: 28 punti, 19 rimbalzi e 9 assist con 9/14 al tiro.
Cade Atlanta, superata da Houston (132-126). Gallinari si ferma a 12 punti, non bastano i 42 di Young.Per i Rockets si tratta dell’ottava vittoria nelle ultime 10 gare: quasi incredibile, considerando la partenza da 16 sconfitte nelle prime 17 gare stagionali. E ora il record, seppur ampiamente negativo (9-18), inizia ad assumere contorni più accettabili.
Sconfitta anche Miami che si arrende a Cleveland (105-94). Ottima prova di Love, autore di 23 punti, tutti nella ripresa. Quarto successo consecutivo per la franchigia dell’Ohio che vale il sorpasso a Est proprio ai danni degli Heat: ora i Cavs sono quarti, con 17-12 e tre vittorie di differenza dai Nets leader della Conference.
Brutto stop per Philadelphia che non può nulla contro Memphis (126-91). I Sixers, senza Embiid e Seth Curry, durano meno di un tempo. Brava Dallas che, nonostante le tante assenze (su tutti quella di Doncic) riesce a portare a casa la sfida con Charlotte (120-96).
Vince facilmente anche Toronto: 124-101 ai danni di Sacramento con un primo tempo da 70 punti totali per i Raptors (primato stagionale eguagliato). Ben nove i giocatori in doppia cifra per i canadesi.