Al gran ballo della lega femminile più importante del pianeta c’è anche un pezzo di Italia: si chiama Matilde Villa, gioca come playmaker alla Reyer Venezia ed è una delle leader della Nazionale azzurra; è stata scelta al Draft WNBA 2024 con la n°32 dalle Atalanta Dream ed è la quarta italiana di sempre ad essere chiamata. Una notizia che anima il panorama cestistico italiano al femminile, nel quale in pochi si aspettavano il nome della cestista brianzola classe 2004.
Matilde, alla seconda stagione a Venezia, viaggia in campionato a 10 punti e 3 assist di media ed è legata da un contratto pluriennale con l’Umana. A soli 20 anni entra nel novero delle cestiste italiane che hanno avuto l’onore di essere scelte al draft WNBA. Segue Catarina Pollini (1997), Kathrin Ress (2007) e Lorela Cubaj (2022), quest’ultima attuale compagna di Matilde alla Reyer e nella passata stagione in WNBA proprio con le Atlanta Dream.
Caitlin Clark attesissima
Nessuna sorpresa invece per quanto riguarda la scelta n°1 del draft, con Caitlin Clark che come da previsione ha preso la strada delle Indiana Fever.
Reduce da una leggendaria carriera ad Iowa, dove ha riscritto ogni record a livello di college basket, non solo al femminile, è attesissima al piano superiore, considerata già oggi uno dei più grandi talenti femminili mai visti, oltremodo futuribile.
Per il 2° anno di fila le Fever hanno avuto a disposizione la prima scelta: nel 2023 pescarono Aaliyah Edwards da South Carolina, college che qualche settimana fa ha battuto proprio la Iowa di Clark in finale NCAA, negandole la gioia di chiudere con un titolo universitario.
Si rifarà sicuramente in WNBA, dove il suo arrivo è incredibilmente atteso, a giudicare dai prezzi dei biglietti e dalle gare di Indiana già previste per la TV Nazionale.
Matilde sulla strada tracciata da Zanda
Al n°2 è stata scelta Cameron Brink dalle Los Angeles Sparks mentre alla 3 è andata (per le Chicago Sky) la brasiliana Kamilla Cardoso, reduce dal titolo e dalla stagione perfetta di South Carolina.
Su 36 chiamate sono 10 le giocatrici non americane, tra cui appunto la Cardoso, la croata Nika Muhl scelta da Seattle, la spagnola Helena Puleyo a Connecticut; le francesi Carla Leite e Leila Lacan (chiamate alla 9 e 10 da Dallas e Connecticut), le australiane Nyadew Pouch e Isobel Borlase, selezionate entrambe dalle Dream della nostra Villa e la conterranea Jaz Shelley con Phoenix.
Infine la belga Nastja Claessens, scelta dalle Washington Mystics alla 31, prima della nostra Matilde, che probabilmente non l’anno prossimo, ma avrà sicuramente modo di testare il proprio talento al di là dell’oceano, come fatto recentemente dalla compagna di nazionale Cecilia Zandalasini, la quale giocò nella stagione 17-18 con le Minnesota Lynx, vincendo il titolo come 2a italiana a riuscirci dopo Catarina Pollini, che lo conquistò nel 1997 con le Houston Comets.