Dopo oltre tre mesi di stop forzato a causa del Coronavirus, l’NBA è tornata ad allenarsi in vista della ripartenza: Belinelli scalpita
“sono carico a molla, ho tanta voglia di giocare”. Nel corso di un’ampia intervista concessi ai media italiani, Marco Belinelli, in forza ai San Antonio Spurs, è pronto a ripartire. L’NBA lo farà ad Orlando, a Disney World, in una specie di bolla istituita ad hoc dalla Lega per evitare al minimo il rischio di contagio da Coronavirus anche se i numeri in USA sono tutt’altro che rassicuranti, visto che gli Stati Uniti sono il paese più colpito, con più morti e con più casi attivi al mondo.
“Ammetto che a inizio lockdown temevo che non saremmo riusciti a completare la stagione, anche se conosco bene la potenza dell’Nba e l’importanza dell’aspetto economico. E adesso siamo qui”. Belinelli ha poi spiegato l’utilizzo del braccialetto mostrato sui social: “Ci permette di non toccare le maniglie, come se fosse una chiave che apre le porte. È personalizzato, con logo della squadra, il mio nome e la faccia di Topolino. Lo porterò, come l’anello anti-Covid: siamo qui per fare quello che dobbiamo, sperando sia il più sicuro possibile. L’Nba è una potenza e fin dall’inizio ci ha fatto capire che voleva fare le cose nella massima sicurezza. Spero che tutti, giocatori e non, rispettino le regole per sé stessi e gli altri”. Belinelli e i suoi Spurs cercano i playoff, anche se al momento non risultano tra le prime 8 ad Ovest: “Non sarà facile, devo ammetterlo: abbiamo quattro partite di ritardo da Memphis, ottava, e altre squadre come Portland, Sacramento e New Orleans con cui confrontarci. E non avremo LaMarcus Aldridge, uno dei nostri due perni. Ma sarà una situazione nuova per tutti”. Aldridge, infatti, è uno dei giocatori che non prenderanno parte alla fase finale della stagione ma l’ala degli Spurs è out per infortunio. Altri, e non pochi, invece hanno rinunciato al viaggio ad Orlando: da Oladipo (Indiana) a DeAndre Jordan e Wilson Chandler (Brooklyn) passando per Bradley dei Lakers fino a Thabo Sefolosha dei Rockets e Ariza dei Blazers. L’NBA è pronta a ricominciare in un contesto atipico ma inevitabile.